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Daily 4ward di Davide Conte del 18 ottobre 2024

Ieri pomeriggio, in un’estemporanea capatina ad Ischia Ponte, ho incontrato Antonello e Seby, senza dubbio due maggiorenti della zona, che mi informavano della recente ordinanza comunale n°207 del 16 ottobre scorso. Ve ne riporto un estratto:

“A far data dal 18/10/2024, in Via Lungomare Aragonese saranno adottati i seguenti provvedimenti: Sarà istituita una nuova area pedonale denominata APU Lungomare Aragonese dalle ore 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 23:00. In deroga sarà consentito il transito di veicoli di proprietà di residenti nelle strade di Ischia Ponte, veicoli al servizio di persone diversamente abili munite di contrassegno H, FF.OO, veicoli dei fornitori per il carico e scarico merci; i veicoli a due ruote, se autorizzati, dovranno essere condotti rigorosamente a mano e a motore spento. Sarà istituito il limite massimo di velocità di 20 km/h: al fine di consentire il rispetto del previsto limite di velocità potranno essere installati rallentatori di velocità del tipo dossi artificiali di 5 cm di altezza. A parziale modifica ed integrazione delle ordinanze n. 132/2015 e 112/2017 s.m.i, le aree di sosta a pagamento che insistono in Via Lungomare Aragonese, saranno destinate ai veicoli di proprietà di residenti nelle strade di Ischia Ponte. I suddetti veicoli saranno riconoscibili previa esposizione, sul parabrezza anteriore del veicolo, di apposito contrassegno rilasciato dal Comando di polizia Locale, previa richiesta da compilarsi su apposito modello predisposto dal Comando di P.M. e disponibile sul sito comunale nella sezione Polizia Municipale – Modulistica. Gli uffici preposti dall’Ente provvederanno alla apposizione della prescritta segnaletica, orizzontale e verticale, conforme al Titolo II del D.P.R. n. 495/1992, prima della data di entrata in vigore della presente ordinanza.”

In altre parole, non contenti della precedente già istituita da tempo e con tanto di controllo accessi lungo il pontile verso il Castello, intitolato dall’Amministrazione Brandi ad Alfonso I “il Magnanimo”, Enzo Ferrandino e compagni hanno inteso realizzare una nuova area pedonale urbana lungo il cosiddetto Stradone, il cui primo tratto -com’è noto- è ormai preda assoluta dei due ristoranti ivi esercenti e dei loro dehor stagionali, con il terzo che scalpita in attesa di espandersi nel locale accanto e il quarto che fa vita a sé nella zona che un tempo fu teatro di epiche partite di calcio su campo sabbioso.

Mi domando (e come me, credo lo faccia qualsiasi cittadino di buon senso): se il problema è l’inciviltà di chi se ne sbatte delle limitazioni del traffico, che senso ha istituirne di nuove in seno a quella principale e storicamente preesistente, anziché predisporre adeguati controlli per farla rispettare al pari di qualsiasi altro divieto?

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