Per il lavoro che svolgo da trentasei anni a questa parte e che, se vogliamo, è nato dagli interessi che ho coltivato da teen ager insieme allo spunto per cominciare ad occuparmene per la vita, ho avuto modo di imbattermi -e spesso conoscere personalmente- in un sacco di artisti di notevole portata, molti dei quali hanno scandito le note della colonna sonora di alcuni tra i momenti e i periodi salienti della mia esistenza.
Poco più di un mese fa, la mia amica dalla voce d’oro Cheryl Porter ha avuto l’onore di condividere un’esperienza professionale con Lionel Richie, che per me è praticamente un mito vivente; a Cheryl ho chiesto di procurarmi un suo autografo con dedica, perché quando sono andato ad un suo concerto a Lucca pochi anni fa fu praticamente inavvicinabile.
A mia moglie Catrin invidio l’aver assistito, da ragazzina, a un concerto di Michael Jackson all’autodromo di Nurburgring, in Germania. Pochi mesi prima della sua morte, quando annunciò la sua nuova tournée in UK, provammo a comprare i biglietti con mille alchimie online, ma al momento di pagare la procedura si bloccava inspiegabilmente. Pochi giorni dopo, ecco l’annuncio della sua morte.
Quello che invece mi manca senz’alcuna attenuante del caso è Barry White!
Proprio ieri, in uno scampolo di tempo libero di un primo maggio trascorso ad anticiparmi diverse pratiche che avrei dovuto evadere nei prossimi giorni, mi sono dedicato a spulciare qualche suo video di esibizioni live su Youtube. Splendido il concerto del 1975 con la Love Unlimited Orchestra alla Royal Albert Hall di Londra (un po’ meno la sua giacca da avanspettacolo verde e bianca con strass e paillettes). Ma incredibile è stato l’omaggio ricevuto ai Music Awards del 1994, con uno speech da togliere il fiato a partire dal suo vocione esclamante “I am…” interrotto dagli applausi e dalle urla di fan d’ogni età, per terminare con un finale da brividi: “Fin quando morirò, continuerò a fare la mia musica”. Una promessa rispettata fino a quel maledetto 4 luglio del 2003, dopo aver venduto oltre cento milioni di dischi.