2 turni di ballottaggi. 180 voti di scarto. 5 anni di dolce far nulla. 9 giorni. 5 nomine. Solo 2 cambi in consiglio. Nessuna delega. E tutti i giochi ancora aperti. In campo scende il DD2: il fuoriclasse della piccola politica ischitana.
Del Deo che gioca con i suoi come un gigante della politica fa a cazzotti con lo stato in cui è ridotta Forio. Ma guardando ad Ischia, dove c’è voluto un anno, delle dimissioni, due giunte e una crisi politica, la lezione di Francesco Del Deo è da manuale.
Il papa arriva al primo consiglio comunale con una giunta intercambiabile. 3 assessori esterni che possono essere sostituiti con estrema facilità. 2 primi dei non eletti. 1 scelta col lanternino.
E la macchina di Forio si accende piano. Ora il sindaco, farà litigare ancora un po’ Michele Regine e Gianni Matarese per la presidenza del consiglio sapendo che, alla fine, la spunterà Michele Regine. Ma non perché lo merita di più, ma perché Gianni Matarese è più “signore”.
Tutti contenti con niente in mano. Tutti hanno avuto quello che dovevano avere e ora, il pallino è nuovamente nelle mani del sindaco che tornerà a fare il despota come ha fatto fino ad ora.
Ma la cosa più interessante di questa operazione è che Del Deo è riuscito a non legarsi a nessun gruppo in particolare. Ha portato in porto una barca agitata. E, come tutte le barche che si rispettino, Del Deo ha imbarcato anche tutta la monnezza che si trova sul fondo del mare. Avete presente quanto rientrano le barche da alcuni tipi di pesca e tirano su rifiuti di ogni genere? Bene. Il buon Del Deo ha fatto proprio così. Ha tirato diverse cose. Buone e cattive. Intelligenti pauca.