Le tre foto che corredano questo articolo possono significare poco. Una barca, un cancello verde e, poco evidente, un cavo nero. E’ vero, ma iniziamo a capire un po’ meglio la situazione.
Dietro il cancello verde c’è l’area ecologica del comune di Lacco Ameno. Una struttura pubblica. Il cavo nero e una prolunga elettrica. E’ facile pensare che il maschio della spina sia collegato alla corrente elettrica presso la struttura comunale.
Dall’altro lato dell’area ecologica di Lacco Ameno c’è una barca alata in un terreno. Una barca privata, uno scafetto carino che ha bisogno di un po’ rimessaggio. Bene.
La corrente elettrica per le operazioni del rimessaggio della barca privata la pagano i cittadini di Lacco Ameno. Ma la storia continua. Il terreno sul quale la barca è alata è un terreno che il Comune di Lacco Ameno ha acquistato a caro prezzo e individuato per la realizzazione di un parco giochi. Un terreno pubblico. Ovviamente a disposizione della casta e di chi consente di mettere quella barca sul territorio pubblico e di utilizzare la corrente elettrica dell’area ecologica.
Volendo, potremmo dire che siamo davanti ad un caso di peculato. Ma speriamo che i Carabinieri del capitano Centrella possano e vogliano far luce su una cosa del genere.
Non vogliamo neanche provare a pensare che qualcuno abbia diritto ad usare la corrente elettrica dei lacchesi per aggiustarsi la barca, “parcheggiata” sul terreno del comune a costo del comune.
Ci sono numerosissimi cantieri navali dove si è autorizzati queste operazioni che, tra l’altro, producono anche rifiuti speciali.
Speriamo che questa mattina i Carabinieri facciano una visita al nuovo cantiere “pubblico” a Lacco Ameno, zona 167…
Questa situazione ridicola è lo specchio della realtà che vive il comune di Lacco ameno
Al di sopra della legge.