Come nel finale più bello ed emozionante di un film, alla Sogliuzzo il sogno delle ragazze della Polisportiva Ischia è diventato realtà proprio quando sembrava non ci fosse più nulla da fare: contro ogni pronostico e aspettativa, le ragazze ischitane hanno conquistato il campionato di serie C femminile battendo nella finalissima play-off la ben più quotata Virtus Academy.
Per comprendere realmente il valore di quella che è a tutti gli effetti un’impresa storica senza precedenti nel mondo del basket, bisogna necessariamente partire dalla fine. 9 secondi al termine sul cronometro di gara, la Virtus Academy è avanti 72-70 e ha la possibilità di tirare due tiri liberi e di chiudere, quindi, definitivamente i conti portandosi sul potenziale +4.
Dopo aver segnato quasi tutti i tiri liberi avuti a disposizione, le ospiti falliscono entrambi i tiri, Ischia prende il rimbalzo, corre in contropiede e affida alla giocatrice con il palmarés più importante del basket femminile ischitano: Carolina Scibelli (dalla serie A alla C femminile) riceve il pallone, posiziona i piedi fuori dall’arco dei 6,75, si alza in aria e…ciuf! Il tiro da tre punti entra a due secondi dalla fine portando Ischia sul 73-72 e pietrificando le napoletane che pensavamo di aver portato a casa gara 2. La Sogliuzzo esplode e i suoi 400 tifosi invadono il campo dopo aver infuocato ogni azione di questa partita semplicemente memorabile e vietata ai deboli di cuore.
Ischia conquista la B con l’azione più bella che solo una partita di basket può regalare. Si tratta di un finale romantico per tanti motivi: perché Ischia doveva essere la cenerentola dei play-off, perché Virtus Academy ha investito non poco sugli ingaggi delle giocatrici a cospetto della squadra isolana che invece ha schierato, al netto di Scibelli (ma solo nel finale di stagione) ragazze giovanissime e del posto, eccezion fatta per la più piccola delle sorelle Falanga; si tratta di un finale romantico perché questa storia è paragonabile alla vittoria di Davide contro Golia e perché alla possibilità di vincere il campionato lo scorso settembre non ci poteva credere davvero nessuno. E pensate quanto romanticismo ci può essere in una vittoria che arriva nel giorno del compleanno di coach Antonio Buono: un regalo più bello di questo poteva soltanto sognarlo e il sogno si è incredibilmente realizzato.
Questo è il finale, ma la partita è stato anche tanto altro e soprattutto le basi per realizzare questa impresa erano state gettate già in gara 1 che si è giocata sabato scorso a Cercola. Anche lì, contro ogni pronostico, le isolane erano riuscite ad espugnare il Caravita sul 78-76 invertendo il fattore campo (la formula della finale prevedeva tre gare, la prima e l’eventuale terza in casa del Virtus Academy). Alla Sogliuzzo, mercoledì pomeriggio, c’è stata un’altra battaglia, feroce, che ha visto la squadra di coach Ciaravolo dominare per gran parte della durata del match. Percentuali al tiro da due, da tre e ai liberi altissime, una difesa ischitana troppo vulnerabile e i troppi falli commessi dalla squadra di casa, hanno permesso alla Virtus Academy di allungare parecchio già nel primo periodo (20-33 il parziale). Nel secondo quarto coach Antonio Buono è riuscito a stringere un po’ di più le maglie e a migliorare gli attacchi accorciando negli ultimi minuti prima dell’intervallo, ma rimanendo comunque sotto (35-42).
Determinante è stato, invece, l’inizio del terzo periodo. Anche grazie ad una palestra Sogliuzzo infuocata dal tifo e dalle trombette di fede ischitana, il duo Polisportiva/Cestistica Ischia è riuscito a piazzare il break e clamorosamente a ribaltare il punteggio dando vita poi ad una battaglia punto a punto negli ultimi 15 minuti effettivi. La Virtus Academy, tuttavia, nel quarto periodo è riuscita a trovare fluidità di gioco e canestri e nel finale di gara l’inerzia era tutta a favore della squadra ospite. Fuori per 5 falli Cuomo e Savarese, out per infortunio dai primi minuti di gara l’unica lunga Martina Mattera, in debito di ossigeno Solmonese, Scibelli e Petti che, a causa della situazione falli, hanno potuto rifiatare poco. Una palla persa sanguinosa con conseguente fallo antisportivo fischiato contro le ischitane ha fatto pensare al peggio, così come l’errore al tiro negli ultimi 20 secondi che poteva riportare il punteggio in parità.
E poi? E poi è accaduto tutto ciò che vi abbiamo raccontato in apertura, con le napoletane che hanno fallito due tiri liberi a 9 secondi dalla fine e Scibelli che, dopo aver brillato poco nel corso della gara, ha tirato la bomba a 2 secondi e rotti dalla fine facendo a pezzettini il cuore della Virtus Academy e mandando in visibilio squadra, dirigenti e tifosi di fede ischitana. Le immagini mostrano il mare di tifosi che ha invaso per festeggiare il campo di gioco assalendo le giocatrici in maglia gialloblu come accade nei palazzetti più infuocati d’Europa (vedi Turchia, Grecia e altri). Il capitano Elena Solmonese taglia la retina bruciata dalla bomba di Scibelli (che ha ricevuto baci e abbracci da praticamente tutti i presenti alla gara), il basket ischitano femminile ritorna in serie B dopo 17 anni (in campo, per farvi un’idea, c’erano tra le altre Maria D’Abundo e Anita Agnese).
Questa, però, è una vittoria dal sapore diverso e speciale. E’ il trionfo del progetto Cestistica del presidente Maria D’Abundo, dell’instancabile Sandro Parracino e di tutti i dirigenti (Silvana, Patrizia e tanti altri) insieme ad appassionati della nuova era societaria di questa società che da oltre 50 anni fa sport sull’isola. E quando ti apri alla collaborazione, alla rete e a nuovi progetti come quello condiviso con la Polisportiva Ischia, ma soprattutto quando semini bene, prima o poi raccogli. Senza dimenticare, poi, chi nel basket e ancor di più nel management femminile ci ha sempre creduto: persino Lello Pilato, lassù in cielo, sarà saltato dalla nuvola alla bomba di Scibelli. Le lacrime, la gioia e le emozioni che si sono vissute in questo folle mercoledì pomeriggio alla Sogliuzzo meritano di essere raccontante ancora, anche tramite le parole delle protagoniste e dei protagonisti. Intanto la festa è appena cominciata, ed è solo l’inizio…