Il girone di andata del campionato di Serie D è andato in archivio, l’Ischia Calcio pensa al ritorno in campo e alla seconda fase della stagione. Dopo aver chiuso il suo 2024 con un brutto tonfo sul sintetico dello Stadio “F. Calise”, la squadra di Simone Corino è pronta a ripartire perché in calendario c’è la delicata partita contro il fanalino di coda Brindisi. Riscatto e salvezza, per i gialloblu sarà l’occasione giusta per dimenticare il Casarano e per riprendere la marcia verso il traguardo.
Aver staccato la spina ha sicuramente aiutato la brigata isolana, che tuttavia attende i colpi dal mercato per rinforzare, qualitativamente e numericamente, il gruppo. Al giro di boa il club ha tracciato già un primo bilancio rispetto alle aspettative estive, agli investimenti fatti e alle risposte arrivate dal terreno di gioco. Qualcosa non ha funzionato, a confermarlo altresì le dimissioni autunnali di Enrico Buonocore e di Mario Lubrano. Dalla promozione di Corino però l’Ischia ha ritrovato il vecchio spirito isolano ed è tornata a scalare la classifica.
Sono 24 i punti conquistati dopo 17 giornate, settimo posto – in coabitazione con il Gravina – e un distacco di otto lunghezze sulla zona playout. Nella stagione 2023/24, in un girone diverso e con avversarie attrezzate in maniera differente, il club del presidente Taglialatela terminò l’andata con 26 punti per un bilancio di 6 vittorie, 8 pareggi e 3 sconfitte. A distanza di un anno l’Ischia ha due punti in meno frutto di 7 successi, 3 pareggi e 7 ko. Un rendimento quasi lineare, ma condizionato dal mancato “equilibrio”: negli ultimi mesi i gialloblu hanno alternato prestazioni convincenti a risultati largamente negativi, rispetto all’annata del ritorno in Serie D che vide la squadra intraprendere un percorso stabile. Alla ripresa dalla pausa invernale arrivò uno 0-0 con la Nuova Florida; l’eventuale bottino pieno contro il Brindisi porterebbe gli uomini di Corino a raggiungere la quota della scorsa stagione (27) allo stesso punto del campionato.
L’Ischia ha segnato 25 reti quest’anno contro le 23 di una stagione fa. I guizzi di Favetta (3) hanno sicuramente contribuito alla percentuale realizzativa, ma gli isolani sono stati bravi a portare in gol tredici calciatori diversi (quattordici se si considera anche Trofa in Coppa, ndr). Il capocannoniere è Talamo che ha già eguagliato il record della prima esperienza quando siglò 6 marcature in 32 presenze. Con la metà delle apparizioni quest’anno ha totalizzato lo stesso numero di reti e ora mira alla parentesi più prolifica, quando vestiva la casacca della Nocerina. Il reparto arretrato sta affrontando più difficoltà, il gruppo sembra aver perso quella solidità che ha contraddistinto la cavalcata playoff. Sono 30 i gol subiti (seconda peggior difesa, l’Angri è sul gradino più alto del podio) contro i 17 incassati da settembre a dicembre 2023. Ritrovare la compattezza difensiva sarà una delle priorità dello staff tecnico in vista della seconda parte della stagione.
Il mese di gennaio dovrà vedere l’Ischia protagonista anche sul mercato. Consolidata la batteria di portieri, dopo aver rivalutato il progetto dei 2006, la società dovrebbe inserire nuovi rinforzi in ogni zona del campo. Sono in corso valutazioni su alcuni calciatori, ma l’obiettivo è quello di puntellare l’organico con elementi che si sposano all’idea di gioco del mister. Dopo aver tesserato il classe 2002 Colella, di ruolo difensore, ex Team Altamura e Bitonto, il prossimo colpo riguarderà il centrocampo.
Il diciottenne Bisogno, già in passato sull’isola, si è aggregato al gruppo ma si attende l’apertura della finestra dei professionisti per annunciare il suo ingaggio. Poi la proprietà dovrà concentrare gli sforzi sul pacchetto avanzato: alle uscite di Battista, Favetta e Gadaleta si è aggiunta pure quella di Quirino, quindi serviranno nuovi profili da affiancare a Talamo. Intanto la separazione tra il club e Florio dovrebbe presto diventare realtà. La frattura tra le parti sembra insanabile e quindi le strade potrebbero dividersi a breve.