giovedì, Dicembre 26, 2024

Lacco, approvato l’aggiornamento del Piano di Emergenza

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Il “vecchio” piano datato 2020 è stato adeguato alle disposizioni dettate dall’ordinanza del Commissario Legnini, anche nell’ottica di coordinamento della pianificazione intercomunale

Nella seduta del 22 luglio scorso il Consiglio comunale di Lacco Ameno ha proceduto all’approvazione dell’aggiornamento del Piano di Emergenza Comunale di Protezione Civile. Nella delibera basata sulla relazione del responsabile del III Settore arch. Vincenzo D’Andrea si ricorda che il Piano di cui è dotato il Comune era stato approvato nel 2020. Ora l’Ente si è dovuto conformare a quanto stabilito dal Commissario Legnini con l’Ordinanzan.18 del 27 febbraio2024 che, «al fine di dare concreta e spedita attuazione a quanto previsto all’art.2 dell’Ordinanzan.945/2022 del Capo del Dipartimento di Protezione Civile, ha emanato una serie di specifiche disposizioni ai fini dell’aggiornamento delle pianificazioni comunali di protezione civile dei Comuni dell’isola di Ischia, anche in ottica di coordinamento intercomunale».

L’aggiornamento è appunto necessario «alla luce delle nuove disposizioni e provvedimenti da parte del Commissario Delegato che hanno mutatole condizioni e le attività da eseguire in merito ai piani di emergenza comunale, nonché ha reso necessario ulteriori attività di indirizzo, supporto e coordinamento della pianificazione intercomunale dell’isola di Ischia». L’incarico per l’aggiornamento, nonché per il supporto specialistico per la definizione del piano intercomunale era stato affidato ad aprile al geologo Romeo Mariano Toccaceli, che a metà giugno ha trasmesso gli elaborati.

L’avviso pubblicato per garantire la partecipazione dei cittadini non ha dato esito, in quanto non sono pervenuti proposte, suggerimenti, contributi ed osservazioni. Nella delibera consiliare si ricorda che «il piano è l’insieme coordinato delle misure da adottarsi in caso di eventi naturali e umani che comportino rischi per la pubblica incolumità e definisce i ruoli delle strutture comunali preposte alla Protezione Civile per azioni di soccorso». Ancora, «lo strumento elaborato contiene gli elementi di organizzazione relativi alla operatività delle strutture comunali in caso di emergenza».

Il documento dunque «miraacostituireprocedure di intervento per definire le azioni e le strategie da adottarsi al fine di mitigare i rischi, portare avanti le operazioni di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita;ilpianoèstato elaborato predisponendo tutti i dati cartografici, logistici, statistici e anagrafici e della rilevazione sul territorio di tutte le risorse strumentali e umane in caso di emergenza e di tutti i potenzialistati di pericolo su base cartacea e predisponendoil piano operativo su supporto informatico per tutta la gestione in tempi reali delle emergenze».

LE TAVOLE DEI RISCHI

Si tratta di «uno strumento dinamico, che andrà periodicamente revisionato e aggiornato alfine di operare in caso di emergenza con cognizione di causa». I contenuti del Piano di emergenza, rileva ancora il civico consesso, «non determinano l’imposizione di vincoli di tipo urbanistico».

Si precisa anche che «al verificarsidiun evento calamitoso che richieda l’utilizzo di aree provvisoriedi ricovero per lapopolazione, i provvedimenti dioccupazioni d’urgenza verranno assuntidal Sindaco sullabasedelleeffettivenecessitàdel momento, con l’ausiliodel Piano diemergenza,inattuazione degli atti emanati ai vari livelli istituzionaliperfronteggiare lo stato di calamità e con l’impiego delle risorse a tale scopo stanziate» e che «la preventiva individuazione delle aree di emergenza deve intendersi pertanto come semplice strumento conoscitivo dei luoghi al momento liberi ed utilizzabili nel caso di necessità, fermo restando che ogni legittima trasformazione e mutazione delle condizioni d’uso comporterà l’aggiornamento del piano comunale di emergenza».

Gli elaborati e le cartografie fanno riferimento in particolare a Rischio idraulico ;Rischio idrogeologico; Rischio sismico; Microzone Omogenee in Prospettiva Sismica(MOPS);Rischio sismico: vulnerabilità degli edifici e popolazione a rischio; Rischio vulcanico; Rischio maremoto; Rischio da incendi boschivi; Rischio da inquinamento peri-costiero; Modello di intervento». Approvato l’aggiornamento, il Consiglio comunale ne ha anche disposto la più ampia diffusione.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos