venerdì, Gennaio 10, 2025

La passeggiata della discordia | #4WD

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Al di là della solita irriconoscenza di Enzo Ferrandino, che ha tentato inutilmente e a più riprese di accreditare a sé e all’ufficio tecnico comunale l’idea della passeggiata dalla Riva Destra a San Pietro tanto cara al compianto Sandro Petti, trovo altrettanto inutile e strumentale da parte di alcuni cittadini contestare i lavori in corso per creare questo cammino in continuità che, almeno potenzialmente, potrebbe rappresentare un’ulteriore piacevole attrattiva per la nostra offerta turistica.

Vedete, il senso civico e la cittadinanza attiva sono senza dubbio da lodare, sempre e comunque. Un po’ meno, però, quando il loro attivismo è basato su motivazioni tanto deboli quanto discutibili ignorando spesso problemi realmente importanti e sotto gli occhi di tutti. Quando a Ischia Ponte è nato un comitato locale per vederci chiaro sugli annosi ritardi del Parcheggio della Siena, lo scopo era di indiscutibile interesse pubblico e le cause altrettanto inequivocabili. E quando il “privato”, unitamente ai suoi tecnici, ha tentato invano di opporsi all’accesso agli atti, sono venute fuori tutte le responsabilità dell’una e dell’altra parte per un cantiere a cielo aperto che ormai da troppo tempo rappresenta una vergogna inspiegabile per le migliaia di turisti, anche abituali, che passano da Ischia Ponte e continuano a constatarne l’incredibile immobilità.

Nel caso della “passeggiata” in questione, sicuramente le cose potevano essere fatte meglio e con maggior criterio e rispetto dei luoghi, ma questo sappiamo bene che non è un modus operandi a cui gli attuali “arronzoni” che comandano in Via Iasolino sono particolarmente inclini. E non essendo certamente io il più adatto a difenderli, non temo di essere smentito se dico che un ulteriore accesso alla spiaggia di San Pietro non può che giovare ad un tratto di spiaggia decisamente poco fruito e utile per buona parte dell’anno e che, in ogni caso, non viene meno più di tanto. 

Comprendo e rispetto, altresì, la nostalgia di chi è nato e cresciuto in quella zona e avrebbe preferito conservarla così com’è sempre stata. Ma il mondo cambia in continuazione, cari amici, e non è più possibile rifugiarsi sistematicamente in una visione retrò di un territorio che non solo non potrà più tornare quello di una volta, ma che necessita di una rotta ben più concreta verso un futuro da programmare e dal quale raccogliere a piene mani i tantissimi benefici che ne possono derivare. Di certo, con un’amministrazione comunale in grado di rispettare, comunicare e dialogare correttamente con la cittadinanza, non sarebbe neanche necessario accedere agli atti per vederci chiaro. Ma dovete farVene una ragione: li avete votati!

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