Parlare dei condoni qui da noi è la cosa più complessa e delicata che si può fare. Una parola che richiama interessi economici, soluzioni di vita, procedimenti penali, pene, sanzioni, tutti i gradi possibili di giudizio sia civile che penale, leggi, decreti leggi, contro leggi, interpretazioni, decreti leggi e una serie infinita di punti di vista, personali e non, che difficilmente si possono conciliare in un unico articolo.
Questo che iniziate a leggere, si concentra sull’iniziativa che sabato mattina Francesco Del Deo prenderà insieme al consiglio comunale di Forio, convocato d’urgenza dal presidente del consiglio Michele Regine proprio su sollecitazione del primo cittadino.
La proposta di consiglio comunale con oggetto: “Indirizzi in ordine alla definizione delle domande di condono edilizio” sarà valutata dalla maggioranza di Forio e, al suo interno come vedremo tra poco, contiene numerose novità.
La bontà giuridica della proposta non possiamo valutarla, e per questo abbiamo chiesto di farlo all’avvocato Bruno Molinaro, anche se velocemente, ma possiamo valutare la bontà politica dell’iniziativa.
Leggendo gli atti, è evidente che questa volta, Francesco Del Deo ha iniziato una vera e propria buona iniziativa. Smuove le acque, recepisce le innovazioni della norma, mette il Comune in condizione di poter incassare danaro fresco, ma soprattutto, consente al comune di Forio di iniziare un percorso – sicuramente tortuoso – verso la regolarizzazione del proprio patrimonio edile. Un percorso che potrebbe portare l’ente dell’ex Green Flash ad evitare l’esecuzione di diverse demolizioni e che, siamo certi, sarà obiettivo sensibili della Procura e della Corte di Appello di Napoli che vorranno vederci chiaro.
E’ vero, mettiamo per un attimo le mani avanti, e non celiamo la nostra preoccupazione che i “soliti noti” o che gli “amici degli amici” possano beneficiarne prima dei soli “morti comuni”. Ciò non toglie che Francesco Del Deo ha acceso un motore “benefico” per Forio, per la sua collettività, per le imprese del settore edile e affini e per quanto altro possibile
Da 2009 ad oggi, oltre alla crisi economica imperante, l’arrivo delle ruspe sull’isola hanno, in parte, fatto crollare la nostra economia edile. E vero, i folli che continuano a violentare il nostro territorio con costruzioni abusive e “colpi di mano” ci sono ancora, ma la maggior parte si è fermata e con essa l’intero sistema economico isolano. Sabato si butteranno le basi per farlo ripartire.
Un’iniziativa politica che non può che essere letta con entusiasmo in un isola dove, da anni, non si muove nulla se non qualche “permesso a costruire” che la casta di auto concede. Da Ischia a Forio, passando per gli altri comuni, la gestione dell’edilizia privata resta ancora quella pratica che arricchisce e che genera clientela come lo zucchero filato.
Ma passiamo alla delibera che in breve si potrebbe ridurre così. Entro il 30 settembre 2016 sarà possibile presentare istanza di sanatoria basata sul modello procedimentale di semplificazione di cui al famoso 9 relativa all’istanza di condono ai sensi delle tre leggi condonistiche e, nel caso di concessione, il pagamento degli importi dovuti sarà possibile rateizzarlo in 10 anni.
Ecco il deliberato nel dettaglio
di adottare per le domande di condono edilizio ancora pendenti, ai sensi della L. 47/85, L. 724/94 e L. 326/2003 per le tipologie ammissibili di adottare il modello procedimentale di semplificazione di cui all’art. 9 comma 2 della L.R. n. 10/2004 di cui in premessa;
di dare atto che il modello di autocertificazioni ed autodichiarazioni ai sensi del D.P.R. 445/2000 per la presentazione delle domande verrà approvato con successivo atto deliberativo della Giunta;
di dare priorità nella istruttoria a quelle pratiche per le quali risulti emessa ordinanza di demolizione del Procuratore della Repubblica per effetto di sentenza penale passata in cosa giudicata;
di prevedere la pubblicità della presente procedura, oltre che all’Albo Pretorio del Comune, a mezzo avviso pubblico, attraverso il sito internet del Comune di Forio, a mezzo stampa locale, nonché eventuali altri mezzi di diffusione per un periodo non inferiore a giorni 15 (quindici);
dare atto che la pubblicità, da effettuarsi con le predette modalità, costituisce comunicazione di avvio di procedimento ex art. 8 comma 3 e ss. L. 241/1990 e ss. mm. ed ii., e nel contempo rappresenta, a tutti gli effetti di legge, richiesta di integrazione della documentazione ai sensi dell’art. 2, comma 38 della Legge 662/1996 (che ha modificato il comma 4 dell’art. 39 della L.724/1994);
di prevedere che tutti i soggetti interessati alla definizione con rilascio del provvedimento formale delle domande di sanatoria presentate ai sensi delle Leggi n°47/1985, n° 724/1994 e L. 326/2003. a seguito del succitato avviso pubblico, devono presentare il modello entro la data del 30.09.2016, salvo eventuali proroghe;
di stabilire che dalla data di adozione del presente atto deliberativo, i criteri e le modalità di istruttoria delle pratiche di condono edilizio L. 47/85, L. 724/94, L. 326/03 sono esclusivamente quelle previste dalla presente delibera;
di stabilire controlli a campione delle dichiarazioni poste a base dei provvedimenti rilasciati, da individuare a mezzo sorteggio informatico, e che tali attività di controllo a campione e consistono nella verifica delle autocertificazioni e delle autodichiarazioni prodotte ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28.12.2000 n° 445, anche mediante consultazione diretta delle Amministrazioni certificanti;
di promuovere intese procedimentali con le amministrazioni preposte alla tutela dei vincoli per l’acquisizione dei pareri, attraverso il riferimento a criteri di massima preventivamente stabiliti, e di favorire l’espressione di pareri da parte degli organi preposti alla tutela, utilizzando l’Istituto della Conferenza dei Servizi, ex art. 14 ss. L. 241/1990 e ss. mm. ed ii.;
di disporre che le pratiche vengano inviate, unitamente alla documentazione, all’organo preposto alla tutela del vincolo paesaggistico e/o degli altri vincoli, e che il provvedimento formale di condono potrà essere emanato solo dopo l’espressione dei relativi pareri favorevoli;
di disporre che il Dirigente dell’Ufficio Edilizia Privata, acquisiti i pareri favorevoli degli organi preposti alla tutela del vincolo, emetterà Determina Dirigenziale di pagamento delle somme dovute (costo di costruzione, oneri di urbanizzazione, indennità paesaggistica e conguaglio dell’oblazione) così come calcolato nelle tabelle vigenti;
di disporre che i diritti di istruttoria e il conguaglio dell’oblazione devono essere versati anticipatamente e le attestazioni (in originali) allegate al modello delle previste autocertificazioni e autodichiarazioni;
di disporre che, a quanti ne fanno richiesta, venga concessa la possibilità di rateizzare l’importo dovuto, previo accensione di apposita fideiussione a garanzia dell’importo residuo, (costo di costruzione, oneri di urbanizzazione e indennità paesaggistica) fino a dieci anni mediante rate semestrali, con il pagamento del 25% nel primo termine fissato con Determina Dirigenziale ed il 75% in quelle successive di eguale importo, con l’applicazione dell’interesse legale su base annua e la prestazione delle garanzie prescritte dalla legge, con la prescrizione che l’omesso pagamento di una rata determina la decadenza del beneficio;
di disporre che il pagamento di quanto dovuto venga corrisposto entro trenta giorni dalla notifica della Determina del Dirigente dell’Ufficio Edilizia Privata relativa a ciascuna pratica e che il ritardato o mancato versamento, nei predetti termini, anche in caso di rateizzazione, di quanto dovuto comporta l’applicazione delle sanzioni prevista dall’art. 42 (L) DPR 380/2001 e ss. mm. ed ii. nonché quelle previste dall’art. 43(L) DPR 380/2001 e ss. mm. ed ii.;
Una vera rivoluzione. Le motivazioni alla base dell’iniziativa sono quelle che possiamo facilmente intuire: “che agli atti del Servizio Vigilanza Edilizia ed Edilizia Privata risultano pervenute numerose Ingiunzioni di demolizione, emesse dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale e la Corte di Appello di Napoli relative a fabbricati, per i quali risulta presentata la domanda di condono edilizio, il cui accoglimento determina la caducazione della stessa ingiunzione di demolizione”.
Una scelta coraggiosa, quella di Francesco Del Deo che si presta a numerose interpretazioni e giudizi sia tecnici che di applicabilità che, comunque, restano per un attimo separati dall’aspetto politico, ma che denota, fin dall’inizio, la volontà di essere operativi tant’è che “la Giunta potrà provvedere alla formazione di una short list invitando liberi professionisti iscritti a rispettivo Albo Professionale che si dichiarano disponibili ad effettuare l’istruttoria” delle pratiche. Una necessità operativa che rende ancora più fattibile l’intera.
Per una volta non abbiamo fatto il processo alle intenzioni e abbiamo voluto cogliere l’aspetto positivo della proposta. La speranza è che anche questa buona iniziativa non si trasformi in una macchina sforna clientele, discriminazioni, piaceri e piacerini e chi più ne ha, più ne metta.