Ida Trofa | Una gestione, quella dei rifiuti di Lacco Ameno appunto, ma anche di Forio, che nei mesi scorsi è stata attenzionata dalla magistratura tanto da portare agli arresti Oscar Rumolo, Vittorio Ciummo e all’impeachment del senatore De Siano.
Tra gli indagati di questa inchiesta c’è un uomo capace, attraverso la gestione dei rifiuti, di una imponente ascesa politica. Da parcheggiatore a consigliere comunale di spicco in poche mosse, parliamo di Salvatore Antifono.
Un uomo capace di impiantarsi, e bene, anche a Lacco Ameno e di gestire i rapporti con le amministrazioni locali per conto di Ego Eco.
A volte ritornano sarebbe il caso di dire. Magari sotto mentite spoglie, in un paese diverso. Ma sempre a caccia di un posto al sole.
Secondo quando ha appreso Il Dispari, presso la pianta organica del settore NU di Lacco Ameno sono assunti due congiunti di Antifono: R.C. e D.D.F., la moglie e il cognato che risultano nel numero degli esuberi per cui Balga ha intavolato una trattativa con i sindacati.
Entrambi sono in carica alla Nettezza Urbana lacchese dai tempi della EGO ECO, di cui Antifono era dipendente, ai vertici del servizio locale tra il 2010-2011 con l’aggravante che la signora Antifono, come confermano gli addetti ai lavori, non si è mai vista.
Cosa ci fanno nell’elenco dei lavoratori di Lacco Ameno queste due persone? Come mai, il comune “paga” anche per cittadini di un altro comune che a Lacco Ameno non hanno mai lavorato?
Così, mente una è fantasma, l’altro è costretto a trasferte massacranti. Ad onor del vero, D.D.F, viene descritto come un lavoratore indefesso e ligio. Chi lo conosce parla di un uomo che, con immani sacrifici, ha sempre lavorato raggiungendo Lacco Ameno da Torre del Greco tutti i giorni, senza mai un’assenza pretestuosa o una malattia prolungata, a differenza invece di qualche altro impiegato, anche di livello superiore a cui lo stipendio viene letteralmente regalato. Persone capaci di entrare in malattia per mesi senza motivo solo per un principio di competizione con un collega di pari livello e meglio inserito politicamente. Questo prima. Però.
D.D.F, invece, benché cognato di Antifono, da quando è entrata Balga, per timore di perdere il lavoro e non arrivare in orario parte con l’ultimo traghetto da Napoli alle 21,55 e raggiunge, nella notte, il deposito della 167 a Lacco Ameno, dove attende l’alba sui sedioli degli “spogliatoi di Marrazzo”. In gergo, tra gli addetti ai lavori, cosi vengono chiamati i vecchi spogliatoi della NU.
CHI E’ ANTIFONO
Il già consigliere comunale di Torre del Greco, un posto che l’ex parcheggiatore ha occupato per due volte, è indagato con tutti gli altri protagonisti dell’inchiesa sulla NU Lacchese. La politica è stato il suo mestiere prima di essere risucchiato in una storia ricca di coni d’ombra sul voto di Torre e sparire dalla politica per restare dietro le quinte delle varie coalizioni in campo tra il 2012 e il 2014. Quinte, da cui l’ex dipendente della Mita di San Giorgio e poi della Ego Eco ha deciso di uscire per correre in prima persona con la lista Noi Sud a sostegno del candidato sindaco Antonio Liberti, l’ex segretario cittadino del Pd defenestrato dopo lo scandalo del tesseramento «gonfiato» grazie ai clan.
Antifono, da FI al PD, è sopratutto l’esponente della Ego Eco per cui i giudici partenopei hanno richiesto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. E’ lui l’alter ego di Ciummo ed è sempre lui la parte attiva nell’inchiesta articolata e rivelatrice che si è spinta fino a chiedere le manette anche per De Siano. Richiesta poi bloccata dal Senato. Assistito dall’avvocato Gennaro Tortora, il senatore si disse pronto a rinunciare all’immunità per farsi giudicare cosa di fatto mai avvenuta. Le accuse, lo ricordiamo, vanno dalla corruzione alla turbativa d’asta per un giro di denaro, assunzioni e tessere gonfiate che vede anche indagato il parlamentare azzurro Luigi Cesaro, padre di Armando, all’epoca presidente della Provincia di Napoli.
LE ASSUNZIONI E L’INCHIESTA
D.D.F. e R.C. furono assunti dalla Ego Eco quando si occupava dei rifiuti lacchesi.
Una gestione finita nell’inchiesta perchè: “al fine di compiere atti contrari ai doveri di ufficio, consistiti ne favorire la ditta Ego Eco Srl, già affidataria diretta del servizio dall’1.9.2011, mediante l’indizione della gara di appalto per affidamento del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti solidi urbani, e segnatamente: Irace Restituta e De Siano Domenico, dopo avere, strumentalmente revocato l’affidamento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti solidi urbani alla società in house “Lacco Ameno Servizi srl” in liquidazione volontaria, ritenendo il servizio offerto dalla stessa antieconomico per il Comune, con la delibera nr 10 del 19.8.2011 incaricavano Rumolo Oscar di provvedere all’espletamento della procedura di gara per l’affidamento definitivo del servizio di raccolta rifiuti e nelle more della indizione della gara, motivando su ragioni di urgenza dai medesimi determinate con il provvedimento di revoca sopra menzionato, di procedere all’affidamento del medesimo servizio mediante procedura ristretta ai sensi dell’art. 57 lett c) Dlgs 163/06; Rumolo Oscar, con determina nr. 41 del 1.9.2011, affidava alla Ego Eco per il periodo dal 12.9.2011 al 31.12.2011, il servizio di raccolta e gestione rifiuti alle stesse condizioni economiche in precedenza nego- ziate con la Lacco Ameno Servizi e non provvede, alla materiale indizione della gara di appalto, provvedendo, altresì a prorogare ulteriormente il servizio a favore della Ego Eco sino al 31.12.2012».
E’ verosimilmente, dunque, dal 2011 che anche Antifono è riuscito a mettere radici all’ombra del Fungo. E ad assumere moglie e cognato!
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