giovedì, Novembre 28, 2024

L’appello “grazia” l’ex giudice di Ischia Alberto Capuano: “Pena dimezzata”

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Dimezzata la pena per il giudice Capuano. Il magistrato napoletano, che è stato in forza anche alla Sezione distaccata di Ischia, è stato assolto dalla terza sezione penale della Corte di Appello di Roma dalle cinque contestazioni di corruzione in atti giudiziari per le quali in primo grado il 14 settembre 2021 era stato condannato dal Tribunale di Roma. I giudici di secondo grado hanno riqualificato per l’ex collega di Ischia, difeso dal professore Alfonso Furgiuele e dall’avvocato Alfredo Sorge, due contestazioni di corruzione in traffico di influenze e per una terza il tentativo di traffico di influenze. La pena è stata dunque rideterminata in quattro anni e nove mesi, in sostanza dimezzando la condanna decisa dal Tribunale di prime cure, pari a otto anni e dieci mesi di reclusione.

Tali riqualificazioni e rideterminazioni della pena riguardano anche gli altri coimputati, Antonio Di Dio, Valentino Cassini e Giuseppe Liccardo. Le pene per questi tre imputati sono state rideterminate in 4 anni e 3 mesi per Di Dio; in 3 anni e 6 mesi per Cassini e 3 anni per Liccardo. Moderata soddisfazione per i legali di fiducia del giudice Capuano, per i quali la sentenza “costituisce un primo momento di riequilibrio della realtà con il riconoscimento della insussistenza di tutte le ipotesi di corruzione in atti giudiziari contestate e per cui era stata a suo tempo emessa la misura coercitiva e poi la sentenza di primo grado”.

I difensori si riservano di leggere le motivazioni della sentenza “e di impugnare in Cassazione il verdetto di colpevolezza per il reato di traffico di influenze, addirittura in una delle tre ipotesi ravvisato in forma tentata”. Come alcuni ricorderanno, il giudice Capuano fu tratto in arresto nell’estate di quattro anni fa con l’accusa di coinvolgimento in episodi di corruzione. Dopo alcuni mesi fu posto ai domiciliari, da cui fu liberato a metà del 2020.

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