La decisione del Comune di Forio di posticipare dalle 13.00 alle 14.00 la riapertura al traffico di Corso Francesco Regine ha provocato un vivace scambio di opinioni sui social tra Vito Iacono e diversi cittadini.
Mentre sui social è scaturita una lunga querelle con Vito Iacono, mentre andavamo in stampa ieri sera, è giunta la stoccata del sindaco di Forio.
Tutto è iniziato, appunto, con il commento critico del consigliere di opposizione Vito Iacono: «Continuo a pensare che il posticipo alle 14 dell’apertura al traffico di Corso Francesco Regine sia una misura inutile, visto il numero di pedoni in circolazione, ed ancora di più dannosa per i tanti cittadini che magari avrebbero necessità di avvicinarsi ad un esercizio commerciale dove ritirare la spesa o in farmacia».
Prima di leggere, però, la lunga discussione nata sui social, è necessario leggere le parole del primo cittadino: “Cosa vogliamo essere?! Anziché portare discussioni e confronti su binari razionali e costruttivi, si preferisce puntare il dito e lamentarsi, sport preferito da molti. Bisogna guardare avanti, bisogna iniziare a crescere (già molto tardi per farlo), stiamo mettendo in atto strategie promozionali, vogliamo puntare sulla qualità dei servizi, ad una maggiore fruibilità del nostro bellissimo centro storico! Noi non vogliamo essere quelli di queste foto! Chiediamo ai commercianti e ai cittadini piccoli sforzi per un obiettivo superiore, ce la metteremo tutta e certo non saranno le solite critiche dei soliti noti (ormai da me così battezzati, perché sempre gli stessi) ad ostacolarci per rendere Forio più vivibile in tutti i sensi. Noi abbiamo le idee molto chiare su cosa vogliamo essere!!!”
Parole destinate ad essere un altro fronte di polemica politica.
Sui social, invece…
Una critica che ha suscitato una serie di reazioni da parte di chi la pensa diversamente. Ad iniziare da Marilaura Barbieri: «Io invece penso sia un’ottima idea, anzi i centri storici dovrebbero essere chiusi al traffico 12/24. I residenti non hanno necessità di andare al supermercato o in farmacia con la macchina e i non residenti possono raggiungere tali esercizi fuori dal Corso. Questi pochi mesi devono essere dedicati al turista, a dare un’immagine dell’isola tranquilla e vivibile».
Giovanna Mendella traccia un quadro generale e non certo positivo della situazione caotica che si vive a Forio: «Vorrei solo farvi la cronaca di una notte in piazza, cosa che naturalmente chi non ci vive non può nemmeno pensare, ma quello che trasuda in maniera indicibile è la mancanza di rispetto per persone che in pratica sono sotto sequestro! A che ora dovremmo andare a fare la spesa? A che ora usare l’auto per portare a casa cose pesanti? Dove parcheggiare? A che ora dormire? Ci chiedono di mettere fiori sul terrazzo, ma a che ora innaffiare? Naturalmente, altro è parlar di morte e altro è morir, nessuno pensa di trovarsi in condizioni simili, quindi con estrema facilità emana sentenze. Non vi dico la raccolta differenziata: all’incirca alle 3 il vetro, alle 4 indifferenziata, alle 5 organico, alle 6 pulizia con ventilatore con un wrooooo, alle 6,30 aprono i bar e inizia l’arrivo dei clienti che si chiamano come se fossero allo stadio! Ma noi dobbiamo fare turismo che si svolge sui soli 100 passi! Per il resto c’è la provvidenza!».
GLI ESEMPI DEGLI ALTRI COMUNI
Giovanni Trani accusa Vito Iacono di voler criticare a tutti i costi, evidentemente perché all’opposizione: «Una cazzata, in nessun centro abitato dell’isola si apre il traffico all’una, vedi Ischia Ponte, Lacco Ameno e altri ancora. Perché i turisti e non solo loro debbono mangiare con lo smog? Per favore, critichiamo in modo costruttivo e non “a prescindere”».
Una osservazione a cui Vito Iacono, punto sul vivo, ha voluto replicare: «Se avessi voluto criticare “a prescindere”, non avrei aspettato decine di giorni prima di esprimere un giudizio/consiglio e non avrei fatto verifiche e documentato fotograficamente l’opportunità e l’utilità della misura. La verità è al contrario, che non si riesce a dare una lettura alle osservazioni degli altri senza dare voce al pregiudizio nei confronti di chi la esprime e scevra da luoghi comuni anche rispetto al ruolo che si ricopre. Ovviamente questo non mi limiterà ad esprimere, liberamente ed incondizionatamente, un pensiero, confidando che anche altri possano godere delle stesse prerogative e libertà. Come si dice, eviterei di misurare gli altri da se stessi limitandomi a contestare i loro pensieri. E poi i pensieri, le idee, le scelte che non sono funzione del consenso, almeno per me, si possono anche non condividere, ma non per questo etichettare».
IL CASO DI PIAZZA SAN GAETANO
Anche Marco Adinolfi è d’accordo con la decisione di posticipare la riapertura del Corso: «Non mi sembra che a Piazza San Gaetano il corso apra alle 13, eppure anche lì ci sono residenti, che con il tempo si sono abituati agli orari della ztl. Infatti si nota che Piazza San Gaetano è la zona più bella di Forio, proprio perché non ci sono macchine… e aggiungo proprio quando i turisti godono della “tranquillità del corso”. Prima alle 13 sembrava che aprisse la tangenziale… Anche a Sant’Angelo ci sono residenti e mi sembra che il traffico sia perennemente chiuso».
Ma Vito Iacono resta fermo sulla sua posizione, allargando il concetto: «La premessa è che io sono favorevole alle targhe alterne, al blocco totale delle auto, al traffico zero, sono quello che chiede, con atti e fatti, di disincentivare l’uso del mezzo privato e intensificare il servizio pubblico su tutta l’isola. Però c’è un problema che attiene la strutturazione dei nostri centri storici e la circostanza, per esempio, che una delle solo due farmacie di Forio è nel centro storico. Basta vedere ad Ischia, per esempio, quante farmacie ci sono e dove sono collocate. Su Piazza San Gaetanto, purtroppo, non sono d’accordo, non ritengo sia valorizzata per quanto vale e non sembra che le attività commerciali di quella piazza, dove non vi sono esercizi commerciali riferibili a bisogni dei cittadini, vengano messe nella migliore condizione di operare. Anche per Sant’Angelo, che risponde a tutt’altri numeri e caratteristiche in termini e materia di residenti, densità abitativa e tipologie di attività commerciali esercitate all’interno del perimetro, i residenti risulta possano accedervi con altri mezzi. E comunque prevedere una finestra, anche di mezz’ora, compatibile con le esigenze ed i bisogni di alcuni esercizi commerciali e dei cittadini non mi sembra così catastrofico!».
Ma c’è da registrare una ulteriore osservazione di Marco Adinolfi, che fa notare che «comunque la farmacia nel centro storico chiude alle 13…».
La polemica, o botta e risposta che sia, probabilmente è destinata a continuare…
Il problema dei residenti è facilmente risolvibile, con un servizio porter di piccoli mezzi elettrici, pagato dal comune con l’introito della tassa si soggiorno… E furono tutti felici e contenti di togliere la ztl dall’una di notte alle 6 del mattino!
azz! pure la navetta! il mondo sottosopra!