In poco tempo quasi raddoppiata la percentuale. Il vice sindaco e assessore all’Igiene: «Finalmente scaliamo la classifica ma è solo l’inizio, dobbiamo continuare a crescere»
La “rivoluzione” nella raccolta differenziata a Serrara Fontana ha dato in poco tempo i frutti sperati. Le nuove modalità di conferimento, dal porta a porta alla installazione dei compattatori, all’implementazione dell’isola ecologica con incentivi per chi vi conferisce direttamente (uno sconto sulla Tari), unite alla campagna di sensibilizzazione hanno condotto a un risultato che si può tranquillamente definire insperato.
Tutte iniziative fortemente volute dall’Amministrazione comunale e in primis dal vice sindaco e assessore all’Igiene Rosario Caruso, che si è impegnato a fondo in prima persona e oggi non nasconde la soddisfazione. Scopo dell’iniziativa era “scollarsi” da quella poco lusinghiera e “umiliante” percentuale di differenziata, il 33%. Troppo bassa e insoddisfacente. Ebbene, annuncia Caruso, «dopo la piena operatività dell’isola ecologica e due mesi di cambiamenti nel sistema di raccolta rifiuti è arrivata la notizia che tanto attendevamo: la percentuale di raccolta differenziata a Serrara Fontana è oggi al 61%». Quasi un raddoppio in tempi brevissimi. Dunque si è andati sicuramente al di là di ogni risultato preventivato.
Un traguardo che però non induce ad abbassare l’attenzione. Anzi, Caruso se ne pone di ancora più ambiziosi: «Finalmente scaliamo la classifica ma è solo l’inizio, dobbiamo continuare a crescere, dobbiamo continuare a differenziare bene i rifiuti». Ed infatti il programma studiato dall’Amministrazione prevede ulteriori iniziative nelle fasi successive. Una “scaletta” che potrà sicuramente essere rispettata.
Le modifiche hanno riguardato anche il calendario, ma sin dalle prime battute si è rivolta particolare importanza all’informazione, affinché l’intera popolazione venisse a conoscenza delle indicazioni per un corretto conferimento e una precisa differenziazione dei rifiuti. Rivolgendo la campagna di sensibilizzazione innanzitutto agli alunni delle scuole del territorio, affinché fossero poi i più piccoli a rendere edotti gli adulti della famiglia.
In un primo momento la rivoluzione varata dal Comune aveva fatto registrare qualche resistenza, in particolare i soliti “furbi” avevano continuato ad eludere le ordinanze non provvedendo a differenziare i rifiuti. Ma si è trattato di casi isolati, dei “soliti noti” e per scoraggiarli sono stati intensificati i controlli e applicate le sanzioni previste.
La maggioranza della popolazione invece ha risposto positivamente e con entusiasmo, dimostrando piena consapevolezza che il piano varato dall’Amministrazione produrrà benefici per l’intera comunità. E il vice sindaco ringrazia dunque «i cittadini per la collaborazione, gli operatori ecologici e i vigili urbani, in particolare quelli che si stanno dedicando anima e corpo a questa che, dopo anni, era ormai diventata una vera e propria missione».
Tutt’altro che una mission impossible, come ora dimostrano i primi risultati. Perché siamo appunto ancora solo all’inizio.