mercoledì, Marzo 12, 2025

La débâcle della raccolta firme sulla legge regionale per la sanità…

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Tutto come previsto. Consiglieri comunali messi in piazza a “fare qualcosa”. Ci vogliono far credere che servono le firme degli ischitani per far fare a De Luca quello che può fare in maniera autonoma e che non fa?...

U ndrattien. La storia della raccolta firme per la proposta di legge regionale è una storia imbarazzante. Una pagliacciata politica che è la giusta fotografia della classe politica che abbiamo al governo sulla nostra isola. Vedere questi banchetti in piazza o questi annunci social di chiamata all’appello della popolazione che non risponde è la giusta risposta che l’isola sta dando ai consiglieri comunali mandati allo sbando dai propri sindaci e la giusta scarsa retribuzione che portano a casa.

E’ imbarazzante leggere che ad Ischia abbiamo bisogno di una “proposta di Legge Regionale che ha come obiettivo far riconoscere le isole di Ischia, Procida e Capri come zone disagiate per migliorare la qualità della vita e l’accesso ai servizi sanitari”.
Cioè, i nostri politici locali devono chiedere le firme dei cittadini per avere una legge che possa promulgare la Regione Campania guidata da Vincenzo De Luca. Assurdo, e poi c’è Gigi Di Vaia e qualche altro consigliere comunale che va in Piazza Plebiscito a festeggiare l’8 marzo con l’assessore (semi ischitana) Lucia Fortini.

Siamo davanti alla dimostrazione plastica di quanto questi al governo dei nostri comuni non abbiano nessuna voce in Regione. Possibile che non si sia trovato un consigliere regionale che abbia portato nel civico consesso dove De Luca fa il “Trump di casa nostra” per farsela approvare. Tutto, davvero, assurdo.
Domani mattina Maria Grazia Di Scala entra in consiglio regionale e come primo atto, immagino, copiando il testo della proposta che tanto si affaticano a formalizzare le sei maggioranze isolane la presenta. Così com’è. E il gioco è fatto.

De Luca la approverà? Si troverà una maggioranza omogena che possa votare questa proposta di legge? Le nostre amministrazioni faranno pressioni per farla votare o, invece, continueranno a giocare con i banchetti in piazza?
Essere presi in giro da chi ci amministra non è più consentito. Già è abbastanza ridicolo dover prendere atto di quello che non ci garantisce la Regione Campania, vedere irridere i nostri concittadini con richieste velleitarie e poco solide, non lo accettiamo. Non lo accettiamo soprattutto perché non c’è bisogno di nessuna legge regionale, basterebbe una decisione della giunta. Basterebbe una delibera della dirigenza dell’ASL Napoli 2 Nord. Basterebbe solo la volontà di fare le cose ma che la Regione non ha. E neanche ha intenzione di fare. Però i consiglieri comunali dell’isola si prestano a queste scenette poco edificanti seduti nei “banchetti” nelle piazze dell’isola. È difficile capire come si possa scendere in piazza per dimostrare la propria incapacità di interloquire con chi, invece, deve decidere.

Stiamo con i moduli per la raccolta firme e con gli appelli tipo “Confido nella Vostra convinta adesione e partecipazione a questa iniziativa politica che vede insieme i comuni delle tre isole dell’arcipelago Campano” come ha scritto il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale sul proprio profilo facebook.
Tuttavia, in questo discorso, non possiamo non considerare chi ha più voce in capitolo e veniamo al titolo. Enzo e Giosi Ferrandino, quelli che potrebbero avere più amici in Regione, se sono onesti (e non abbiamo motivo per non crederlo) sanno bene che questa raccolta firme non arriverà a nulla di utile e, soprattutto, sanno bene che bastava un consigliere regionale per avere all’ordine del giorno queste richieste nel civico consesso.

Lo sanno talmente bene che, però, hanno deciso di lasciare i consiglieri comunali indaffarati a fare qualcosa. Un modo per intrattenerli a fare qualcosa mentre loro amministrano come vogliono senza troppi problemi. Piccoli prosceni ora per una, ora per un’altra che servono solo a riempire il sabato mattina di qualche consigliere comunale. La cosa grave è che questi consiglieri comunali non se ne rendono neanche conto. E la cosa diventa ancora più grave quando vanno dai rispettivi amici dell’informazione a farsi scrivere gli appelli a firmare ammettendo che non ci stanno riuscendo.

Servirebbe un rigurgito di dignità. Una reazione di orgoglio e di realtà che possa permettere ai più di capire quale sia la realtà delle cose. Una realtà che responsabili con nome e cognome e dai quali non si può scappare. Davvero ci volete far credere che servano le firme degli ischitani per far fare a De Luca quello che può fare in maniera autonoma e che non fa?
Davvero ci volete far credere che ci sia una lontana speranza, una volta raccolte le firme, che qualcuno poi la sposi e l’approvi in consiglio regionale? Smettetela di prenderci in giro, fatelo per voi stessi.

Autore

  • Gaetano Di Meglio

    Marito di Agata e papà di Martina, Valeria, Domenico ed Enzo, sono nato e vivo ad Ischia. Credo nella libertà degli uomini di poter essere liberi da ogni bisogno e necessità. Credo nel valore del giornalismo come espressione di libertà e difesa dei più deboli. Sono preconcetto contro ogni forma di potere. Ah, sono il direttore del giornale 😉

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