lunedì, Dicembre 23, 2024

La prevalenza del cretino

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Mi è piaciuto prendere in prestito il titolo del libro di Fruttero e Lucentini ritenendolo calzante al particolare momento che ha vissuto e sta vivendo la galassia Ischia Calcio e sottoporvi alcune riflessioni al riguardo.

Mi ero imposto da tempo di non scrivere dei colori giallo-blù fino a quanto non vi fosse stato un chiaro segnale di cambiamento di tendenza al “piattino“ preparato durante l’estate al grido levantino e patetico: “non abbiamo voluto far fallire l’Ischia!“

Oggi dopo la vittoria sugli uomini di Lillo Foti, ex grande dello Stretto, la mente è più libera ed il cuore si apre a nuove speranze!

Nel premette che come ci saremmo ridotti lo avevo anticipato in tutte le salse e mai come questa volta ero stato buon profeta, ma mai avrei immaginato il livello di assuefazione mentale e la quasi totale accondiscendenza che avrebbe colpito così gravemente tutti i Cantori del coro “meritiamo di più“.

Infatti sa di impensabile digerire il decantato progetto societario e tecnico che non è altro che uno schizzo su carta scarabocchiato in malo modo per meglio nascondere le prebende derivanti dal tesseramento di tanti giovani, lasciar passare un Settore Giovanile che mortifica i giovani isolani e che  è semplicemente il cestino per raccogliere sempre gli ulteriori appetitosi contributi federali. Ma cosa ben più vergognosa e mortificante è stato lo squallido nascondersi dietro personaggi isolani ventilando per loro l’affidamento di autonomie gestionali in termini tecnici ed organizzativi.

Poi, come spesso accade, l’onda di piena monta e la bomba colma dell’acqua di sei sconfitte sei si riversa travolgendo tutto e tutti !

Oggi, ipocritamente, si cercano ancora i dispersi: Celentano e Fedele , Taglialatela e Di Meglio lasciati per troppo tempo in mezzo alle onde del fiume (un mitico maresciallo dei VVFF amava dire in “balida delle ronde“! ), Mennella, Porta che aveva perso da tempo immemorabile la bussola, Di Napoli e Salatiello.

Ritorniamo al titolo del perché: La prevalenza del cretino.

Come spesso mi accade non mi nascondo mai, dico quello che penso, lo scrivo quando ritengo che non basti dirlo e sovente mi regalo interventi telefonici in trasmissioni televisive che hanno quale oggetto l’Ischia Calcio.

Proprio a seguito di un mio recente intervento televisivo , nella quiete che ovatta l’isola si è udito chiaramente il ragliare di due cretini di vecchio lignaggio.

Motivo del ragliare è stata la mia contestazione all’ennesimo tentativo di colonizzazione calcistica messa in campo dal plenipotenziario TUTTO IO, che con la sua contraddittoria (si contraddice da solo!) e logorroica spiegazione voleva propinarci la bontà delle sue scelte favorite dalla condivisione urbi et orbi del favoloso e fantagorico Progetto Ischia da parte di autorevolissimi (sarà?) protagonisti del calcio che conta. Ometto di provare a spiegarvi il Progetto, ma in sintesi il tutto si racchiude in  un solo concetto: Età media = Contributi federali.

Tutto il resto non importa a nessuno  al punto tale che si è creato uno Spread enorme tra le parole, tante,  ed i fatti, pochissimi !

Tornando ai cretini, costoro per dimostrare al paese che esistono e mantenere le autocelebrazioni di cui si sono insigniti hanno maldestramente provato a censurarmi via social.

Il primo, un grosso babbasone che ama nascondersi dietro il fumo di una sigaretta, mi ha contestato per il mio essere presente e per la mai paventata conoscenza delle produzioni vinicole  regionali.

Il secondo, detto lunghi capelli, con affermazioni gratuite il cui contenuto è sconosciuto addirittura a lui ha cercato di offendermi (ricordo di un dopo Brindisi- Ischia quando fu fermato dalla Polizia per uno stupido lancio di una bottiglia in campo. Confesso, ho la responsabilità di essere intervenuto per risolvere al meglio il tutto. E cosi fù.)

Sono stato quindi tirato in ballo con i miei pochi capelli superstiti mio malgrado a raccontare di uomini (sarà) e cose perché sono oramai stufo di vedermi accomunato a mezze figure e cretini allo stato brado.

Il mio pensiero, che non voglio assolutamente veder condiviso dai cretini e che non conosco il nome del medico che ha prescritto a Di Bello ed al suo Manovratore in valigia di fare ancora calcio per partecipare alla Lega Pro. Anche se la spiegazione appare semplice e mirata: agire solo per fare cassa e salvaguardare così l’escussione della famosa fideiussione , ovvero il pericolo di attingere da questa per eventuali sanzioni o vertenze.

Il mitico Vicki, bontà sua, ha anche ipotizzato la retrocessione , ma si è impegnato pubblicamente ad aiutare coloro che provvederanno alla futura iscrizione in D. Come è umano lui.

Non voglio e non posso accettare che si pronunci il termine retrocessione. Eppure nel calcio c’è, anche se alla luce dell’attuale potenzialità delle dirette concorrenti basterebbe un sacrificio economico contenuto e qualificato per assicurarsi la permanenza.

L’avvicendamento tecnico, della serie tutto compreso,  è partito come ha affermato il diretto interessato mister Maurizi con una “botta di culo“. Il suo predecessore ne aveva esaurita la notevole scorta nell’ultimo campionato, speriamo che lui abbia provveduto a rinnovarla!

Qualcuno, nel quale quasi mai mi riconosco, ha affermato saggiamente : “Abbiamo l’obbligo di crederci“. E così sia.

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