Con il cuore a Parigi. E non solo. E’ stata, quella di ieri, una lunga giornata di lacrime e solidarietà. Di testimonianza, anche. Perché nella capitale francese non erano pochi gli ischitani in vacanza nelle ore drammatiche dell’ultimo, brutale attacco del terrorismo di matrice islamica.
Ma fortunatamente nessuno, intorno alle 22 di venerdì, si è trovato nel posto sbagliato al momento giusto.
Resta, certo, l’immagine mortificante di quei sette attacchi contemporanei, dai kamikaze allo stadio alle sparatorie nei luoghi pubblici, per finire con la presa di ostaggi nel teatro Bataclan, dove era in corso un concerto rock. E il bilancio aggiornato parla di 128 i morti – per la maggior parte spettatori del concerto – e 300 i feriti, di cui 80 in modo gravissimo. Due gli italiani feriti, mentre una studentessa veneta, Valeria Solesin, 28 anni, ieri sera risultava ancora irrintracciabile.
Un attacco veemente all’Occidente, che ieri ha certo monopolizzato le discussioni, reali e virtuali, a Ischia e Procida: qui, peraltro, il sindaco ha ricordato il profondo legame tra l’isola e la Francia, dicendosi «sgomentoper le immagini e le notizie agghiaccianti provenienti dalla nefasta notte di Parigi» e sottolineando come «i procidani tutti si stringono al popolo francese, cui sono legati da indissolubili legami storici e affettivi, esprimendo solidarietà e vicinanza in questo tragico momento di sconforto e smarrimento».
Ma certo vi sono stati lunghi minuti di apprensione perché parenti e amici si sincerassero, venerdì, dello stato di salute degli isolani presenti a Parigi.
Tra questi, Tony Conte con la moglie Sara: erano volati in Francia per assistere al concerto degli U2, previsto per ieri sera e poi – naturalmente – annullato. «Saremmo comunque tornati e appreso degli attentati abbiamo anticipato la data del rientro», racconta Tony, atterrato all’aeroporto di Fiumicino ieri pomeriggio, dopo una lunga Odissea. «Avevamo cenato a “Le Pain Quotidien”, nel quartiere Marais. Siamo usciti e non ci eravamo accorti di nulla. Ci avviavamo a rientrare in albergo passando per il Centre Pompidou, percorrendo boulevard Montmartre. Certo, avevamo visto e sentito un movimento sospetto di ambulanze, polizie e vigili del fuoco. Ma prima che mio figlio mi chiamasse da Madrid, per sincerarsi delle nostre condizioni, non avevamo la benché minima idea dell’inferno che si stava sviluppando a meno di due chilometri dal nostro albergo. Appena un arrondissement più in là, il terrore. Non nascondo – spiega Tony – che gli ultimi settecento metri che ci dividevano dall’albergo li abbiamo fatti con il magone, e a tutta velocità». Quindi, ieri mattina, il rientro. «Siamo partiti poco dopo le 4 per l’aeroporto Charles De Gaulle. I controlli, qui, sono stati imponenti. Hanno chiesto due volte i documenti, prima di indirizzarci verso una postazione al piano inferiore, probabilmente creata ad hoc, per una verifica ancora più certosina dei passaporti. Le file erano imponenti. Il nostro volo è partito con poco più di un’ora di ritardo, ad altri è andata peggio: abbiamo comunque perso la coincidenza da Roma a Napoli, ma certo oggi possiamo dirci fortunati».
Molti, tra gli ischitani in vacanza a Parigi, torneranno invece nelle prossime ore. L’elenco è consistente. E’ nella capitale francese in questi giorni, con la compagna Vanessa Di Meglio, anche l’ex sindaco di Lacco Ameno, attualmente consigliere comunale, Carmine Monti. «Nelle ore degli attentati eravamo a casa nel sedicesimo arrondissement, lontano dalle zone calde. Abbiamo seguito in televisione, naturalmente sconvolti, l’evolversi della drammatica situazione. Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) siamo andati in giro: naturalmente Parigi è paralizzata, c’è poca gente. E i negozi sono quasi tutti chiusi».
Anche Cristiana D’Ambra, figlia di Riccardo e Loretta del “Focolare”, era a Parigi nelle ore calde. Tornerà a Ischia oggi, con un volo “Easyjet”. «Ero nel quartiere latino con il mio ragazzo quando abbiamo sentito le sirene – racconta – ma ho appreso di quello che stava avvenendo solo con una telefonata di mio padre, che mi ha raccontato tutto mentre eravamo in metro, sulla via del ritorno». Ieri ha trascorso quasi tutta la giornata in albergo: «Abbiamo fatto una passeggiata di un paio d’ore, arrivando fino sotto l’Arco di Trionfo: lungo gli Champs-Élysées il clima era surreale, i negozi tutti chiusi. E prima che facesse buio, siamo tornati in hotel».
Valentino Di Costanzo e Marcella Regine erano a Parigi da qualche giorno. La sua bacheca Facebook racconta istantanee di un viaggio romantico nei luoghi cult della capitale francese.
«Venerdì sera – racconta – eravamo nel quartiere latino, a sud della Senna. Oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) abbiamo preferito rimanere in albergo».
Daniele De Stasio, in arte “Ubjk”, sassofonista di “Un attimo di…vino” e ormai ischitano d’adozione, era con la compagna messicana, Isis, nel cuore di Parigi fino a qualche ora prima degli attentati. Ha lasciato la città, destinazione Germania, prima che iniziasse l’inferno.
E sta bene anche Pina Calise, che racconta: «Eravamo lontane dal posto: ci è andata bene». Rientro previsto per oggi. Tirano un sospiro di sollievo anche Giovanni Schiano, Francesca, Annamaria, Adriana e tutti quanto hanno approfittato della funzione di Facebook per rassicurare, con un messaggio istantaneo automatico, tutti gli amici sui social. Così, Ischia ha potuto tirare un sospiro di sollievo per i suoi compaesani, benché con il volto rigato dalle lacrime per la tragedia di tutti.
La nostra Parigi. Diario di viaggio degli ischitani
