Leo Pugliese | Negli scaffali della vita ci sono libri che raccontano storie di disabilità, di uomini e donne diversamente abili, che ogni giorno sono costretti a combattere contro tutto e contro tutti. Eroi senza maschere e senza mantello. La storia che abbiamo raccontato giorni fa della piccola Miriana, è una di queste. Non è un libro facile, seppur pieno di vita. Ci si scontra spesso con la forza e la determinazione di due genitori che si dedicano completamente alla propria figlia, cercando di darle ombra e riparo come farebbe chiunque genitore. La disabilità da affrontare con “l’aria di chi deve scalare una vetta, per la prima volta nella vita, senza avere il piccone da piantare nella roccia e senza sapere cosa trovare in cima. Ricordando che non sei neppure nelle condizioni di scegliere se iniziare la scalata o meno, devi e basta. E intrapresa quella strada puoi solo salire, non c’è possibilità di tornare indietro. E non puoi permetterti di cadere”.
Una storia sconosciuta ai più, che solo attraverso i social, i media, nelle ore successive alla pubblicazione e condivisione, ha attirato l’attenzione di Tv nazionali e giornalisti con il biglietto per Procida già staccato.
Attenta come sempre a quanto avviene sul territorio, la dirigente scolastica Prof. Giovanna Martano, faceva giungere in redazione una lettera di chiarimenti:
«Caro direttore, ho avuto modo di leggere oggi l’articolo apparso sulla testata da Lei diretta e Le chiedo di voler pubblicare questa mia missiva. Ci tengo a precisare, e mi farebbe piacere che anche i lettori potessero leggere le precisazioni, che la scuola ha inviato ben 2 lettere al Comune con richiesta di servizio di trasporto per alunna diversamente abile: la prima lettera datava 3 luglio 2017 (n. prot. 3632.01.01), la seconda, di sollecito, datava 19.9.2017 (n.prot. 4550/08).
Come ben sapete tale servizio è in capo agli Enti Locali e, per le scuole del primo ciclo, come la nostra, in capo al Comune. Ho anche avuto modo di incontrare la madre dell’alunna, alla quale ho mostrato le lettere e comunicato quanto la scuola si stia adoperando affinché il servizio di trasporto sia espletato, in nome della garanzia del diritto allo studio. Purtroppo la scuola non può sostituirsi all’Ente Locale, non avendone, per legge le competenze. Sicura di aver chiarito quanto tale delicata situazione sia all’attenzione dell’istituzione scolastica, nella certezza che la mia lettera abbia portato i chiarimenti dovuti, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti».
A fianco dei genitori in queste giornate frenetiche, il rappresentante del Comitato Mobilità e Trasporti Peppe Giaquinto, che non sta lesinando energie e impegno per la risoluzione di questa incresciosa vicenda.
«La triste vicenda della giovanissima nostra concittadina Miriana – dice Giaquinto – ci fa riflettere sulle situazioni di grande disagio che vivono alcune famiglie procidane e della estrema dignità con cui quasi sempre affrontano la loro solitudine. Ma ovviamente ci mettono rabbia addosso per l’indifferenza che le istituzioni troppo spesso dimostrano verso problematiche che investono il vivere quotidiano di molte famiglie. Che esse si chiamino disabilità o anche difficoltà economiche o anche solitudine ed abbandono di molti anziani o anche richiesta di servizi ed assistenza da parte di molte famiglie»
«L’unica persona – e continua – che in questa vicenda ha avuto un comportamento corretto è stata la Dirigente Scolastica di Procida che in una missiva indirizzata al quotidiano “Il Dispari” afferma che la Scuola per ben due volte negli ultimi mesi ha sollecitato il Comune per iscritto chiedendo un servizio di trasporto per alunna diversamente abile. Ben consapevole, la Dirigente Scolastica, afferma in modo chiaro che è proprio il Comune a dover garantire, per legge, un tale servizio. Questo, aggiungiamo noi, anche a fronte di uno stanziamento che la Regione Campania ha destinato proprio ai comuni per garantire il diritto allo studio e l’assistenza per i diversamente abili. Tra l’altro, una recente sentenza del TAR Napoli del giugno 2017 ha sancito che il trasporto dei disabili rappresenta una peculiare specie del trasporto pubblico locale ed è dunque di competenza del Comune, sul quale gravano le relative spese».
«Ma ovviamente in questo periodo sul Comune di Procida – incalza Giaquinto – sono talmente presi dal progetto per garantirsi l’arrivo degli migranti che i propri cittadini possono pure “crepare” nelle loro difficoltà quotidiane. E’ chiaro che qui non ci sono centinaia di migliaia di euro in ballo ma c’è semplicemente il dovere di un buon amministratore di guardarsi intorno per accogliere e risolvere i problemi e i disagi quotidiani, con un poco di praticità senza mettere in campo chissà quali grandi opere. Ma la capacità di ascolto non mi pare essere un connotato che distingue questa amministrazione sia che si tratti di grandi istanze che vengono dai cittadini sia che si tratti di difficoltà e solitudini quotidiane. Anche tutti i proclami sui disabili e l’abbattimento delle barriere architettoniche sembrano essere caduti nel vuoto».
«Io spero – e conclude – che la vicenda, con l’invocato interessamento dell’amministrazione comunale, con l’aiuto della stampa e di tv nazionali, dell’EAV, a cui ho scritto una supplica per invitarli a risolvere il problema, della stessa istituzione scolastica, possa garantire alla giovanissima Miriana, e ad altri nelle sue condizioni, un’attenzione particolare oltre che una veloce soluzione del problema. Ma soprattutto garantirgli quel diritto allo studio e alla frequenza scolastica che la legge tutela e che nessuna insensibilità può toglierle.
Agli amministratori di Procida dico semplicemente: alzate gli occhi da terra e con estrema disponibilità ed umiltà accogliete prima le necessità e le povertà della nostra isola e poi pensate ad altro».
In serata anche il Sindaco è intervenuto sull’argomento: “Stamane il Comune di Procida si è candidato al bando della città metropolitana (uscito ieri) che prevede l’assegnazione di un pulmino per i disabili. Entro 20 giorni sapremo l’esito. Nel frattempo, stiamo valutando l’acquisto di un mezzo usato che sia all’altezza delle nostre esigenze e possibilità. Dice una sciocchezza chi sostiene che al Comune è arrivato un contributo di 5.000 euro. Questa cifra è stata assegnata dalla Regione all’Ambito Sociale per il trasporto dei disabili della scuola superiore. Per la piccola Miriana, i fatti sono andati in questo modo. Lo scorso inverno avevamo ottenuto la collaborazione di volontari che hanno sopperito all’esigenza fino a dicembre. In seguito, considerato che la famiglia aveva ottenuto in aggiunta l’assegno di cura previsto dalla Regione, avevamo pensato che si potesse organizzare autonomamente richiedendo il servizio a privati. Secondo l’interpretazione dell’Ente di Ambito l’assegno di cura viene infatti erogato per sopperire alla mancanza di servizi del Comune. La famiglia, però, non ha trovato sul territorio un servizio trasporti adeguato alle esigenze. Per questo ci siamo riattivati e crediamo di poter risolvere il problema entro breve. Pur tra tante difficoltà, anche di carattere burocratico, riteniamo di poter dare una risposta positiva”.