La storia tra Giuseppe Colella e il Comune di Forio si tinge di una nuova pagina che ha dei caratteri abbastanza risibili. Colella ha iniziato una sua battaglia sull’eleggibilità di alcuni consiglieri comunali e ha portato a casa un importante risultato: ne ha costretto più di uno a mettere mano alla tasca e a provvedere a saldare il proprio conto (in alcuni casi salato) nei confronti dell’Ente. Tra questi, ovviamente, spicca la consigliera Marianna Lamonica che nel tempo, insieme al papà, ha dispensato lezioni a desta e a manca. Ma, lasciando stare queste riflessioni, veniamo all’attualità della storia che ieri, 16 settembre, ha fatto emergere un dato importante: per la segretaria comunale di Forio, Noemi Martino, servono 50 giorni per completare una mail.
Si, avete capito bene. Non sono bastati i primi 20 giorni, ora ne servono altri 30 per inviare a Colella 3 semplici documenti. E, nello specifico, la missiva pervenuta alla Prefettura il 19 marzo 2024; la nota Prefettizia prot. n. 0204793 del 30/05/2024 e la nota rimessa dal Presidente del Consiglio Comunale alla Prefettura in data 28 marzo 2024 prot. n. 12650. La situazione diventa risibile perché, nel frattempo, la Prefettura, invece, ha trovato il tempo di inviare a Colella il resto degli atti richiesti con il famoso accesso agli atti in un PDF di ben 112 pagine.
In altra parte del giornale, pubblichiamo la lunga nota delle Prefettura che comunica a Colella l’accoglimento parziale degli atti richiesti. Una lunga nota nella quale si evidenzia dove può essere concesso l’accesso agli atti e dove no. A questo accesso consentito dalla Prefettura, però, mancano 3 documenti. E, questi documenti devono essere consegnati dal Comune di Forio che, come detto, ha bisogno di almeno 50 giorni per premere invio dalla piattaforma PEC dell’ente di Via Genovino.
Andiamo per gradi.
L’11 luglio 2024, con una nota al Segretario Generale del Comune di Forio, la dott.ssa Noemi MARTINO, Colella ha presentato un’istanza di accesso ai documenti amministrativi: “Il sottoscritto Geom. Giuseppe Colella, candidato nella Lista “Noi per Forio” alle ultime elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023, Vista la richiesta di attestazione di insussistenza di motivi di ineleggibilità e incompatibilità a ricoprire la carica degli attuali Amministratori del Comune di Forio acquisita al prot. n. 8693 del 04/03/2024; Tanto premesso chiede alla S.V. Ill.ma Segretario Generale del Comune di Forio Dott.ssa Noemi MARTINO di esercitare il diritto di accesso attraverso estrazione di copia di tutte le note o riscontri intercorsi tra la Prefettura di Napoli e il Comune di Forio, dall’elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023 ad oggi e relative alle richieste di attestazione dalla quale si evinca se sussistono o meno motivi di ineleggibilità o di incompatibilità, ai sensi dell’art. 63 del D.Lgs. 267/2000 a ricoprire la carica di Amministratore del Comune di Forio relativamente a tutti i componenti del Consiglio e della Giunta Comunale”.
A questa nota, come già vi abbiamo raccontato, il Prefetto ha espresso un accoglimento parziale e ha consegnato a Colella gli atti in suo possesso. E dal comune? Leggiamo la risposta della Segretaria Martino.
“AI Sig. Giuseppe Colella. Oggetto: Istanza di accesso agli atti cx art. 22 c ss. 1..241/90, prot. n. 29191 del 15.07.2024. Comunicazione ulteriore differimento. La scrivente premesso che in data 15.07.2024, è pervenuta a questo Ente istanza di accesso ai sensi degli artt. 22 e ss. della legge n. 241 del 1990, “di estrazione di copia di tutte le note o riscontri intercorsi tra la Prefettura di Napoli e il Comune di Forio dalle elezioni comunali del 14 e 15 maggio 2023 ad oggi e relative richieste di attestazione dalla| quale si evinca se sussistono o meno motivi di ineleggibilità o di incompatibilità ai sensi dell’art. 63 del D.Lgs. 267/2000 a ricoprire la carica di amministratore del Comune di Forio relativamente a tutti i componenti del Consiglio e della Giunta comunale “.
Richiamata la propria nota prot. n. 30925 del 25.07.2024 con la quale veniva comunicato, a mezzo notifica, al Sindaco, agli Assessori cd ai Consiglieri comunali del Comunale di Forio che era pervenuta all’ente la richiesta di accesso ai sensi degli artt. 22 c ss. della legge n. 241 del 1990, di cui all’oggetto, affinché, nella qualità di soggetti controinteressati, facessero |pervenire eventuali motivate opposizioni, ai sensi dell’art 3 del DPR 12.04.2006, n. 184. Preso atto che sono state acquisite agli atti d’ufficio le opposizioni di alcuni soggetti controinteressati alla suddetta richiesta di accesso ai documenti di cui sopra. Preso, altresì, atto dell’accoglimento parziale della Prefettura di Napoli relativamente alla richiesta di accesso agli atti cx art. 22 c ss. L. 241/90 da parte della S.V.
I PRIMI 20 GIORNI DI RINVIO
Richiamata la propria nota prot. n. 35015 del 26/08/2024, con la quale veniva comunicato il differimento del diritto di accesso di cui all’oggetto, per la durata massima di venti giorni, essendo emersi ulteriori clementi di valutazione, rilevanti al fine della conclusione del procedimento amministrativo di cui all’oggetto. Considerato che, rispetto al differimento di cui alla nota prot. n. 35015 del 26/08/2024, a tutt’oggi non è stato possibile concludere il procedimento amministrativo de quo per la necessità di acquisizione di ulteriori clementi imprescindibili.
IL SECONDO RINVIO
Ravvisata, pertanto, la necessità di salvaguardia di specifiche esigenze dell’amministrazione ed in particolare garantire il buon andamento dell’azione amministrativa. Comunica il differimento del diritto di accesso di cui all’oggetto, per la durata di ulteriori trenta giorni, decorrenti dalla data di invio della presente nota, a mezzo pec.”
LA QUESTIONE POLITICA
E’ evidente che questa sia una questione politica. Una “melina” istituzionale che serve solo a rimandare l’ostensione degli atti a Colella. Atti, per di più, che non hanno una valenza specifica. Atti che, se vogliamo, conoscono tutti. Ma è evidente che le azioni dilatorie di questa storia non fa bene all’immagine del Comune di Forio. E’ davvero poco credibile che ci vogliano 50 giorni per allegare 3 documenti PDF (o qualsiasi formato siano). E’ un semplice modo per allungare il brodo che, alla fine, non serve a nessuno. Ne viene fuori solo un’immagine bambinesca dell’ente di Via Genovino che si dimostra, non solo poco efficiente, ma anche che si adagia sui dispetti bambineschi.