Un mio amico, pochi giorni fa, mi ha fatto fare una risata chilometrica. Nel condividere la foto di una ben nota star della tivù mi ha detto: “Se questa la lasci il mercoledì sera fuori casa, Ischia Servizi la ritira senz’altro”. Per chi non lo sapesse, l’azienda che si occupa del servizio raccolta rifiuti nel nostro Comune (Ischia Servizi, per l’appunto), di mercoledì ritira la plastica e la carta.
Il problema trovo sia un altro: anche qui ad Ischia è arrivata in modo dirompente la moda della chirurgia plastica, intesa come qualsiasi genere di ritocco -anche non necessariamente chirurgico- per tentare di scrollarsi di dosso i naturali segni del tempo. In terraferma (mi fermo a Napoli per brevità), rifarsi il seno piuttosto che il naso e i glutei, ovvero rimpolpare gli zigomi e le labbra e stendere le rughe sul volto è diventato il più ambito regalo di compleanno già per diciottenni di buona famiglia, che sull’esempio delle proprie madri come delle amiche del cuore ugualmente facoltose, non disdegnano di andare sotto i ferri o nelle mani di medici ed estetiste (queste ultime spesso non autorizzate ad utilizzare acidi o filler particolari) pur di diventare più belle.
Già in questo caso, la gravità su cui riflettere è la condizione di persone così giovani che puntano a migliorarsi ad ogni costo, celando tante delusioni ed insicurezze dietro il bisturi e l’anestesia, nella speranza di risvegliarsi (a meno di gravi incidenti di percorso) come quelle che avrebbero voluto essere per una pur così breve vita intera e, peggio ancora, non sempre riuscendoci, ottenendo magari effetto contrario. Ma quel che più mi sta incuriosendo è che qui sull’Isola, proprio negli ultimi tempi, ho scoperto persone di insospettabile personalità, cultura ed intelligenza che alle soglie dei settant’anni (ma talvolta prima) si sono letteralmente cambiate i connotati, stentando a sorridere con naturalezza e senza provare il benché minimo imbarazzo nel notare il malcelato sguardo sorpreso da parte di loro frequentazioni abituali. E sia ben chiaro, non mi riferisco solo a donne!
Non sono portato per questo genere di ringiovanimento artificiale, specialmente in considerazione del fatto che la buona riuscita di questo genere di interventi è tutt’altro che garantita. Avrei difficoltà anche a tingermi i capelli, che ormai dal 2003 mi si sono brizzolati progressivamente, in linea con la tradizione familiare. Eppure spero tanto di avere la forza e l’assertività di accettarmi per quello che sono e, ancor di più, per quel che sarò tra una dozzina d’anni, se il buon Dio me li concederà. E Voi, che ne pensate?