Ida Trofa | Per il nuovo Ospedale Rizzoli la scadenza ultima è il 16 gennaio. L’ente locale aveva detto “no” al nuovo progetto sui terreni della Curia: degna conclusione dell’ennesima trovata elettorale di una politica che si pavoneggia con la presentazione di un progetto che va in deroga al PTP e per il quale, però, stando agli atti “lacchesi” nessun ente si era premunito di prevedere la deroga.
Lunedì 11 gennaio 2021, ad un mese dalla sciagurata commissione edilizia che rivelò le irregolarità, è fissato un nuovo tavolo tecnico.
Per l’occorrenza è giunta la nomina ad interim di Alessandro Dellegrottaglie anche per il 3° Settore “Lavori Pubblici”. Il mancato rinnovo dei vecchi contratti sismici ha già portato all’addio, infatti, di Enzo D’Andrea che, in qualità di responsabile, aveva condotto la vicenda del progetto ospedaliero. Una concatenazione di cause ed eventi che rende ancora più improba e difficile la risoluzione della questione “ampliamento del Rizzoli”.
In questa ottica, lunedì mattina i membri della commissione paesaggio si riuniranno per esaminare la pratica rinnovata, rivista e si spera corretta nel rispetto delle leggi e delle regole.
Lo ricordiamo il 10 dicembre 2020 si era tenuta l’importantissima convocazione della commissione edilizia comunale in occasione della quale emerse tutto il pressappochismo, la mancanza di rispetto delle istituzione e delle regole basilari del buon governo. Speriamo si possa giungere in questo nuovo anno ad una svolta. Ovviamente parliamo di quello locale con una buona dose di voluta sciatteria e studiata burocrazia da parte di quello Regionale in collaborazione con l’ASLNa2 nord.
Il progetto dell’ampliamento del PO Anna Rizzoli lo scorso anno fu portato in commissione edilizia senza nessuna interlocuzione politica valida, senza coinvolgere il consiglio comunale con un auspicabile passaggio istituzionale e soprattutto in deroga al Piano Regolatore e prevedendo una variante al PTP senza produrla. La fiera dell’assurdo insomma.
Un progetto che andrà, o almeno doveva andare, in deroga al PR e al PTP e che, pure, l’amministrazione locale non ha inteso sottoporre all’approvazione ed alla attenzione del Consiglio Comunale, né tantomeno produrre agli atti con le varianti inserite in progetto. Avevano tentato di fare tutto aum aum e non è che lo hanno fatto male, ma malissimo. A pagarne le conseguenze è, come sempre, il paese, l’isola d’Ischia tutta che da decenni attende l’auspicato potenziamento dell’unico ospedale isolano, aspetta il miglioramento dell’assistenza sanitaria da offrire anche a quanti scelgono l’isola per le vacanze, ha avviato le trattative per la cessione dei fondi.
Va evidenziato che della commissione comunale che si esprimerà sull’ampliamento fanno parte esponenti del calibro dell’architetto Giuseppe Barbieri, del signor Abramo Ciro De Siano, dell’ingegner Benito Trani, del signor Filippo Climaco, e del signor Ernesto Silvio.
Scadenza il 16 gennaio
Intanto dal canto suo l’ASL ha già fatto sapere agli enti coinvolti che il 16 gennaio è fissato il termine ultimo per presentare per conto del’Azienda Sanitaria e della Regione Campania tutta la documentazione necessaria ad avviare l’iter progettuale e catalizzare i fondi previsti dall’art. 20 della L. 67/88, III fase I stralcio.
Per accedere al suddetto finanziamento è necessario presentare alla Regione Campania, nei termini stabiliti dai cronoprogrammi in attuazione del DCA 91, del 06.11.19, il progetto esecutivo delle opere a farsi deve essere corredato di tutti i pareri/permessi richiesti dalle normative vigenti che di fatto allo stato non ci sono. Con il comune di Lacco Ameno pedina fondamentale di questo scempio.
La progettazione per un importo a base d’asta pari ad € 179.419,06 è stata affidata al R.T.P. 3 TI Progetti Italia Ingegneria Integrata S.P.A. – Ing. Giuseppe Coppola per un importo pari ad € 85.708,48 oltre IVA e CNPAIA ha già subito importanti rallentamenti.
L’intervenuta emergenza sanitaria da COVID 19 ha portato, nella sostanza, alla sospensione e, poi, al rallentamento delle attività finalizzate alla progettazione e alle verifiche di vulnerabilità sismica, con conseguenti ritardi rispetto ai termini temporali stabiliti dai richiamati cronoprogrammi in attuazione del DCA 91, del 06.11.19, per la presentazione delle richieste di ammissione a finanziamento.
L’ampliamento del P.O. “A. Rizzoli” di Ischia è di importanza strategica per le esigenze dell’ASL NA 2 Nord ed è indispensabile per aumentare il numero dei posti letto complessivi e conformare, pertanto, il predetto P.O. alle indicazioni del Piano Sanitario Regionale.
Ora l’auspico di tutti è che l’ente comunale preposto, il comune di Lacco Ameno, possa dare al più presto i pareri richiesti anche dall’ASL e quindi essere nei temp. Non presentare per il 16 gennaio la documentazione significare e davvero di far rallentare tutto. Al Rizzoli oggi più che mai gli spazi sonno diventati minimi ed insufficienza.
Il progetto del Rizzoli
La richiesta di autorizzazione paesaggistica ai sensi dell’articolo 146 del decreto legislativo 42/2004 afferente l’ampliamento del Rizzoli era al protocollo per permesso di costruire numero 11037 del 3 novembre 2020. Firma del Dottor Antonio d’Amore, direttore generale dell’Asl Napoli due nord per l’ampliamento del PO Anna Rizzoli di Ischia.
L’istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero di Ischia nel luglio 2020 ha ricevuto dall’ASL “richiesta di acquisto di porzione di terreni“ alla via Fundera per l’ampliamento del Rizzoli. D’Amore ha deliberato l’acquisto per il valore di 115 mila euro. Il progetto, bocciato, prevede un nuovo edificio da realizzarsi nella parte posteriore dell’attuale ingresso. Il nuovo padiglione andrebbe su 4 livelli per complessivi 2800 mq. Nel seminterrato i depositi, armadietti per il personale, docce. Al piano terra l’ accoglienza, sala d’attesa, ambulatori. Al Piano Primo la degenze e servizi di deposito.Al Piano secondo la degenze e servizi di deposito. Il nuovo edificio prevede di realizzare 46 posti letto e una redistribuzione degli attuali servizi. Il nuovo padiglione prevede di Portare il Rizzoli a 112 posti letto;dare spazi per gli ambulatori e sale d’attesa;portare il servizio di oncologia presso l’ospedale. La superficie complessiva dell’ospedale sarà incrementata di circa il 52% rispetto all’attuale. Il nuovo Rizzoli potrà contare su circa 8000 metri quadri di superficie.