Una lunga e colorata pagina dell’Independent, uno dei giornali britannici più letti al mondo sia in versione cartacea che in versione digitale. A chi è dedicata questa grande pagina? Al nostro sito archeologico più importante, l’Antica Aenaria.
Il sito romano sommerso, in cui lavorano incessantemente molti professionisti, ha colpito ed ammaliato Michael Day, giornalista de The Independent che, nella sua rubrica dedicata ai viaggi ne parla da un punto di vista nuovo, dal punto di vista dei pescatori che hanno scelto di trasformare la propria attività e diventare collaboratori sottomarini degli archeologi.
“Ischia: i pescatori sull’isola italiana imparano a tuffarsi così possono salvare i resti dell’insediamento romano sommerso dell’antica Aenaria” questo il titolo dell’articolo che sta viaggiando veloce online.
Una intervista interessante che il giornalista fa a Giulio Lauro, una delle anime fondatrici del progetto Aenaria, e alla dott.ssa Benini, archeologa impegnata sul sito sin dall’inizio.
Un sito, quello di Aenaria, che è tra i più importanti al mondo sia perchè tra i più antich (parliamo del 200 a.C.) sia perchè spiegherebbe le dinamiche politiche ed economiche del grandissimo impero romano.
Quello che Giulio Lauro e i ragazzi della cooperativa Marina di Sant’Anna stanno portando avanti è un qualcosa di unico al mondo. “Pescatori che diventano archeologi sottomarini” questa la definizione che il giornalista del The Indipendent da dei nostri valorosi amici di “Aenaria”; collaboratori della dott.ssa Benini, archeologa da sempre innamorata della nostra isola. E c’è tanto amore e tanta passione nella parole e negli occhi dei protagonisti, passione per il mare, il nostro mare e per la storia.
Una pagina più che bella per l’intera isola d’Ischia, una concreta opportunità di destagionalizzazione del turismo creando un canale archeologico di valore indescrivibile per l’umanità.
“Antica Aenaria” è una delle eccellenze da preservare e far crescere, una punta di diamante per il nostro territorio che pian piano sta facendosi conoscere in tutto il mondo.
Area marina…fonti termali…aree archeologiche…spiagge e depuratori…La triste realta’ e’ che tranne pochissimi appassionati per il resto nessuno se ne “fotte” , salvo poi riempirsi la bocca di generici “ci vogliono i turisti buoni”. Che cosa dovrebbero venire a vedere i turisti “BUONI” ? Il mercato di resina a Casamicciola ? I discount ?
E’ solo un caso che due eccellenze come i Poseidon e la Mortella siano di proprieta’ di famiglie straniere ?
Giulio Lauro, i ragazzi della cooperativa Marina di Sant’Anna, e la dott.ssa Benini, sono fantastici; molti si limitano a mungere la mucca senza fare troppa pubblicità, loro la hanno creata e poi cresciuta e foraggiata con pazienza a nostre spese, e ora la mungono a loro piacimento e se ne predono anche il merito di averla scoperta.