giovedì, Settembre 19, 2024

La guerra di Campagnano: Bernardo “smaschera” il Comune, il prefetto chiede “aiuto” al Ministero

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Il Prefetto chiede il supporto del Ministero sui “poteri”. Bernardo minaccia lo scioglimento: “Lo scrivente ritiene che la Prefettura, come preannunciato nella nota del 21/08/2024, debba valutare queste gravi e reiterate violazioni di legge da parte del Comune ex art. 141 TUEL”

Come vi abbiamo anticipato giorni fa, la guerra di Campagnano si combatte su più fronti. Per gli abusi di Mazzella e Di Iorio da una parte e quelli di De Angelis dall’altra parte o, meglio, sotto e sopra, il Prefetto Di Bari ha un ruolo da protagonista. E’ ancora Di Bari, infatti, che sollecita il comune di Ischia nel merito delle richieste dello Studio Bernardo per conto dei Mazzella-Di Iorio.
Con una nota indirizzata al Sindaco, al Segretario generale F.F., e al Dirigente dell’UTC del Comune di ISCHIA e per conoscenza al Dirigente UODS 01 della Regione Campania Area Generale di Coordinamento Governo del Territorio Pianificazione territoriale urbanistica e Antiabusivismo, Di Bari scrive nel merito dell’atto stragiudiziale di diffida e messa in mora per la revoca in autotutela della nota n. 315760 del 21/08/2024.

“Di seguito – scrive Di Barai – alla precorsa corrispondenza concernente l’oggetto, si richiama la particolare attenzione delle SS.LL., per quanto di rispettiva competenza, sul contenuto della ulteriore recente missiva, anche qui inoltrata dallo Studio legale Bernardo, reclamante l’adozione urgente dei provvedimenti di competenza di codesta Amministrazione, finalizzati a dare esecuzione all’ordinanza sindacale n. 35 del 2018. Tanto si comunica anche in ordine a quanto già dibattuto ed assicurato dalle SS.LL. nel corso dell’incontro qui svoltosi il 2 settembre sulla vicenda e in ordine alla quale si è avuto modo di ribadire il contenuto della circolare del Ministero dell’Interno del 16/2/2021, tuttora vigente, con la quale il citato Dicastero ha fornito espresso orientamento, vincolante anche per questa Prefettura, circa la possibilità concessa di esercitare i poteri sostitutivi in materia di contrasto all’abusivismo edilizio, ma solo nell’ipotesi di abusi edilizi accertati successivamente alla data di entrata in vigore dell’art. IO bis del decreto semplificazioni; circostanza, questa, non ricorrente nel caso di specie, trattandosi di abusi accertati in annualità precedente all’entrata in vigore della legge n. 120/2020”.

Poi Di Bari chiarisce: “Nel ringraziare per l’attenzione, si resta in attesa di conoscere le iniziative assunte, in particolare dal competente Ufficio tecnico comunale, così come reclamate da quest’Ufficio nel corso del cennato incontro del 2 settembre. La presente viene inoltrata anche allo Studio legale in indirizzo, che legge per conoscenza, significando che quest’Ufficio ha già avuto modo di interessare – sottolinea -, in data 2/9/2024, il Ministero dell’Interno non solo rappresentando quanto richiesto da codesto Studio legale, ma soprattutto al fine di conoscere un eventuale diverso avviso, tenuto conto della portata che la tematica sull’esercizio dei poteri sostitutivi assume sull’intero territorio nazionale e pertanto non si mancherà di far conoscere l’orientamento ministeriale”

GLI ATTACCHI DELLO STUDIO BERNARDO AL COMUNE DI ISCHIA

Nel riscontro nota Prefettura a seguito di atto stragiudiziale di diffida e messa in mora per la revoca in autotutela della nota nr. 315760 del 21/08/2024, lo studio Bernardo “prende atto e ringrazia, innanzitutto, della solerzia nella risposta. Anche se ritengo corretto il comportamento di rendere edotto il Ministero del contenuto della diffida, in relazione alla erroneità della posizione contenuta nella Circolare 13001/113/100 Uff. IV del 16/02/2021, come ribadito dalle sentenze del Tar citate, devo preannunziare che, qualora tale posizione non dovesse essere modificata in osservanza a quanto statuito dal Tribunale amministrativo, nei termini provvederò ad impugnare la nota del 21/08/2024 avanti al Tar Campania. In relazione, poi, all’incontro avuto con il Sindaco del Comune di Ischia, il Vice Segretario ed il Responsabile dell’Ufficio, Le confermo i dubbi del mio assistito nella volontà di dare esecuzione alla ordinanza cli demolizione e ciò in quanto, come già riferito: L’ordinanza è del 2018 ed è stata emessa ai sensi dell’art. 27 Dpr. 380/2001 che prevede la demolizione immediata e di ufficio. Demolizione ad oggi non ancora avvenuta dopo oltre 6 anni.

Il Comune non ha neppure considerato ben due ordinanze del Tar Campania, una sentenza, sempre del Tar Campania ed altra del Consiglio di Stato che hanno ribadito la doverosità della demolizione da parte dell’Ente.
Il Comune con la recente nota del 19/08/2024 ha notiziato il Di Iorio che la competenza alla demolizione era della Prefettura e che, quindi, non avrebbe proceduto a tanto. Tale nota non è mai stata revocata a seguito dell’incontro in Prefettura.
Il Comune, nonostante la ordinanza di demolizione che non esegue da oltre sei anni, la avvenuta acquisizione al patrimonio comunale dell’immobile abusivo, consente che questo rimanga nella disponibilità del costruttore abusivo che continua ad abitarlo in spregio di ogni normativa. Ad oggi non è stato emesso alcun ordine di sgombero.

Il Comune ha bloccato la demolizione di alcune opere abusive realizzate nella proprietà della sig.ra Mazzella Carmela in quanto tale demolizione avrebbe compromesso la utilizzabilità dell’immobile abusivo.
Lo scrivente ritiene che la Prefettura, come preannunciato nella nota del 21/08/2024, debba valutare queste gravi e reiterate violazioni di legge da parte del Comune ex art. 141 TUEL.
Ed, infine, meraviglia che la Regione Campania non abbia partecipato all’incontro tra la Prefettura ed il Comune di Ischia, nonostante che siano stati ribaditi i poteri sostitutivi della Regione in caso di inadempienze del Comune in merito alla esecuzione della ordinanza di demolizione.
Per quanto sopra si insiste affinché la Prefettura avvii senza indugio la procedura di demolizione delle opere abusive di cui alla ordinanza nr. 35/2018 del Comune di Ischia e affinché la Regione Campania intervenga in forza dei suoi poteri sostitutivi”. Lo scontro continua.

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