Selezionare nuovi territori e target per ampliare i mercati presso cui sponsorizzare le nostre bellezze ed il nostro immenso patrimonio artigianale e storico. Ecco una delle direzioni, vincenti, che l’isola deve intraprendere per iniziare il lungo cammino di uscita da una crisi che ci attanaglia da troppi anni.
Attraverso unioni tra associazioni o tra enti territoriali, infatti, sono state varie le delegazioni che, durante lo scorso anno e nei primi mesi di questo 2016, hanno varcato i confini nazionali, esportando, in fiere ed eventi dedicati, i tanti tesori dell’isola d’Ischia, alla ricerca di nuovi mercati turistici e non solo.
Riuscire ad allacciare rapporti economici di libero ed equo scambio tra realtà imprenditoriali appartenenti a diverse nazioni può, anzi deve, essere un punto centrale nelle politiche di promozione del nostro territorio.
Dando uno sguardo molto attento al grande atlante geopolitico l’attenzione dei più è stata rivolta alle fiorenti nazioni dell’Est Europa, realtà in piena espansione economica e sociale.
E proprio sulla scia di quanto ipotizzato dal progetto promosso dal Commissario dell’Azienda Autonoma di Cura, Soggiorno e Turismo delle isole di Ischia e Procida, Mimmo Barra, vi sono stati primi fiorenti contatti con la fiorente Crimea.
Sì, la nazione della Crimea, a ridosso della Russia per intenderci, è una realtà sociale molto interessante, con una economia viva ed in espansione, i cui residenti sono pronti ad investire in ambiti legati all’imprenditorialità ed al leasure, (anche all’estero). Un territorio molto simile a quello nostrano, con particolarità legate al mondo dei centri benessere specializzati, resort, alberghi e parchi termali; punti da non sottovalutare in un ideale scambio di conoscenze che può avvenire tra gli operatori del settore e da cui gli isolani, in questa sorta di “tutoraggio possibile” potrebbero apprendere le competenze giuste da riproporre sull’isola per ricreare il clima ideale affinché i turisti russi tornino a frequentare i nostri lidi.
Ecco entrare, quindi, sempre più in gioco la professionalità e l’unicità degli operatori della nostra isola, con l’intero territorio che può, a tutti gli effetti, assumere un ruolo da protagonista in questa possibilissima operazione di avvicinamento con la Crimea.
I primi passi verso questo possibile incontro sono stati compiuti da una delle vere eccellenze della nostra terra, una figura poliedrica e talentuosa che raccoglie moltissimi consensi in giro per il mondo: Paolo May. Il buon Paolo, infatti, è stato un vero e proprio ambasciatore di Ischia in quel di Crimea, incontrando anche il gotha dell’imprenditoria e i vertici di governo.
Attraverso Paolo May Ischia è divenuta meta nota in Crimea e i racconti dettagliati e coinvolgenti dello stesso Paolo, misti ai prodotti portati come dimostrazione e le immagini della nostra terra, hanno stuzzicato la fantasia di non pochi imprenditori che, complice l’amore per le terme e per le attività artigianali e creative italiane che nutrono in quella nazione, non mancheranno di ricambiare la visita fatta da Paolo e verranno sulla nostra isola entro la fine di questo anno, in pieno spirito collaborativo tra le due realtà locali.
Un risultato avuto con “poco”, attraverso la partecipazione al forum di YALTA (Yalta International Economic Forum), evento prettamente dedicato ad imprenditori che ha acceso ben più di un riflettore sulla nostra isola.
Esportare il nostro know how, le nostre conoscenze per poter incamerare quelle della nazione che abbiamo difronte e creare un ponte che possa giovare ad entrambe le economie. E, dati alla mano, la Crimea, superati i dissidi interni politici con la vicina e grande Russia, è una nazione molto interessante, con un fatturato in continua crescita ed una voglia di riscatto di non poco conto per la riqualificazione del territorio. Grandi imprenditori intendono investire in progetti che possano favorire il proprio territorio, anche in un’ottica internazionale.
Tutte opportunità che Ischia può e deve cogliere al volo, approfittando anche di questo canale già aperto dal nostro Paolo May.