giovedì, Settembre 19, 2024

La preside Lucia Monti va in pensione, ma alla “Scotti” lascia una inestimabile eredità

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Nell’incantevole location del ristorante Nibilù dell’Hotel Ireos. I colleghi della Scuola Media di Ischia l’hanno salutata con una serata densa di emozioni

La Scuola Media di Ischia saluta la preside Lucia Monti. Dopo 25 anni alla “Scotti” e 40 al servizio della scuola, la dirigente alla fine di questo anno scolastico lascerà l’impegno lavorativo e andrà in pensione. Si chiude un ciclo o forse no, come spiegano i colleghi, sottolineando l’importante eredità che lascia non solo alla Scuola Media di Ischia e tutti i progetti già programmati per una realtà scolastica sempre più al passo con i tempi.
I colleghi della “Scotti”, quelli attuali e quelli in pensione già da qualche anno, per salutarla ed esprimerle tutta la loro riconoscenza le hanno dedicato una serata nell’incantevole ristorante Nibilu dell’Hotel Ireos a Ischia. Una serata semplice, conviviale e accompagnata dalla musica live della Piacca Band che ha allietato le ore trascorse insieme.

«NON IMMAGINAVO UNA SERATA COSI’ BELLA»
Lei la dirigente Lucia Monti, visibilmente commossa, ha ringraziato: «Tutto quello che mi avete dimostrato stasera e l’emozione che ho vissuto è stato un regalo bellissimo. Non solo stare qui noi tutti insieme stasera, ma soprattutto incontrare le persone care che erano andate in pensione e ho rivisto con grande piacere. E’ stata sicuramente una serata bellissima come avevo immaginato, ma è andata addirittura al di sopra di tutte le mie aspettative. Sono infiniti i bei ricordi di quello che abbiamo vissuto insieme e il video la dice lunga. Certamente lavorare tanti anni insieme, più di vent’anni, non è cosa da poco. E quello che ha scritto Sandra rispecchia proprio quello che è stata la nostra scuola. Una grande famiglia, nonostante le perdite, nonostante gli anni bui del terremoto, del Covid e della crisi economica che ne è seguita, dell’alluvione. Anni che comunque hanno fatto registrare una grande gara di solidarietà in favore delle famiglie bisognose. Abbiamo sempre dimostrato solidarietà, l’aiuto a quelli che ne avevano più bisogno. E’ questo il regalo più bello che si può dare a una scuola.

E conta tantissimo essere veramente una famiglia. Chiunque è arrivato alla “Scotti” si è affezionato a noi, anche i colleghi di Napoli; e anche i pendolari che poi sono andati via hanno sempre parlato di una esperienza positiva. Lo spirito di accoglienza è stato sempre la nostra forza. Anche con il personale ATA, anche con quelli che sono arrivati e poi sono andati via. Però poi sono ritornati. Tutti ci hanno fatto sempre sentire molto forti. La nostra forza è stata quella di volerci bene. La grande famiglia che negli anni abbiamo formato e io spero di aver lasciato una bella eredità e che continuerete su questa strada, quella soprattutto di essere vicini ai ragazzi. Noi non dobbiamo dimenticare che il nostro obiettivo principale è quello di far crescere questi ragazzi. La gioia di farlo. Noi possiamo solo trasmettere gioia, possiamo solo trasmettere sentimenti positivi. Grazie veramente per questa serata, è stata bellissima. Veramente una sorpresa inaspettata. Non è finito il tempo dell’amicizia».

IL SALUTO DEL VICEPRESIDE SCIBELLI
Il professore Carmine Pacera saluta una donna che ha fatto grande la Scuola Media “Scotti”: «Voglio sottolineare in particolare questo ultimo atto che le ha permesso di vincere una battaglia lunga, quella per ottenere la sperimentazione musicale. Si è impegnata per lungo tempo e ha regalato questo risultato alla comunità. La “Scotti” è veramente una bella struttura».
La serata ha rappresentato il saluto di tutte le scuole che hanno goduto della presenza della dott.ssa Monti. Il vicepreside della “Scotti” Gaetano Scibelli evidenzia: «Era doveroso ringraziarla, dopo un venticinquennio di lavoro condotto sempre in prima linea dalla preside Monti.

Con questo riconoscimento, una festa dedicata che arriva dopo gli ultimi anni così faticosi tra il terremoto e il nubifragio che ha devastato l’isola. E’ stato veramente molto faticoso condurre una scuola delle proporzioni della “Scotti”, con circa 800 alunni e avere sempre un dirigente in campo con una direzione sempre accorta e attenta ai bisogni delle famiglie e degli alunni. E nonostante queste difficoltà, la preside Monti ha sempre guidato la nostra scuola con mano sicura e ferma. Noi non facciamo altro stasera che ringraziarla per tanta devozione e tanto affetto nei confronti di tutti i docenti, della nostra scuola e delle scuole dell’isola con cui abbiamo collaborato in questi 25 anni. Credo che sia dovuto a una dirigente sempre attenta, appassionata e umana, sensibile ai bisogni di tutta la comunità scolastica. Secondo me è un tributo minimo da dedicarle dopo una vita. Nei suoi 40 anni di scuola, anche in quelli trascorsi tra Napoli e Reggio Calabria si è fatta valere. E’ veramente con emozione che saluto il suo pensionamento perché ha dato tanto a noi e noi siamo onorati. Sono orgoglioso di aver lavorato con lei».

«UNA DONNA DI SCUOLA»
Tra gli ex colleghi, il prof. Patalano: «Si, la preside Lucia Monti è stata all’altezza e capace del suo ruolo. Sono 15 anni che io non insegno più, tuttavia sono stato invitato e ho accettato volentieri per renderle merito, perché è stata veramente una persona all’altezza e da ricordare per la sua professionalità».
Anche il prof. Cenatiempo, da tempo un’altra pietra miliare della “Scotti”, non ha voluto mancare alla festa di saluto per il pensionamento della preside Monti: «E’ senza dubbio un personaggio importante, una donna di scuola. Nel senso che lei si è profondamente impegnata in questo lavoro. Veramente un esempio notevole di capacità e di comprensione nei confronti dei ragazzi e anche del personale docente».
Con il prof. Francesco Greco abbiamo voluto evidenziare che la dirigente Monti dopo 40 anni saluta una scuola in cambiamento. Ma la preside ha saputo interpretare bene questi anni difficili e anche gli anni che verranno, avendo già programmato il futuro: «La preside Monti è un esempio per quanto riguarda la programmazione, per quanto riguarda la lungimiranza. Sentiremo molto la sua mancanza dal punto di vista umano, ma quello che ci lascia è veramente importante per gli anni a venire. Stiamo programmando una scuola diversa, una scuola moderna. E questo lo dobbiamo esclusivamente alle iniziative che ha portato avanti la preside. Umanamente, chiaramente, siamo tutti quanti dispiaciuti di perdere questa persona così generosa. Sappiamo che il solco che ha tracciato sarà seguito facilmente proprio perché lei ha lavorato benissimo. Io chiaramente non la conoscevo da tanto, da tutti questi anni, perché sono relativamente giovane, ma per me lei è la mia dirigente e guida».

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