domenica, Ottobre 20, 2024

La cura Dionigi per le assunzioni Evi. Stop ai passaggi di livello indiscriminati

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Gli indirizzi alla società espressi dall’assemblea del Cisi. Stante il rischio di interruzione del servizio di erogazione idrica sull’isola prorogate le posizioni degli 11 lavoratori somministrati in scadenza il 30 settembre. Un rinnovo fino alla conclusione delle procedure concorsuali da espletare con speditezza e comunque non oltre il 30 giugno 2025, come stabilito dalla legge.

L’Assemblea del Cisi del 30 settembre, presieduta dal sindaco di Barano Dionigi Gaudioso, presenti i rappresentanti degli altri cinque Comuni soci, il liquidatore unico e i revisori dei conti, ha deliberato sulle assunzioni all’Evi, prendendo atto del programma del fabbisogno del personale ed esprimendo indirizzi per assicurare la continuità della erogazione del servizio idrico sull’Isola di Ischia. A tale scopo, in attesa della conclusione dei concorsi da avviare, resteranno in servizio gli 11 lavoratori somministrati le cui posizioni erano in scadenza proprio alla data dell’assemblea.

Nel corso della discussione, il sindaco di Casamicciola Giosi Ferrandino ha richiamato l’attenzione dei presenti sulla necessità di evitare “pasticci”, ovvero «procedere rapidamente alle procedure concorsuali previste dall’Evi Spa e che dovranno essere evitati passaggi di livello indiscriminati come invece è accaduto in passato».

La delibera assembleare fa riferimento al Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica (essendo l’Evi totalmente partecipata dal Cisi), che «intende coniugare l’autonomia gestionale della società controllata con la responsabilità della p.a. nel controllo dei costi per il suo funzionamento».
E proprio su tale controllo si cita una sentenza della Cassazione Civile che ribadisce come la ratio della legge sia «da rinvenirsi nell’esigenza di adottare procedure di assunzione idonee a selezionare secondo criteri di merito e di trasparenza i soggetti chiamati allo svolgimento dei compiti loro affidati e ciò anche al fine di impedire che società soggette al controllo esclusivo dell’amministrazione pubblica, cui viene affidato direttamente l’esercizio di importanti compiti di interesse generale, in ragione della veste formalmente privatistica possano definire gli aspetti organizzativi delle proprie strutture in modo totalmente svincolato dal rispetto di principi minimi essenziali dell’azione pubblica».

LAVORO FLESSIBILE
E dunque «anche le società soggette a controllo pubblico sono tenute a procedere alle assunzioni mediante procedure selettive nel rispetto dei principi che sottendono la regola del concorso pubblico». Massima trasparenza, dunque.
Alla luce della urgenza palesata dal presidente dell’Evi «di garantire il mantenimento di svariate posizioni lavorative ritenute indispensabili per la erogazione del servizio», in una precedente assemblea il Cisi aveva già deliberato «Di esprimere indirizzo all’Evi Spa per il tramite del Liquidatore Unico Cisi affinché garantisca la prosecuzione del servizio idrico, prevedendo la conferma delle posizioni professionali in scadenza per un periodo di mesi 2, ricorrendo se del caso anche a forme di lavoro flessibile, sempre previa verifica della compatibilità coni vincoli di bilancio e di legge e della sostenibilità finanziaria della operazione, nel rispetto delle procedure normativamente previste».

Nonché «Di prendere atto di quanto comunicato dall’Evi Spa circa l’imminente avvio di procedure concorsuali, e di esprimere indirizzo alla predetta società in persona del Presidente del CDA affinché relazioni celermente l’Assemblea del Cisi in ordine all’attuale piano di assegnazione del personale (dotazione organica ed assegnazione agli uffici distinta per profilo e tipologia di rapporto) ed al fabbisogno del personale 2024/2026 certificato dall’organo di revisione economico finanziaria».

IL FABBISOGNO DI PERSONALE
Ebbene, il 25 settembre l’Evi ha comunicato il piano del fabbisogno del personale trasmettendo i verbali di assemblea «con i quali formalmente avviava le procedure selettive per la assunzione dei profili professionali ritenuti necessari».
La società quindi aveva già espressamente evidenziato «che rivestiva fondamentale importanza (ai fini della continuità del servizio) assicurare la conferma di 11 posizioni professionali tra operatori di settore idrico/fognario e commerciale (5 operai e di 6 istruttori amministrativi addetti alle operazioni con i clienti (5 area commerciale, 1 area produzione – nuovi allacci)». Posizioni indispensabili e come detto in scadenza il 30 settembre.

Ribadito che «in capo al Cisi sussiste un potere di indirizzo strategico e programmatorio nei confronti dell’attività dell’Evi», l’assemblea richiama la disciplina della somministrazione di lavoro, che prevede che «nel caso in cui il contratto di somministrazione tra l’agenzia di somministrazione e l’utilizzatore sia a tempo determinato l’utilizzatore può impiegare in missione, per periodi superiori a ventiquattro mesi anche non continuativi, il medesimo lavoratore somministrato, per il quale l’agenzia di somministrazione abbia comunicato all’utilizzatore l’assunzione a tempo indeterminato, senza che ciò determini in capo all’utilizzatore stesso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con il lavoratore somministrato». Disposizione che ha efficacia fino al 30 giugno 2025. E proprio questa è la scadenza fissata per le “proroghe” decise.
Sempre in virtù della motivazione che «appare opportuno garantire la prosecuzione del servizio rinnovando o comunque garantendo la prosecuzione delle undici posizioni professionali in scadenza in data odierna».
Senza quegli undici lavoratori, sarebbe a rischio l’erogazione idrica sull’isola.

RISPETTO DELLE REGOLE
All’unanimità dei voti l’assemblea ha dunque deliberato di esprimere indirizzo all’Evi «Affinché garantisca la prosecuzione del servizio idrico, prevedendo la conferma delle posizioni professionali ritenute all’uopo necessarie attualmente somministrate con rapporto di lavoro a tempo determinato, previa verifica della compatibilità con i vincoli di bilancio e di legge e della sostenibilità finanziaria della operazione nonché con i tetti massimi percentualistici di lavoratori a tempo determinato assumibili in una società partecipata».

Al contempo si precisa che «detto rinnovo/prosecuzione dovrà essere esclusivamente finalizzata all’espletamento delle procedure concorsuali già deliberate e dunque è efficace sino alla loro conclusione ed al successivo passaggio di consegne tra i dipendenti attualmente assunti e quelli vincitori delle predette procedure ed in ogni caso il rinnovo/prosecuzione non potrà mai eccedere il termine del 30 giugno 2025».

Riservandosi ulteriori indirizzi in ordine al fabbisogno del personale già approvato da Evi Spa, l’assemblea sollecita la società affinché «le procedure concorsuali di cui sopra siano svolte con estrema speditezza e nel rispetto dei principi espressi dall’art. 19 del TUSP nonché in virtù di apposito regolamento interno che le disciplini».
Delibera immediatamente eseguibile «in ragione della urgenza palesata dall’Evi Spa e dei rischi connessi ad una possibile interruzione del servizio idrico».

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