Paolo Mosè | E’ un lavoro silenzioso, ma molto importante per la sicurezza dei natanti e soprattutto dei tanti cittadini che ogni giorno affollano le spiagge delle isole di Ischia e Procida. Stiamo parlando della motovedetta 708 della Compagnia Carabinieri di Ischia che quotidianamente è impegnata a combattere la pesca illegale, le costanti violazioni all’Area marina protetta e i tanti guidatori di natanti che sconsideratamente guidano potenti barche da diporto a velocità sostenuta e più in particolare rasentando la costa. Tutte azioni e comportamenti che il Codice della Navigazione punisce severamente e che gli uomini della motovedetta sanzionano con multe salate e nei casi più gravi ne segnalano i comportamenti all’autorità giudiziaria. Al comando di questa motovedetta è il luogotenente Gianfranco Rippa, coadiuvato da altri due sottufficiali.
Il periodo di Ferragosto è stato certamente quello più caldo in tutti i sensi. Ciò che fa ancor più riflettere è che negli specchi d’acqua che circondano le due isole vi sono pescatori che non vanno troppo per il sottile. Avendo come unico obiettivo raccogliere più pesce possibile per aumentare i guadagni e per riuscirvi, consapevolmente violano il Codice della Navigazione. Un compito tra l’altro demandato anche agli uomini della Capitaneria di Porto, che hanno unità navali e militari in numero superiore a quelli dell’Arma.
Non c’è giorno che non si ravvisino delle vere e proprie irregolarità in mezzo al mare. Quello che senza dubbio dà più fastidio al bagnante, al cittadino che volge lo sguardo verso la costa è notare la presenza di potenti motoscafi che sfrecciano in prossimità degli arenili. Non mantenendo quella sicurezza che è prevista dalla legge.
Un pericolo che si manifesta in modo silente sotto la costa per l’intervento di quei pescatori professionisti che utilizzano tutte le attrezzature possibili per un buon pescato. Come è accaduto pochi giorni fa a Procida, allorquando i carabinieri della motovedetta 708 hanno individuato 60 nasse professionali che erano state posizionate a poche decine di metri dalla costa. Non è stato difficile individuare il responsabile per sanzionarlo con una multa salata, che in questi casi per essere versata nelle casse dell’Erario dello Stato, occorrono diverse battute di pesca. Sperando che la sanzione possa correggere questo tipo di pesca illegale.
MINORENNI IN GOMMONE
E’ anche vero che nei weekend soprattutto ci sono i personaggi più disparati che cercano il brivido della velocità con natanti attrezzati con motori più che compressi. Le solite famiglie con delle barche utilizzate per una “scampagnata”. Lasciando un po’ tutto al destino concedendo alla corrente di trasportare la barca in zone vietatissime. Vi sono anche minorenni sconsiderati, che fortunatamente sono stati rincorsi e poi bloccati dagli uomini del capitano Angelo Mitrione. E si è scoperto che a bordo di questo gommone con motore di decine e decine di cavalli vi erano due minorenni. I quali, oltre a mantenere una velocità che non può essere definita di sicurezza, hanno deciso di raggiungere in fretta e furia la costa, l’are dei bagnanti. Sforando i 100 metri e con l’intento di farsi notare per la loro bravura di guida o per attirare qualche giovane coetanea ad ammirare l’imbarcazione. Una scelta che si è dimostrata infelice in tutti i sensi, per la multa salata che dovranno versare loro o i propri genitori in tempi ragionevolmente rapidi. Niente sanzioni in ordine alla patente in quanto il motore non superava i 40 cv.
Nessuno sconto nei confronti dei più grandi, dei cosiddetti maggiorenni con tanto di patente per aver utilizzato al massimo le manette per una velocità da brividi e peraltro in netta violazione del Codice della Navigazione. Ci sono state imbarcazioni che hanno raggiunto i 30-35 nodi, mandando in visibilio degli incoscienti che in costume da bagno hanno costeggiato l’isola d’Ischia. Una velocità che si è appalesata in prossimità della spiaggia o lungo le coste. Il Codice prevede delle sanzioni particolari per questi scalmanati del mare. E sono tutte barche, gommoni di varia grandezza, che vengono presi a noleggio a Bacoli, nelle altre aree marine limitrofe e che attirano l’attenzione di chi non possiede un’imbarcazione tutta propria, ma ha interesse a raggiungere l’isola d’Ischia. E queste stesse imbarcazioni percorrono in lungo e in largo e senza alcuna precauzione l’Area marina protetta. Costoro sono stati beccati ad uno ad uno dalla motovedetta dell’Arma della Compagnia di Ischia. Sono fioccate le sanzioni come è giusto che fosse, come sono stati pizzicati altri naviganti sprovveduti e dilettanti che hanno inteso passare un weekend alla ricerca di nuove sensazioni e brividi. Salendo a bordo di imbarcazioni e ponendosi alla guida senza patente e più che grave, senza nemmeno la copertura della polizza di assicurazione. Un vero e proprio crimine del mare e di soggetti individuati ne sono stati pizzicati ben 30. Tutti rigorosamente degli improvvisati del mare e senza tener conto dei pericoli che si annidano durante le traversate. Il mare è bello e caro, ma bisogna rispettarlo.
E’ questo il lavoro che fin qui è stato condotto dalla motovedetta dell’Arma dei Carabinieri, che con una sola imbarcazione ha potuto far fronte alle emergenze e a perseguire gli scalmanati della domenica che all’unisono si ammassano negli specchi d’acqua più frequentati e si muovono a “vista”, senza mai mostrare una certa conoscenza delle regole che disciplinano la navigazione. Ognuno si muove come meglio crede, violando le precedenze e sempre più spesso tagliando le rotte delle altre imbarcazioni, ritenendo di avere capacità e potenza marina superiore.