Una microspia svela l’intreccio imprenditori-politici: “Ci mettiamo a disposizione”
Indiscrezioni, intercettazioni ambientali, accuse pesantissime. Un incontro, su tutti. Con la consegna di una tangente avvenuta in un’auto, emersa nell’inchiesta della Procura di Napoli. Le microspie erano collocate a bordo della Mercedes di Vittorio Ciummo, titolare della società Ego Eco, alla quale sarebbero stati assegnati appalti in cambio di tangenti destinate, secondo l’accusa, anche al senatore Domenico De Siano. Nella vettura il pomeriggio dell’18 novembre 2011 sale Oscar Rumolo, responsabile finanziario del Comune di Lacco Ameno e ritenuto persona vicina al parlamentare di FI. Ciummo fa riferimento dapprima a un appalto che intenderebbe ottenere al comune di Monte di Procida:
Ciummo: “Lì a Monte di Procida avrei questa necessità…un po’ di fare…di vedere se c’è la possibilità di lavorare e poi naturalmente…però Oscar vedi quello che dobbiamo fare…nel senso che ci mettiamo a disposizione…non so…con l’onorevole (Domenico De Siano, annotano gli inquirenti), col sindaco di Monte di Procida”.
Rumolo: “Ma va bene”
Ciummo: “quando ci possiamo parlare?”
Rumolo: “E ora ci parlo io stasera”.
Ciummo: “Mmh..ci terrei a questa cosa di Monte di Procida.. perché potrebbe…”.
Ma non finisce qui. Perché arriverebbe, in un passaggio successivo, la conferma di una mazzetta da 10mila euro.
Rumolo: questa ha i vetri scuri no? (l’auto, ndr)
Ciummo: sì Oscar: questi qui quanti sono? quanti sono?…ma mica fuori si vede?
Ciummo: No, solo davanti Oscar: E’ buono come sistema Ciummo: aspetta ci stanno guardando Rumolo: questi sono dieci Ciummo: perché l’altra volta quando vi ho dato Oscar: dieci
Ciummo: dieci e dieci sono venti…ci sta un’altra cosa da dieci…poi fammi questa cosa e ci mettiamo un altro pesetto
Rumolo: vabbè…poi parliamo con calma…