Gaetano Di Meglio | Il guaio è di chi lo subisce. Siamo una comunità che si compiace dell’indifferenza, che fa spallucce, che si gira dall’altro lato e che, spesso, trova sempre la scusa a tutto. Picchiano i bambini? Fanno bene. Mettono gli autovelox? Non possiamo andare troppo piano. C’è un morto sulla strada? Andiamo a fare il giro in auto sul posto. Si celebra la giornata delle vittime sulla strada? Si fa il corteo per sollecitare l’attenzione alla guida? “Vott a furnì”. Troppo duro? Troppo schietto? Antipatico? Si, ma anche vero, sincero, reale, puntuale.
Troppi pochi al corteo per dire “andate piano”. Troppa domenica mattina per partecipare, nessuna lezione da saltare, nessun amico da sostenere con pianti, caschi e altre scene. Un corteo di domenica mattina? Ad Ischia fa solo fastidio.
Ieri mattina, però, tra le 100 e le 150 persone hanno avuto il coraggio di sfidare il meteo e il fresco novembrino e hanno percorso Via Michele Mazzella e Via Leonardo Mazzella per poi raggiungere i giardini antistanti il Telese e il Palasport Taglialatela e scoprire il “totem della memoria”. Un’opera in ferro riciclato donata dall’artista ischitano Felice Meo.
Alla manifestazione, patrocinata dai sei comuni isolani e promossa dal “Comitato La Strada del Buonsenso”, erano presenti in pochi. Ai pochi cittadini, per di più familiari con il dolore vivo, hanno preso parte attivamente al corteo i rappresentanti dei comuni isolani. Il sindaco di Ischia Enzo Ferrandino, la collega di Serrara Fontana, Irene Iacono, il vicesindaco di Barano, Raffaele Di Meglio e l’assessore del comune di Forio, Gianna Galasso.
Dopo gli ultimi fatti di cronaca nella sicurezza stradale sono stati fatti passi avanti in maniera importante. E’ stata autorizzata l’installazione di ben quattro impianti fissi per il controllo della velocità (autovelox) a Ischia, due a Lacco Ameno e dato un impulso ai due che Forio non installa da decenni, sono state installate strisce pedonali sonore e in rilievo e si stanno mettendo in campo altre iniziative per contrastare il verificarsi di questi tragici episodi.
“Affinché la memoria doni consapevolezza” è il messaggio lanciato dai partecipanti al corteo, un messaggio chiaro per scuotere le coscienze di tutti, nessuno escluso.
Da Giuseppe a Cassandra
Prima dello scoprimento del totem, gli attivisti del Comitato hanno letto i nomi ischitani delle vittime della strada. Un lungo elenco che ferisce. Un lungo elenco che fa dolore. Un lungo elenco con qualche abbiamo realizzato la nostra prima pagina e che riportiamo di seguito. All’elenco abbiamo eliminato la data e l’età delle vittime – senza alcuna polemica, per carità – perché siamo convinti che dolore sia sempre al presente e perché le persone hanno lo stesso valore in ogni anno della loro vita: Giuseppe Iacono, Enzo Ferrandino, Gianni Castagliuolo, Luisa Rosa Iacono, Angela Galano, Alida Renzi, Mario La Torella, Francesco Luongo, Mario Regine, Luciano Caltagirone, Angelo Baglioni, Nicola Impagliazzo, Francesco Capuano, Enrico Longobardo, Pietro Ferrandino, Ciro Trani, Vincenzo Mattera, Giorgio Piro, Salvatore Coppa, Ciro Coppola, Emanuele Gugliotta, Antonio Patalano, Francesco Amalfitano, Mario Cronchi Mazzella, Luigi Patalano, Enrico Florenzo, Fabio Santoro, Maurizio Tesorone, Mario Energe, Carlo Scotto Di Minico, Luca Iapino, Alessandro Carughi, Fabrizio Gallo, Restituta Di Iorio, Gennaro Monti, Gino Goffredo, Nicoletta Buono, Giuseppe Di Maio, Gennaro Iacono, Carmine Cacciapuoti, Luigi Santucci Di Costanzo, Francesco Cataneo, Emilio Galano, Lino Cannava, Mimmo Saccardi, Francesco Boccanfuso, Pasquale Di Iorio, Carmen Ungaro, Brigida Iacono, Antonio Tedeschi, Giovanni Barretta, Giuseppe Ballirano, Aniello Impagliazzo, Giovanni Castaldi, Raffaele Chiocca, Mario Impagliazzo, Francesca Mazzella, Vincenzo Festa, Enrico Gambardella, Tony Padrone, Ciro Cavaliere, Francesco Ferrandino, Giuseppe Precisano, Francesco Buono, Izabela Sewiolo, Clemente Buono, Renato Mastrogiovanni, Emanuele Dotto, Raffaele Mira, Alfredo Francescon, Giovanni Alessio Oro, Antonio Iadonisi jr, Assunta Lucia D’Ambra, Aniello Francesco Garofalo, Vincenzo Mazzella, Marianna Di Meglio, Adriana Serpico, Giuseppe Mazzilli, Marinel Costea, Micaela Burlaka, Miriam Gurliaccio, Francesco Taliercio, Xhemal Velsmali, Angelo Scaccino, Vincent Castagna, Manuel Calise, Cassandra Mele.
L’opera
Il totem dal forte valore simbolico con i suoi colori scuri e le sue linee nette e protese verso il cielo, verso l’infinito. Ecco come Felice Meo, artista del ferro riciclato, ha raccontato, nella Giornata in Memoria delle Vittime della Strada, la Sicurezza Stradale e la necessità di ricordare – per farne memoria – quanti a seguito di eventi tragici, non sono più tra noi.
Vittime di ogni età strappate alla vita lungo le nostre strade, nomi e cognomi che devono fare riflettere tutti e accendere i riflettori sull’importanza vitale di tenere un giusto comportamento mentre si è in strada, in sella ad un due ruote, a bordo di autoveicoli o a piedi.
“Una corretta educazione stradale è fondamentale per la nostra vita – ha detto Felice Meo – e un corretto comportamento mentre si è alla guida è alla base del vivere civile. Noi tutti dobbiamo essere consapevoli della pericolosità di eventuali comportamenti scorretti e, attraverso iniziative come queste, spero anche le nuove generazioni si sentano più responsabilizzate su questi temi. Tocca a tutti noi Donne, Uomini e ragazzi impegnarci affinché nessuno più perda la vita lungo le nostre strade. Mi auguro che questa mia opera riesca a toccare le corde dell’anima di tutti e amplifichi il messaggio di responsabilità che viene lanciato attraverso questa iniziativa. Ringrazio gli organizzatori per avermi coinvolto.”