mercoledì, Gennaio 8, 2025

La Befana comunista di Sironi | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 7 gennaio 2024



“La Befana vien di notte e i fascisti prende a botte. Dà una falce al bimbo bello e un martello a suo fratello. Sono doni popolari da lasciare ai proletari. La Befana è tutta rossa e ci guida alla riscossa: “Su compagni! Giù dal letto, non è tempo di dormir! Testa alta e pugno chiuso verso il sol dell’avvenir!!”. Buona Befana antifascista”.
Quando ieri Facebook mi ha proposto una vignetta riportante la Befana con un vessillo rosso comunista e tanto di falce e martello a mo’ di scialle, pubblicato da Mario Sironi, dirigente scolastico dell’Istituto “Telese” di Ischia, ho evitato di commentarlo oltre un semplice emoticon di perplessità, incerto nel considerarlo esempio di sfacciataggine, incoscienza, stupidità oppure semplice assertività fuori controllo. O magari tutte e quattro.
Alla fine ho preferito riderci su, perché andando oltre ne sarebbe scaturito un eccesso d’importanza e visibilità immeritato per uno scritto così sgradevole. Ma su questo giornale, invece, io sono solito rivolgermi non solo agli amici-social, a chi la pensa come me, a chi mi segue o a chi consento che lo faccia, ma a chiunque ne compri una copia o ne legga liberamente i contenuti online. E ho il dovere di rispettarli profondamente!
Non c’è nulla di male a rappresentare le proprie idee, magari pubblicando la propria foto di profilo sulla tomba di Marx o il ritratto di Gramsci in uno stridente stile Warhol. Ma è altrettanto fuor di dubbio che un educatore, ancor più se dirigente in una scuola pubblica, dovrebbe poi mantenere il suo ruolo super partes anche attraverso espressioni, linguaggi e comportamenti adeguati alla sua carica, ovunque e comunque. 
Quel che reputo deplorevole non è certo diffondere qualcosa che in un paese civile non divertirebbe affatto e non necessariamente ricordando gli ottanta milioni di morti, oltre a regresso e povertà, che il comunismo ha “prodotto” nella sua storia, sbugiardandone autori e contenuti. Mi dà fastidio e non poco, invece, la strumentalizzazione intrisa di tanta malcelata virulenza di una figura così cara ai bambini di sempre, pur di sostenere impunemente una caccia alle streghe ormai fuori dal tempo.Mi avviso da solo: nessuno sarà pubblicamente dalla mia sull’argomento, contrariamente agli apprezzamenti e agli immancabili tentativi da parte dei soliti noti di esprimere solidarietà al diretto interessato e derubricare il fatto come pura goliardia da un profilo privato, ribadendo ovunque e comunque la loro lotta in ogni dove e ad ogni costo al male assoluto e non solo politico, ergendosi come sempre a depositari della verità, dell’onestà, della cultura e della democrazia. Ma poco importa. 
ChiedeteVi, almeno, o Voi che non avete il cervello all’ammasso, costretti quali non siete ad adeguarVi acriticamente al gregge per varie forme di dipendenza: cosa sarebbe successo a parti invertite? Io, di mio, continuo a riderci su. Con tanta commiserazione.

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