Il porto di Lacco Ameno, quello che tutti vogliono e nessuno paga, è quasi pronto per il “PERRELLA 3.0”.
La politica preme per l’affidamento entro sabato. Il Capo dell’UTC, Gaetano Grasso, ha fatto il suo, dando seguito al bando per la finanza di progetto, il resto, ovvero i pareri di regolarità contabile e quant’altro sono ora nelle mani del funzionario Maria Mugione che dovrà esprimersi in merito alla regolarità contabile dei pagamenti per la gestione degli approdi.
Nonostante ciò, fino a martedì, a parte le indiscrezioni de Il Dispari, nè Grasso, nè la Mugione erano a conoscenza degli atti di diffida e messa in mora del Commissario per il dissesto Gianfranco D’Angelo a carico delle società che nel recente passato hanno gestito il porto. Soprattutto di coloro che si apprestano a gestirlo per i prossimi cinque anni.
Un buco da 1.982.950,4 euro di cui solo 1.772.102 € rivendicabili dalla gestione Commissariale del dissesto. C’è dunque attesa e fibrillazione per l’affidamento dello scalo entro sabato. La politica preme per l’inizio delle attività. Il Project Financig di Perrella è pronto! Grasso ha approntato gli atti tecnici. La Mugione farà altrettanto attestando la regolarità contabile e lo stato di solvenza del Perrella? Sarà forse pronto il classico atto predisposto dalla politica e avvallato dagli uffici? Solo il tempo potrà dirlo!
Eppure la verità sulla questione economica che gravita attorno al porto lacchese è e resterà contenuta nel carteggio del Commissario del Dissesto, il dottor Gianfranco D’Angelo. E’ nei canoni demaniali e nella scoperta degli evasori istituzionali: nessuna società ha pagato per la concessione degli approdi lacchesi. E siamo solo al 31 dicembre 2013. 1milione 982mila 950,4 euro “evasi” dalla istituzione o meglio dalle loro appendici che sanno, al contrario, come vessare i cittadini. Questo solo fino al 31 dicembre 2013. Loro, i concessionari, sfruttano la risorsa porto che dovrebbe essere dell’intera comunità senza dare nulla in cambio.
Si parte proprio con il protocollo 6040 relativo alla Società Marina di Capitello S.C.A.R.L di Giuseppe Perrella a cui si contestano i crediti maturati solo fino alla data del 31 dicembre 2013, di competenza della gestione liquidatoria. Analoga la questione per la Nautica Mare srl di Gennaro Amato, l’altro socio del Perrella. Il dottor D’Angelo con nota 6043 rileva la mancata riscossione dei crediti maturati dalla Nautica Mare fino al 31 dicembre 2013. L’importo complessivo per gli anni 2009-2014 da versare al comune, in forza dei richiamati contratti è, quindi, di € 1.222.950,40.
Purtroppo le competenze di D’Angelo come Commissario si fermano al 31 dicembre 2013 e dunque Amato dovrà, anche con una azione coattiva, solo € 1.012.102,00 di competenza delle gestione commissariale. Così le richieste economico di riscossione si potranno fermare solo a 1.772.102 La qualcosa fa pensare che il Perrella-Amato, nelle gestioni successive e forse per quelle a venire, faccia altrettanto: ovvero non paghi.