“La befana la vogliono tutti”. “La Befana la vogliono tutti”.Così, con quella che gli inquirenti interpretano come una esplicita allusione a richieste di tangenti, si esprime al telefono uno degli imprenditori coinvolti nell’inchiesta della procura di Napoli sugli appalti per la raccolta dei rifiuti . L’appalto in questione è quello del Comune di Forio d’Ischia. A parlare, il 4 gennaio 2012, sono Carlo Savona e Carmine Gallo, rispettivamente legale rappresentante e consulente commerciale del CITE, il consorzio che sarebbe stato favorito per l’affidamento dell’appalto del servizio di raccolta dei rifiuti.
Carlo: La befana la vanno trovando (la vogliono, ndr) tutti quanti
Carmine: eh…ma ti devi comportare bene!! per la befana…
Carlo: tu forse non hai capito…la vanno trovando tutti quanti…..Ti volevo dire però…ti voglio dare un’altra notizia che tra la befana…sabato e domenica c’è la befana che ci vuole…la befana ci cerca, perciò tu domani mattina è importante che ci vai, poi al limite domani sera io quando torno ti chiamo e vediamo se ci riusciamo a vedere, altrimenti ci vediamo alla befana
Carmine: ……. okay, adesso vediamo…la sistemiamo la befana, ciao
I magistrati annotano che il 7 gennaio successivo, dopo due telefonate per fissare l’appuntamento, Savoia si reca a casa di Cesaro, nel comune di Sant’Antimo (Napoli) dove si trattiene per venti minuti come emerge dal servizio di appostamento della squadra mobile.
Tessere di Fi a 10 euro in una sala bingo. Dall’inchiesta emerge anche che in occasione del congresso provinciale di Napoli del 2012 per acquisire peso politico nel partito e indicare i nomi dei candidati da inserire nel listino per le elezioni politiche dell’anno successivo le tessere di Forza Italia sarebbero state acquistate al prezzo di 10 euro ciascuna . Ad avvantaggiarsi di tale sistema di raccolta delle tessere sarebbe stata la componente del partito che fa riferimento al senatore Domenico De Siano, destinatario oggi di una ordinanza di richiesta di arresti domiciliari trasmessa al Parlamento, e l’ex presidente della Provincia, di Forza Italia, Luigi Cesaro, attuale deputato. A quanto si è appreso venivano avvicinati in particolare giocatori delle sale bingo ai quali veniva regalato in cambio del tesseramento un buono da 10 euro per partecipare al gioco. L’esistenza di una associazione a delinquere tra il versante imprenditori (Ciummo e Antofono) e quello politico (De Siano e Rumolo) è per il gip incarnata da una “perfetta coincidenza di interessi”, testimoniata proprio dalla compravendita di tessere, dalle tessere false e dal procacciamento di tesserati fatta da Rumolo in vista delle elezioni nel 2012 al congresso provinciale di Forza Italia per far apparire più forte e più votata la sua corrente di partito.