martedì, Novembre 26, 2024

La gattaiola smart che dissuade il gatto a fare omaggio delle sue prede

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Chi ha un gatto lo sa, arriverà il giorno in cui ci si dovrà sbarazzare dei resti di un cadavere. È l’istinto dei felini, cacciatori che non cedono alle lusinghe della vita domestica

I gatti conservano una forte componente istintiva che rende la convivenza con gli uomini così speciale e unica. Non è un caso che i padroni di un gatto desistano presto dalla velleità di addestrarli e costringerli alle loro abitudini. Non è un caso nemmeno che tra gli animali ammaestrati si trovi di tutto, dai cani agli uccelli, ma mai i gatti.

Si suppone che la ragione derivi dal fatto che le nostre vite, di umani e felini, si siano incrociate in tempi più recenti, rispetto al cane per esempio. Così, per quanto siano in grado di dimostrare grande affetto e affiatamento, i gatti di casa lo faranno sempre a modo loro. Di solito omaggiando il padrone di una succulenta preda ancora calda.

La gattaiola hi-tech che blocca l’ingresso del gatto cacciatore

Laporta per gatti è un dispositivo utile perché assicura al gatto la necessaria autonomia che gli consente di entrare e uscire di casa a proprio piacimento. Da quando sono stati introdotti i dispositivi hi-tech le innovazioni per migliorarne le funzioni non sono di certo mancate.

Esistono modelli che si possono bloccare per lasciar entrare o uscire il gatto da casa. I modelli più sofisticati sono quelli in grado di limitare l’ingresso in casa ai gatti randagi. Lavorano riconoscendo la frequenza emessa dal microchip impiantato sottopelle per evitare che la porticina sia usata anche da gatti non di casa.

La proposta di una gattaiola estremamente intelligente previene l’ingresso in casa del gatto se con sé porta anche la preda che vuole dare in omaggio al padrone. Un dispositivo semplice, a basso livello tecnologico e che potrebbe essere stato costruito da chiunque. Ma è stato realizzato da un ingegnere di Amazon che ha ottenuto così una cassa di risonanza di portata notevole.

Come funziona la gattaiola smart

Per allestire questo dispositivo intelligente, Ben Hamm, product manager presso il colosso delle vendite online, ha usato una comune gattaiola da collegare a una telecamera che sfrutta l’intelligenza artificiale.

La telecamera riesce quindi a riconoscere se il gatto ha qualcosa in bocca e invia il comando di bloccare lo sportellino della gattaiola. Il sistema di blocco è azionato da una scheda elettronica Arduino, la preferita da tutti gli artigiani digitali del XXI secolo.

La porticina rimane chiusa per un quarto d’ora e quindi impedisce l’ingresso in casa. L’obiettivo non è educativo, né si propone di risparmiare l’integrità dell’avifauna locale. Il sistema è stato messo a punto per non interrompere il sonno dell’ingegnere autore del prototipo.

L’attività di caccia del gatto è solitamente notturna, dover intervenire per ripulire e sbarazzarsi del cadavere di topi e uccellini risultava un’operazione troppo fastidiosa. Da qui l’alzata d’ingegno.

Nessuno vuole un topo morto in casa ma…

Potrebbe essere salutata come un’invenzione ingegnosa e apparentemente innocua. Eppure non è del tutto priva di conseguenze. È inevitabile che addomesticare gli animali implichi l’alterazione della loro natura.

L’istinto di caccia si mantiene nonostante il gatto non ne abbia bisogno per la sua sopravvivenza. Non è facile convivere con questo tipo di comportamento che non è per niente compatibile con il nostro stile di vita.

Non c’è persona che condivida la propria casa con un felino che non possa raccontare macabri aneddoti delle abitudini del loro coinquilino a quattro zampe. Le mie gatte, per esempio, hanno scelto di trasformare un angolino del terrazzo nella loro personale ara sacrificale. Qui depositano piccoli ex voto sanguinanti: un fegatino, un polmone o un cuoricino di topo o altre bestiole.

A volte riescono a portare esemplari interi in casa. Mi è capitato di improvvisare lezioni di anatomia mostrando ai miei bambini curiosi e attenti come è fatta l’articolazione dell’ala di un pettirosso. Dopo averlo compianto per qualche istante di intensa commozione.

Vale la pena scegliere di portare in casa un animale se poi il desiderio è solo quello di mortificarne la natura in maniera così drastica? Di certo non ci si dichiara entusiasti di dover smaltire i resti della caccia grossa dei nostri amici. Ma potremmo anche scegliere di non avere in casa questi compagni affascinanti e misteriosi.

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