La Regione Campania ha ufficializzato la revoca delle autorizzazioni alla società Gestour per i collegamenti marittimi sulla tratta Pozzuoli-Procida e viceversa. La decisione, formalizzata con decreto dirigenziale, è motivata dalle reiterate interruzioni del servizio senza una giustificazione adeguata da parte della compagnia di navigazione.
Secondo quanto riportato nel decreto, la società Gestour ha comunicato la sospensione dei collegamenti in diverse occasioni tra febbraio e marzo 2025, senza fornire motivazioni precise per alcuni periodi di inattività. Le segnalazioni delle autorità marittime di Pozzuoli e Procida, unitamente alle lamentele della comunità locale e del Comune di Procida, hanno evidenziato il forte disagio subito dagli utenti del servizio.
La normativa vigente, in particolare il Regolamento regionale n. 7/2016, stabilisce che la mancata effettuazione della medesima corsa per sette giorni consecutivi, senza cause documentabili e indipendenti dalla volontà dell’operatore, comporta la decadenza dell’autorizzazione. La società Gestour, non avendo fornito elementi convincenti a giustificazione delle sospensioni, si è vista revocare il permesso di operare sulla tratta.
La Regione ha evidenziato come l’irregolarità del servizio abbia arrecato un grave danno alla comunità procidana, riducendo la disponibilità di slot orari e compromettendo la fiducia nel sistema di trasporto marittimo locale. Inoltre, nel provvedimento si sottolinea che Gestour era già stata destinataria di analoghe contestazioni in passato, con provvedimenti di decadenza già emessi nel novembre 2023.
Conseguentemente, la Regione Campania aggiornerà il quadro orario degli accosti e avvierà le procedure previste per garantire il ripristino del servizio da parte di altri operatori. Il provvedimento è stato notificato alla società interessata, alle autorità marittime di Pozzuoli e Procida e al Comune di Procida.
La società Gestour potrà impugnare la decisione proponendo ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale entro sessanta giorni o, in alternativa, ricorrere al Capo dello Stato entro centoventi giorni.
La vicenda solleva interrogativi sulla gestione e l’affidabilità dei servizi di trasporto marittimo nell’area flegrea e nelle isole del Golfo di Napoli, con la necessità di soluzioni rapide per garantire la continuità dei collegamenti e la tutela dei diritti dei cittadini.