domenica, Settembre 15, 2024

Lacco Ameno, ecco i “lavoracci” appena fatti alla Torre del comune dal cugino del sindaco

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Si sono storie locali che fanno cadere le braccia. E questa è una di quelle. Per mesi, tutti, abbiamo visto una imponente impalcatura che circondava la torre del Comune di Lacco Ameno e siamo stati felici che, finalmente, la casa dei lacchesi venisse rimessa in sesto e avesse una nuova dignità, almeno strutturale rispetto a quella politica che, è evidente, è quasi in esilio forzato considerando la qualità amministrativa che gli attuali inquilini stanno dimostrando.

Un nostro attento lettore, G.A.F., ci ha inviato una lettera molto eloquente.
Spett.le Dispari, La presente per segnalare l’ennesima anomalia al Comune di Lacco. Dopo la lunga guerra del porto che ha portato ad una Waterloo per entrambe le parti, ma soprattutto un ingente danno economico per i cittadini lacchesi (dalle spese legali alla perdita di guadagno per la chiusura del porto, i negozianti del corso saranno iper contenti) una ulteriore beffa si aggiunge. Come ben noto la sede del Municipio in Piazza Santa Restituta è stata recentemente ristrutturata (ovviamente non gratis), con smontaggio dei ponteggi a luglio. Ad oggi 28 agosto, è possibile che nessuno si sia accorto (o forse si) che i lavori già stanno venendo meno? Come si evince dalle foto allegate si sono nuovamente manifestate delle spaccature verticali sull’orologio e sulle due facciate laterali per non parlare del distacco di pittura del cordolo (parte grigia). Possibile che nessuno se ne sia accorto? Ufficio tecnico? Sindaco? Assessori e consiglieri? Il collaudo delle opere è stato fatto? Sperando che mi stia sbagliando e che il Comune avrà la stessa “tenacia” come per il Porto, mi auguro che il Comune del Fungo, che adoro dopo la mia amata Forio, possa trovare un po’ di pace e che i cittadini lacchesi non continuino a subire determinate scelte subendone danni economici. Cordiali saluti”.
La lettera è accompagnata dalle foto che pubblichiamo in questa pagina. Tuttavia, per dare un senso più ampio alla giusta denuncia che ci ha condiviso G.A.F., abbiamo ricostruito la storia di questi lavori. Lavori che, per dirla come si usa in gergo, sono stati affidati “a mio cugino” (frase che si usa quando si affidano i lavori ad incompetenti). E, ad andare a vedere meglio, in questo, davvero si parla di un cugino. In questo caso del sindaco.
Risulta superfluo commentare o aggiungere altre didascalie a quella che è la realtà che mostrata dalle foto. Ma se è vero che una foto vale più di mille parole, per capire in pieno questa brutta storia, in breve ecco la storia di questi lavoracci.

Alla ditta “Pascale Salvatore” 37.276,45 euro: la determina di D’Andrea che affidava i lavori

Con determina a contrarre n. 281 del 10 aprile scorso il responsabile del Settore III Lavori Pubblici del Comune di Lacco Ameno arch. Vincenzo D’Andrea aveva affidato i lavori di manutenzione ordinaria alla casa comunale.
Lo stesso Utc aveva provveduto ad individuare le lavorazioni previste stimando, sulla base di un computo metrico estimativo, un importo dell’appalto pari a 27.388,35 euro, di cui 8.024,95 per costi della manodopera ed oltre 10.081,73 per costi della sicurezza, entrambi non soggetti a ribasso, più Iva.
Ritenendo dunque «necessario provvedere all’affidamento dei lavori a farsi ad un operatore economico in possesso di idonea esperienza nell’esecuzione delle prestazioni richieste».

In ossequio al nuovo Codice degli Appalti il rup aveva proceduto con la trattativa diretta sull’importo a base di gara di 19.363,40 euro oltre costi della manodopera e della sicurezza.
Mediante la piattaforma telematica TuttoGare del Comune era stata invitata la ditta lacchese “Pascale Salvatore”, che aveva offerto 19.169,77 euro “netti”. Ovvero un ribasso d’asta pari a 193,63 euro.
Dopo la verifica delle autocertificazioni presentate dall’impresa, D’Andrea aveva ritenuto possibile procedere all’affidamento diretto.

I lavori di manutenzione alla sede del municipio di Lacco Ameno erano così stati affidati alla “Pascale Salvatore” per l’importo di 19.169,77 euro oltre 18.106,68 euro comprensivi di costi della manodopera e della sicurezza non soggetti a ribasso, per complessivi 37.276,45 euro oltre Iva al 22%.
Dando atto D’Andrea che «l’Ufficio ha redatto un capitolato speciale d’appalto ed un computo metrico estimativo che sono parte integrante del contratto».
La determina precisava anche «che si riserva il diritto di procedere alla revoca dell’incarico in caso di successivo accertamento del difetto del possesso dei requisiti». Il rup approvava quindi il quadro economico, dell’importo complessivo di 46.226,67 euro: 45.477,26 per l’esecuzione dell’intervento e 749,40 come per attività tecniche, impegnando la relativa spesa a carico delle casse comunali.

Il rup e direttore dei lavori liquidava anche il primo SAL. A giugno affidate alla stessa ditta opere supplementari

Con la successiva determina n. 525 del 27 giugno l’arch. D’Andrea provvedeva ad affidare alla medesima ditta “Pascale Salvatore” le opere supplementari per la manutenzione del municipio e liquidava il primo SAL.
Dopo la sottoscrizione del contratto il 17 aprile e la consegna il giorno 29, «in corso di esecuzione dei lavori, a seguito di alcune criticità riscontrate nelle aree oggetto di intervento, è sorta l’esigenza di intervenire con nuove lavorazioni non comprese nell’appalto affidato con il provvedimento in premessa».
Il direttore dei lavori, ovvero sempre il rup D’Andrea, redigeva il computo metrico delle nuove lavorazioni da svolgersi, stimando l’importo delle opere supplementari in euro 6.110,41 cosi distinte: importo dei lavori euro 3.156,75; costi della manodopera euro 2.953,66.

In determina evidenziava che «i nuovi lavori richiesti presentano carattere supplementare rispetto alle obbligazioni assunte dall’impresa in fase di stipula, alle quali risultano, però, funzionalmente connessi, e sono necessari a garantire l’esecuzione di un contratto funzionalmente unitario, giacché rappresentano da un punto di vista tecnico-costruttivo un’integrazione delle lavorazioni in corso, per le quali l’affidatario presenta i requisiti tecnico organizzativi per procederne all’esecuzione; i lavori supplementari si rendono comunque necessari per il perseguimento degli obiettivi dell’intervento in questione; l’affidamento ad un nuovo contraente comporterebbe una forte interazione tra le lavorazioni delle due ditte esecutrici con evidenti problemi di natura tecnico organizzativa, ed una duplicazione dei costi a carico della Stazione Appaltante».

L’importo dei lavori aggiuntivi, al netto del ribasso d’asta dell’1%, ammontava a 6.078,84 con un incremento dell’importo contrattuale da euro 37.276,45 ad euro 43.355,29 oltre Iva.
Il responsabile del III Settore approvava la modifica del contratto, prorogando il termine per l’ultimazione delle opere di ulteriori 20 giorni.
D’Andrea, in qualità di direttore dei lavori, redigeva anche gli atti contabili relativi al primo Stato di Avanzamento dei lavori, a tutto il 21.06.2024, e in qualità di rup emetteva il certificato di pagamento di 15.251,88 euro Iva compresa.

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6 COMMENTS

  1. la biologia ci insegna che il corpo umano -come struttura-e formato da centinaia di ossa che hanno in comune con loro il DNA di origine-Lei Direttore che si erige ad essere il conoscitore unico e specifico della politica di questo paese-del DNA dei politici-maggioranza o minoranza miscelati in un unico corpo esplosivo- ci illumina -e sconfessa questo principio biologico-ci indica le ossa buone da quelle marce-e queste ossamarce come insistono sullo stesso scheletro ???????????-grazie Direttore-La preghiamo-ci illumini noi poveri plebei e ci scusiamo di esistere.

  2. purtroppo come sempre non siamo stati illuminati-grazie direttore (d voluto con questo carattere minuscolo )

  3. direttore è pregato di farsi spiegare da cosa è dovuto quelle macchie che lei evidenzia dalle foto-Oppure è anche un tecnico in edilizia ????????

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