Il porto turistico di Lacco Ameno è costantemente al centro dell’attenzione (e delle polemiche politiche). Ma l’importanza della struttura per l’economia del comune del Fungo è un aspetto che – anche al di là della “ricetta” di Giacomo Pascale per la gestione diretta – deve restare giustamente in primo piano. Alla luce di questa considerazione e della circostanza che l’approdo, a stagione turistica già iniziata, è ancora sotto sequestro da parte dell’autorità giudiziaria, l’avv. Nicola De Siano ha rivolto un appello al Consiglio comunale affinché si attivi per superare l’impasse. L’iniziativa del legale si sostanzia nella «Richiesta attivazione procedura di gestione dell’approdo turistico (principio dell’utile gestione, finalizzata alla “conservazione del bene”), fintanto che non si definiscano i provvedimenti giudiziali in atto – sempre e solo sotto il più stretto controllo degli organi della Procura di Napoli».
Una soluzione praticabile, basta avviare l’iter e provvedere ai passaggi conseguenziali. In premessa l’avv. De Siano evidenzia: «E’ notorio che l’approdo turistico del Comune di Lacco Ameno è posto sotto sequestro, avendo il Tribunale del riesame, agli inizi del mese di aprile, confermato che non vi era concessione alle attività di gestione. L’intero indotto economico del Comune di Lacco Ameno, tuttavia, si fonda ormai da anni sull’economia generata dall’approdo turistico».
Pertanto, «senza voler entrare nel merito della vicenda giudiziaria», avanza la richiesta «all’intero Consiglio Comunale di formalizzare all’Autorità Giudiziaria un’istanza tesa all’ottenimento della gestione dell’approdo turistico (nelle more che la Giustizia faccia il suo corso), sotto il controllo e la direzione degli organi a ciò preposti in conformità al codice di rito penale e normative collegate.
A tal fine è necessario prevedere uno stanziamento somme (finalizzato alla messa in sicurezza e ripristino della funzionalità dell’approdo) da parte del Comune di Lacco Ameno, in quanto l’approdo è di vitale importanza per le maestranze che vi lavorano, per i pescatori, per i residenti, ma soprattutto per l’indotto che genera per l’intera collettività. Pare imprescindibile, ormai, che il Consiglio Comunale di Lacco Ameno permetta all’unanimità di far prevalere l’interesse comune affinché la meta turistica non perda avviamento, contribuendo in maniera fattiva a rendere l’approdo al passo con le normative di settore».
Il senso dell’istanza è: non perdiamo tempo, facciamo lavorare il porto per il bene del paese. Senza questa risorsa vitale, l’economia di Lacco Ameno la prossima estate subirebbe ripercussioni gravissime.