martedì, Dicembre 24, 2024

La sintesi del rapporto annuale delle attività e gli interventi post-sisma

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Il rapporto annuale sullo stato della Ricostruzione sull’Isola di Ischia, a sei anni dal sisma del 2017 ed a nove mesi dalla frana e alluvione del 2022, contiene per la prima volta, seppur in forma sintetica, tutti i dati e le informazioni disponibili utili ad offrire alle istituzioni e ai cittadini un quadro completo di tutte le attività relative alla ricostruzione pubblica e privata, agli interventi di riduzione e mitigazione del rischio idrogeologico, all’assistenza alla popolazione colpita dagli eventi catastrofici, alle misure per le imprese ed a quant’altro è demandato dalla legge alla responsabilità della struttura commissariale.
La capacità di dare conto delle attività espletate e di quelle da espletare, per corrispondere al dovere di trasparenza e di informazione, è strettamente correlata ad un soddisfacente livello organizzativo della struttura commissariale.

Il documento integrale è lungo 140 pagine e la sua versione definitiva non è stata ancora rilasciata. Eccone una sintesi illustrativa

1) La ricostruzione privata

a) Gli immobili inagibili. Al 21 agosto del 2023 risultano 1015 edifici inagibili nei Comuni interessati sia dal terremoto del 2017 sia dalla frana del 2022. Nella tabella viene indicato anche il numero di edifici per i quali, a seguito della realizzazione di interventi di riparazione su iniziativa dei proprietari, i Comuni hanno provveduto a revocare l’ordinanza di sgombero. Trattasi di attività e provvedimenti che si sono svolti in ambito comunale che   la struttura commissariale ha provveduto a monitorare  di recente. Sono stati altresì riportati i dati relativi alle revoche di inagibilità conseguenti agli interventi di riparazione con contributo pubblico, gli interventi in itinere e il numero residuale degli edifici per cui deve essere avviato il procedimento per la ricostruzione. Per gli edifici colpiti dagli eventi catastrofici del 26 novembre 2022, sul totale è stato distinto il numero di edifici con danni gravi per i quali si potrà fare ricorso alle misure previste dall’ordinanza Commissariale n. 24/2023, mentre per il restante numero il contributo pubblico per la riparazione del danno è disciplinato dall’ordinanza Commissariale n. 22/2023. Analoga distinzione per gli edifici colpiti dal sisma non ha più significato atteso che l ’ordinanza Commissariale n. 17/2022 ha superato la distinzione tra danno lieve e grave, riferendo il contributo pubblico al solo livello operativo (grado di danno) .

Dal confronto dei dati ottenuti dalle risultanze delle campagne AeDES e AeDEI, emerge che il 31% degli edifici di Casamicciola Terme risulta inutilizzabile, per Lacco Ameno e Forio si perviene a percentuali minori, rispettivamente del 14% e 0.5%, con la maggior parte degli edifici danneggiati situati nella parte di monte dei due comuni. 

b) La semplificazione delle procedure e la crescita dei contributi. Dall’insediamento del nuovo commissario, a marzo 2022, sono state emanate nove ordinanze in materia di ricostruzione e cinque ordinanze speciali in deroga , che si aggiungono alle 19 emanante in precedenza. In particolare, con l’ordinanza n. 17/2022, sono state introdotte importanti misure di semplificazione degli interventi di ricostruzione privata, ridisegnando le procedure e istituendo una Conferenza speciale dei servizi, fissando tempi certi e definiti per la conclusione dei procedimenti amministrativi. I tempi medi di esame delle domande di contributo, dei progetti e dell’emanazione dei decreti di concessione, si sono ridotti da 262  giorni riferito alle vecchie procedure a 65 giorni con la nuova procedura semplificata . Ad oggi, pertanto, nonostante la sospensione delle attività dovuta alla frana, il numero complessivo di contributi concessi e’ di 65 corrispondenti ad altrettanti cantieri, con un incremento in circa un anno del +168% rispetto al totale dei cinque anni precedenti, mentre l’importo complessivo concesso ad oggi (€ 22.182.877,36) ha registrato un incremento del +505% nello stesso periodo. La percentuale di approvazione sul totale delle istanze pervenute è dell’80 % circa. Al momento, il numero delle pratiche di contributo rigettate è pari a zero, e si può prevedere che la quasi totalità delle istanze di contributo attualmente in istruttoria si chiuderà con esito positivo. Si segnala inoltre che l’importo medio delle singole pratiche è passato da 100.000 euro per i danni lievi e 500.000 euro per i danni gravi, a circa 800.000 euro. In sostanza si sta gradualmente passando ad una ricostruzione sempre più rivolta a edifici ed aggregati con un crescente numero di unità immobiliari, e ciò comporterà che un numero maggiore di cittadini potranno rientrare nelle proprie abitazioni. Nonostante i ritardi accumulati si può dire che il processo della ricostruzione privata si è messo in moto.

c) I condoni. Si può stimare che  oltre il 50% degli edifici danneggiati dal sisma sia interessato dal problema dei condoni, il che  quindi condiziona fortemente il buon esito dell’iter di approvazione dei contributi. Ad oggi, nonostante le pratiche già portate in Conferenza dei servizi abbiano avuto un esito positivo nel 90% dei casi, si rileva ancora un numero esiguo di istanze presentate con la nuova procedura . Per dare ulteriore impulso alla ricostruzione, il 23 giugno 2023 è stato siglato un accordo istituzionale tra il Commissario Straordinario e il Soprintendente per l’Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli. Ad oggi si sono svolte 16 Conferenze Speciali dei Servizi Preliminari nelle quali sono state esaminate 48 pratiche di condono delle quali 34 sono stati approvate, 4 risultano in istruttoria presso i Comuni e/o in attesa di presentazione delle integrazioni da parte dei tecnici, 4 sospese per ricezione di avviso di diniego da parte della Soprintendenza, 4 rigettate per presenza di volumi illegittimi e altre difformità rispetto al titolo edilizio originario e 2 con rinuncia da parte del titolare. La percentuale di approvazioni sul totale delle istanze di condono pervenute è del 70 % circa.

d) La zonizzazione. Al fine di fornire maggiori certezze informative ai cittadini nel periodo transitorio verso l’approvazione del Piano di ricostruzione da parte della Regione Campania, il 30 marzo 2023 sono state pubblicate sul sito istituzionale della struttura commissariale le planimetrie contenenti una mappatura degli edifici, al fine di consentire ai tecnici di progettare gli interventi con una ragionevole previsione del grado di accoglibilità delle domande. La mappatura degli aggregati ed edifici rappresenta la classificazione degli stessi secondo tre diverse colorazioni: Verde: edifici per i quali è possibile presentare l’istanza per la definizione della domanda di condono e l’istanza di concessione del contributo; Rosso: edifici per i quali, in attesa dell’approvazione del Piano di ricostruzione è necessario valutare caso per caso la procedibilità sia della domanda per la definizione del condono che dell’istanza di contributo; Arancione: edifici per i quali è possibile presentare l’istanza per la definizione della domanda di condono ma è da valutare caso per caso la procedibilità dell’istanza di contributo. Tale zonizzazione , che aveva consentito l’avvio concreto della ricostruzione privata , subirà ora cambiamenti a seguito dell’adozione da parte dell’Autorita di Bacino meridionale del piano stralcio del PAI sulla base degli effetti della frana . Si tratta di uno strumento , ora sottoposto alla consultazione pubblica , destinato ad incidere in profondità sulla ricostruzione soprattutto nella direzione delle delocalizzazioni

e) Le delocalizzazioni. Di estrema importanza l’ordinanza n. 24 del 21 luglio del 2023 che ha ricevuto il disco verde da parte della Corte dei Conti e che definisce le regole, le procedure e i diritti dei cittadini colpiti sia dal sisma che dalla frana. Con l’ordinanza non vengono individuati, invece, gli immobili da delocalizzare obbligatoriamente. Le scelte  in tal senso dipenderanno dalle valutazioni riguardanti la sicurezza sismica e idrogeologica del territorio e saranno definite, sulla base del Piano Stralcio che l’Autorità di Bacino sta predisponendo, dal Piano di Ricostruzione che sarà adottato subito dopo dalla Regione Campania. L’ordinanza costituisce un articolato complesso di disposizioni in materia di delocalizzazione fra le più avanzate nella storia delle ricostruzioni post-sisma e posta frana. Uno degli aspetti più innovativi è la previsione delle “delocalizzazioni volontarie”, frutto di una libera scelta dei cittadini, per le quali è stato fissato un termini per la presentazione delle domande di 150 giorni.

f) L’accordo con il Pio Monte. Ai fini dei processi di rigenerazione urbana e dei processi relativi alle delocalizzazioni, è stato firmato il 24 luglio un accordo preliminare per la cessione alla proprietà pubblica del complesso del Pio Monte della Misericordia di Casamicciola Terme. La finalità dell’operazione, di grande complessità e rilevanza economica, è quella di  consentire al Comune di recuperare gli edifici fronte mare e le aree verdi circostanti, conferendo loro una destinazione pubblica, sulla base delle decisioni che assumerà l’amministrazione comunale di Casamicciola, e di poter usufruire delle altre aree edificate, per le delocalizzazioni del maggior numero possibile di famiglie colpite dal sisma e dalla frana che non potranno ricostruire nelle aree a rischio idrogeologico. L’accordo ha fatto seguito alla manifestazione di interesse formulata dall’Ente, in risposta all’invito pubblico emanato dal Commissario il 30 marzo scorso ed il cui termine è scaduto il 20 maggio. Altre offerte di cessione di immobili dismessi sono in valutazione da parte della struttura commissariale .

g) Gli accordi per la legalità e la trasparenza. Per assicurare il massimo di trasparenza e legalità nelle attività per la ricostruzione post-sisma e post frana sono stati firmati tre importanti accordi. Il primo la Struttura di missione antimafia sisma del Ministero dell’interno, con l’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac), con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata, Sede Centrale di Napoli, e, infine, con la Guardia di Finanza di Napoli.

2) La ricostruzione pubblica post-sisma

Risultano oggetto di attuazione 30 opere pubbliche, delle quali 19 sono ricomprese nelle tre Ordinanze Speciali dell’attuale Commissario e 11 sono gli interventi oggetto delle ordinanze della precedente fase commissariale.

Considerando lo stato di attuazione degli interventi oggetto delle ordinanze speciali predisposte dall’attuale Commissario, attualmente per 12 risultano affidati i servizi di progettazione e di esecuzione delle indagini. Di questi, sono stati consegnati 8 progetti (4 esecutivi e 4 definitivi) di cui 4 anche approvati e 4 con iter di approvazione in corso, mentre un progetto è ultimato ed in fase di consegna. I restanti 3 sono in corso di redazione. Altri cantieri delle passate programmazioni  sono stati confluì o in fase di avvio .

Per gli edifici di culto, il piano è costituito da 14 interventi su edifici ecclesiastici, di cui 7 situati nel territorio di Casamicciola Terme, 5 in quello di Forio e 2 in quello di Lacco Ameno, per un importo presunto stimato pari a 26,478 milioni di euro. Le attività potranno essere avviate  in autunno con  l’adozione di una nuova ordinanza finalizzata a definire le funzioni di soggetto attuatore anche in capo alla diocesi e finanziare i primi interventi cantierabili.

Le attività e gli interventi post-frana

L’assistenza a cittadini e imprese – La drammatica alluvione del 26 novembre che ha colpito l’isola di Ischia, e in particolare il comune di Casamicciola, ha causato 12 vittime, travolgendo intere famiglie e lasciando un segno indelebile nella comunità. Subito dopo l’alluvione è stato avviato un rilevamento “quick triage” da parte dei Vigili del Fuoco su n. 1.181 edifici, che rilevava criticità su 640 immobili; sulla base di queste prime rilevazioni, il Comune di Casamicciola stabiliva con ordinanza l’evacuazione di circa 1.000 persone.  Oggi il numero degli sfollati si è fortemente ridotto: quelli ospitati in albergo sono circa un centinaio.  Per l’assistenza alberghiera e contributo autonoma sistemazione (CAS) dall’inizio dell’emergenza sono stati erogati 853.009,73 euro. Sono state varate da tempo le misure per il ripristino immediato dell’integrità delle abitazioni e per la ripresa delle attività economiche e produttive, con l’ordinanza n. 4 del 30 dicembre 2022 del Commissario Delegato sono state stabilite le modalità per le richiesta dei contributi. Le  prime richieste pervenute nella fase emergenziale  sono complessivamente 54 per un totale di 10.057.287,39 euro.  Le

Misure definitive per il ripristino e la ricostruzione  post frana sono state varate con L’Ordinanza n. 22 del 26 maggio 2023 che ha disciplinato i criteri e le procedure per la concessione dei contributi per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture private adibite ad abitazione o ad attività economica e produttiva, danneggiate dagli eventi alluvionali del 26 novembre 2022. In particolare, viene riconosciuto il ristoro ai cittadini che hanno avuto la casa alluvionata e/o danneggiata e che devono provvedere o hanno già provveduto ad effettuare interventi di immediata riparazione o interventi di messa in sicurezza dell’immobile anche in relazione al rischio esterno, vera e propria innovazione nei processi di ricostruzione post eventi calamitosi. Inoltre, è previsto il riconoscimento di contributi per le attività produttive che a causa della frana hanno subìto danni a scorte e a beni mobili strumentali, il ristoro dei danni agli immobili, la delocalizzazione temporanea dell’attività da effettuarsi o effettuata .

È stato varato in tempi molto rapidi il Piano degli interventi di prima e somma urgenza volti all’eliminazione degli effetti della frana e avvio della riduzione del rischio – Il piano comprende 183 interventi nei 6 Comuni , in gran parte per Casamicciola ,  per una spesa complessiva di 46 milioni di euro, cui sono state aggiunti altri 4 milioni messi a disposizione dalla Regione Campania . Di questi, 46 sono stati ultimati, 77 in corso, 46 sono da avviare e i restanti 14 sono in fase di rimodulazione e approfondimento da parte dei soggetti attuatori.In particolare, oltre alla rimozione dei fanghi, fra le principali attività svolte il ripristino dei servizi essenziali, il disgaggio dei massi in bilico (e il loro censimento completo)  e la disostruzione degli alvei tombati, la ripulitura è messa in sicurezza di tutti gli alvei , i ripristini di infrastrutture e  di diverse aree urbanizzate , il dragaggio del Porto e Molti altri interventi .

c) Il piano strutturale di mitigazione del rischio idrogeologico. Il 31 maggio 2023, rispettando i tempi previsti dal decreto Ischia del governo il Commissario Straordinario ha approvato il piano degli interventi strutturali per Casamicciola e effettuata la ricognizione (come previsto dalla legge) degli interventi previsti per gli altri 5 Comuni dell’isola di Ischia. In particolare, il Piano commissariale di interventi urgenti per la messa in sicurezza e la ricostruzione per Casamicciola, è un documento corposo, di circa 600 pagine, elaborato con il supporto delle Università e dei Centri di Competenza e contiene circa 70 interventi (di cui 18 considerati prioritari) per un investimento complessivo da 138 milioni di euro. Le somme attualmente disponibili sono circa 60 milioni, di cui 40 milioni già stanziati dal governo con il cosiddetto “Decreto-Ischia” e 20 milioni provenienti dalla contabilità speciale del Commissario straordinario per l’emergenza Ischia. Tali interventi sono volti alla mitigazione del rischio da flussi detritici e da alluvioni e comprendono le opere necessarie per contenere i flussi detritici provenienti dai versanti dell’Epomeo e che hanno prodotto più volte nel corso degli anni, e da ultimo il 26 novembre 2022, la dolorosa perdita di vite umane e danni notevoli ai beni presenti sul loro percorso. Si tratta, in altri termini, di opere che tendono a ridurre in modo significativo la probabilità che possano verificarsi nel futuro eventi come quelli connessi alla instabilità del versante, che, lo scorso 26 novembre, hanno colpito il Celario.  Per quanto riguarda gli altri cinque Comuni dell’isola di Ischia, sono stati individuati 76 interventi che prevedono un investimento complessivo di 216 milioni di euro. 

d) Il dragaggio del Porto. Con una specifica ordinanza è stato disposto il dragaggio dei 25.000  metri cubi di fango tracimati nel porto di Casamicciola, all’esito di una complessa istruttoria che ha coinvolto tutte le istituzioni e gli enti interessati. Tutte le

Indagini preliminari , le autorizzazioni e i lavori sono stati eseguiti in appena 4 mesi e hanno consentito il ritorno del porto alla sua piena funzionalità. La spesa si è attestata sui 5 milioni di euro.

e) Il waterfront di Casamicciola. Con l’ultima ordinanza speciale, la n. 5, firmata l’8 agosto, sono stati stanziati altri 22 milioni di euro. Oltre al finanziamento di 11 interventi, di cui 4 da avviare e 7 in fase di attuazione, relativi alla pulizia degli alvei, al dissabbiamento e all’efficientamento dei sistemi fognari, al trasporto dei materiali derivanti dalla frana verso gli impianti autorizzati al riuso è stato dato il via libera al progetto del waterfront di Casamicciola, con un finanziamento di circa 6 milioni di Euro, con la realizzazione di una vasca di colmata per contenere i materiali da frana, l’efficientamento e la messa in sicurezza dell’alveo tombato “Pio Monte della Misericordia”,  le opere accessorie di risanamento ambientale e paesaggistici.

f) L’accordo con la Bei – Il 21 aprile 2023 è stato firmato un accordo di consulenza tecnica gratuita fra la Banca europea per gli investimenti (BEI)per migliorare la resilienza climatica contro futuri eventi meteorologici estremi e contribuire alla pianificazione per la ricostruzione sostenibile di Ischia a seguito delle frane e allagamenti che hanno colpito l’isola nel novembre 2022. Nel dettaglio, l’assistenza tecnica gratuita offerta dalla BEI nell’ambito della Piattaforma consultiva per gli investimenti nell’adattamento climatico (ADAPT) contribuirà a identificare le attività di adattamento climatico, le opzioni di investimento e i requisiti per la progettazione tecnica della ricostruzione post-sisma di Ischia e gli interventi contro il dissesto idrogeologico, al fine di ricostruire e migliorare la resilienza delle aree colpite, nonché a rafforzare la preparazione delle autorità competenti.

g) Gli accordi con le università e i centri di competenza. Le attività del Commissario si sono avvalse del supporto delle Università e dei Centri di Competenza, attivati subito dopo la frana del 22 novembre 2022: Università del Sannio – Dipartimento di Scienze e Tecnologie; Università di Napoli Federico II: DICEA – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale, DIST – Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura, DISTAR – Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e delle Risorse; Università della Calabria: Centro di competenza CAMILab e Dipartimento DIMES; RELUIS – Rete di laboratori universitari ingegneria Sismica, Università di Napoli Federico II. Inoltre, l’uso delle più avanzate tecnologie, delle informazioni nonché il metodo con cui le stesse sono state gestite ha generato un modello digitale dell’intera zona ed oggi abbiamo disponibile un ambiente che viene descritto dalla comunità scientifica come un “Gemello Digitale” su cui operare le attività scientifiche, tecniche, amministrative e che potrà essere in futuro utile per qualsivoglia ulteriore utilizzo, sia per gli interventi post-frana sia per quelli post-sisma

h) L’accordo con i Carabinieri Forestali – Le Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFAA) hanno lavorato intensamente per alcuni mesi, dopo la drammatica frana del 26 novembre, inviando a Ischia una task-force di esperti geomatici. Una collaborazione richiesta dal Commissario delegato per l’emergenza, Giovanni Legnini, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, che ha subito disposto l’avvio delle attività che sono state suggellate istituzionalmente, il 21 luglio scorso, con la firma di un Protocollo di collaborazione. E’ stato elaborato un Modello Digitale del Terreno (DTM: Digital Terrain Model) sia del Monte Epomeo che degli altri Comuni dell’Isola, cartografie che, insieme a quelle elaborate dalle Università e dai Centri di Competenza, consentiranno di avere una grande mole di dati e informazioni, molto approfondita, sul territorio e sul patrimonio boschivo e saranno di estrema utilità per poter avviare la progettazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

i) Il sistema di monitoraggio. È stato predisposto dal Comune di Casamicciola un presidio territoriale, costituito da una sofisticata strumentazione tecnologica e informatica, che consente la lettura dei dati dei due radar collocati dall’Università di Firenze sul fronte di frana del Celario e su un punto del costone sovrastante la ex SS 270 soggetto a cedimenti, nonché di un pluviometro installato recentemente dalla Regione Campania e di 4 telecamere posizionate nei pressi di altrettanti alvei. Il presidio consente il monitoraggio costante delle situazioni di rischio, con l’applicazione delle misure di protezione civile idonee, riducendo drasticamente i casi in cui è necessario ricorrere all’evacuazione riguardanti un numero non elevato di edifici ricompresi nella “zona rossa”. Il sistema di monitoraggio, pertanto, consente di garantire la sicurezza rispetto ad eventuali futuri eventi, nelle more della realizzazione delle opere di mitigazione del rischio idrogeologico.

Il fabbisogno finanziario e le risorse a disposizione

il fabbisogno stimato per la ricostruzione privata post-sisma e post-frana è pari a 668,2 milioni di euro. Per gli interventi relativi alla ricostruzione pubblica post-sisma, è stato previsto un fabbisogno complessivo pari a 215,6 milioni di euro. A queste voci vanno poi aggiunti gli interventi post-frana e ulteriori interventi che saranno contemplati nel Piano di ricostruzione. In particolare per gli interventi di mitigazione del dissesto nel Comune di Casamicciola il fabbisogno finanziario ammonta a 138 milioni di euro, per le opere da realizzarsi negli altri Comuni il costo è pari a 216 milioni. Pertanto, complessivamente il fabbisogno per tale categoria di interventi ammonta a 354 milioni. Complessivamente, sommando le voci sopra descritte, si perviene ad un fabbisogno per la ricostruzione sull’Isola di Ischia pari a 1,260 miliardi di euro. Le somme fino a ora stanziate per gli investimenti in conto capitale relativi alla ricostruzione ammonta a 348 milioni che però sono spalmati in un un’attribuzione anni. Pertanto, gli ulteriori finanziamenti necessari al completamento della ricostruzione post sisma e post frana a partire dalla fine di quest’anno e per gli anni futuri sono pari a circa  912 milioni di euro

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