mercoledì, Gennaio 15, 2025

La necessità di un comune unico per Ischia, Casamicciola e Lacco Ameno

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Riprende il grande dibattito sulla nostra “frammentazione amministrativa”. “Una dimensione territoriale più ampia che sommasse almeno i tre comuni, naturalmente darebbe più ampi margini di manovra, facilitando la pianificazione e l'implementazione di soluzioni abitative sicure e adeguate”

Dr. Enzo D’Acunto* | In occasione della giornata di ricordo delle vittime dell’alluvione del 26 novembre, un pensiero condiviso è emerso con forza: “Noi non dimentichiamo Ischia è Casamicciola”. Questo messaggio, esposto su uno striscione al porto di Casamicciola Terme, mette in luce una questione cruciale per l’isola di Ischia: la frammentazione amministrativa.

Ischia, con i suoi circa 60.000 abitanti, è suddivisa in sei amministrazioni diverse. Questa frammentazione appare anacronistica e rappresenta un ostacolo significativo per una crescita economica e sociale univoca di un territorio geograficamente omogeneo. La necessità di un’amministrazione unificata è evidente, ma il referendum di qualche anno fa, pur ottenendo un risultato favorevole, non raggiunse il quorum necessario per la sua validità. Riproporre un referendum nelle stesse forme potrebbe portare allo stesso risultato.


Tuttavia, immaginare un referendum su un territorio più ristretto, coinvolgendo solo i comuni di Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno, appare non solo plausibile, ma anche logico e necessario. Un’amministrazione unificata per questi tre comuni potrebbe rappresentare un primo passo verso una gestione più efficiente e coordinata delle risorse e delle emergenze, favorendo una crescita sostenibile e condivisa. Le stesse amministrazioni comunali, partendo dagli stessi sindaci, devono avere il coraggio e la statura politica di immaginare la più grande opera pubblica in favore dei cittadini.

Un esempio lampante è il problema della ricollocazione delle famiglie delocalizzate o da delocalizzarsi per la frana ed il terremoto.
La criticità e la dimensione del territorio di Casamicciola Terme e Lacco Ameno rendono difficile trovare spazi, soprattutto sicuri, per un piano casa su questi territori così piccoli. Una dimensione territoriale più ampia che sommasse almeno i tre comuni, naturalmente darebbe più ampi margini di manovra, facilitando la pianificazione e l’implementazione di soluzioni abitative sicure e adeguate.

Non solo, potrebbe essere la vera occasione, per un piano casa che riveda anche “Il diritto alla casa” di quanti, pur non essendo speculatori edilizi, hanno avuto l’unico torto di aver provveduto da soli alla propria famiglia a fronte dell’incapacità di tutta la politica di qualsiasi colore di trovare una soluzione al problema casa. Un nuovo piano urbanistico regolatore sarebbe il primo passo del nuovo comune.
Per ripartire, a mio avviso, è fondamentale unire le amministrazioni comunali, iniziando proprio da quelle frontaliere con il continente ovvero Ischia, Casamicciola Terme e Lacco Ameno, dove sbarcano praticamente tutti. Mettere questi comuni sotto un’unica amministrazione potrebbe rappresentare un passo decisivo verso una gestione più efficiente e coordinata, capace di rispondere meglio alle esigenze dei cittadini e di garantire un futuro più sicuro e prospero per l’isola di Ischia.

La memoria delle vittime dell’alluvione ed il rispetto e la considerazione dei “profughi” del terremoto devono essere un monito per tutti noi: l’unione fa la forza e solo attraverso una gestione unitaria, almeno di questi tre comuni, si può sperare in un futuro migliore per l’isola di Ischia. Me ne farò portavoce.

*Economista ed Imprenditore Sociale – Cons. Prov. A.C.L.I. NAPOLI

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