venerdì, Marzo 21, 2025

LASCIATI A SECCO. Costretti a poche ore d’acqua al giorno

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L’EVI pensa a produrre milioni di debiti e si limita a diffondere avvisi invece di trovare soluzioni! Un carrozzone sempre più inutile. Il problema della "pompa" tra Campagnano e Barano-Rosale che pompa solo 48 litri invece dei 61 necessari! Scarica barile indegno: "chiudi tu, non chiudo io"...

Gaetano Di Meglio | Con tutto quello che ci costa l’acqua siamo diventati ridicoli! Nel 2021 ci troviamo a vivere in un loop nel tempo perché dobbiamo ci porzionano l’acqua. Perché ci riducono le forniture idriche. Perché giocano con la nostra vita e, soprattutto, perché si coprono le coscienze con lo scarica barile.

L’EVI scarica sulla Regione Campania, la Regione sull’EVI e, alla fine, nel 2021, siamo costretti a restare senza acqua! Ma di quale modernità stiamo parlando? Assurdo.
Da un lato ci sono le comunità dell’isola d’Ischia e dall’altro, invece, un piccolo esercito di dipendenti raccomandati che affollano uffici pubblici senza dare risposte ai cittadini. Carrozzoni pubblici che producono debiti su debiti ma che non producono benefici per le comunità che, invece, dovrebbero “servire”.
Quella a cui abbiamo assistito è un’escalation di degrado amministrativo a cui, però, qualcuno dovrebbe porre rimedio. Andiamo per gradi.

UILTIMO AFFRONTO: POCHE ORA AL GIORNO
L’ultimo avviso, quello che è stato diramato ieri 13 agosto è il più grave.
“AVVISO. L’ulteriore aumento dei consumi idrici, unito a problematiche dovute alla conformazione del territorio isolano, sta portando ad un peggioramento delle dinamiche di approvvigionamento per i Comuni di Barano e di Serrara Fontana. A seconda dell’evoluzione della situazione, la Regione potrebbe ritenere necessario chiudere i serbatoi non solo nelle ore notturne, ma anche in quelle diurne, senza possibilità di pianificare le manovre, dovendo rispondere a domande di assorbimento imprevedibili. È inteso che, comunque, verrà assicurata l’erogazione almeno per alcune ore al giorno. Si raccomanda, dunque, all’utenza di limitare i consumi in generale, evitare usi impropri della risorsa e tenere sempre in efficienza le cisterne private di accumulo ed i relativi autoclavi”.

Secondo l’EVI, la società pubblica ischitana che sforna milioni di debiti, la colpa è della Regione Campania.
A noi dello scarica barile istituzionale tra EVI e Regione non importa.
Assistiamo, inermi, al “peggioramento delle dinamiche di approvvigionamento per i Comuni di Barano e di Serrara Fontana” e l’interfaccia dei nostri comuni non si preoccupa di allarmare i sindaci e di trovare una soluzione al “peggioramento” del servizio e si limita a diramare avvisi? Assurdo!

LA TESTIMONIANZA
“Salve, voglio denunciare la politica scellerata dell’Evi che da qualche giorno prima se n’è uscita con un comunicato senza possibilità di repliche che dall’11 Agosto fino a non si sa quando ci viene tolta l’erogazione idrica in alcune zone di Barano ed Ischia nelle ore notturne (già questo è assurdo, ma posso anche capire in parte); ma oggi, rientrando a casa sotto il solleone, scopro che dalle 13:30 l’acqua è andata via e mentre le scrivo non è ancora tornata; leggendo un po’ sulle varie pagine social isolane scopro che si parla addirittura di limitare l’erogazione idrica durante solo poche ore del giorno; l’Evi non risponde né alle mail né al centralino, è la guerra contro i mulini a vento. Mia moglie è infermiera, oggi ha fatto la mattina e non ha potuto fare la doccia”.
E’ questo uno dei tanti messaggi che abbiamo ricevuto, oltre a poter essere testimoni dirreti del disservizio. Ma la presa in giro dura da molto di più.

IL SECONDO AFFRONTO: CHIUSURA NOTTURNA
L’11 agosto, 3 giorni fa, sempre l’EVI comunica che “Troppa richiesta idrica, stop serale per il serbatoio di Barano-Rosale. A causa dei notevoli assorbimenti idrici di questo periodo estivo, la Regione Campania ha deciso che, dall’11 agosto, il serbatoio di Barano-Rosale sarà soggetto a chiusura nottuma onde consentire il recupero dei livelli. La fascia oraria di chiusura quotidiana si protrarrà fino a quando la situazione migliorerà e si estenderà dalle ore 21,00 alle 8.00 del mattino dopo. Ad essere interessati dall’interazione dell’erogazione idrica saranno i Comuni di Ischia e Barano nelle seguenti zone: via Vincenzo Di Meglio e traverse; località Molara; – via Schiappone; via Arenella; via Corbore; via Spalatriello.
Tra Covid, pandemie, ondate di calore dobbiamo anche leggere che “verrà assicurata l’erogazione almeno per alcune ore al giorno”?

Sembra assurdo, ma non è assurdo, è solo menefreghismo istituzionale e una costante inadeguatezza delle persone preposte a risolvere il problema.
Per capire bene quanto sia grave, infatti, è bene rileggere cosa abbiamo scritto lo scorso 27 luglio, inizio di questa infame escalation di disservizi.

ERA LUGLIO 2021
L’afflusso di turisti e villeggianti e il gran caldo di questi giorni hanno comportato problemi alla erogazione idrica in alcune zone dell’isola, in particolare nel comune di Serrara Fontana. Infatti è stato comunicato che a partire dal 28 luglio, «A seguito di maggiori consumi registrati in questi ultimi giorni, ai serbatoi di Serrara e Fontana, la Regione Campania Ciclo integrato delle Acque ha previsto l’apertura dei suddetti serbatoi alle ore 7:00 e la chiusura alle ore 21:00. Tale programmazione sarà rispettata fino a quando non si registreranno variazioni di consumo in aumento e/o in diminuzione. In tale circostanza si provvederà ad emettere nuovo avviso».
Nelle ore serali e notturne, dunque, verrà interrotta l’erogazione idrica. Inoltre il responsabile del Servizio Idrico Integrato «ove ritenuto necessario, provvederà a programmare l’eventuale turnazione idrica sulla rete di distribuzione, che sarà oggetto di opportuna comunicazione agli Enti preposti».

I DISAGI E PROBLEMI NON AFFRONTATI
Disagi non nuovi, a cui forse lo scorso anno si era persa l’abitudine a causa del minor afflusso di ospiti. Disagi comunque causati da alcune carenze strutturali. Infatti la centrale ubicata a Panza consente un pompaggio di circa 11 litri al secondo per il serbatoio di Montecorvo. Da questo serbatoio, per caduta, ai serbatoi di Fontana e Serrara arrivano circa 5 litri e mezzo cadauno. Fino a poco tempo fa erano sufficienti, ma da circa una decina di giorni l’utenza dei serbatoi di Serrara e Fontana consuma una quantità di acqua maggiore di quella che riesce a entrare e per questo i due serbatoi perdono di livello. Per ovviare al problema, all’Evi sono costretti a chiudere l’erogazione serale per consentire il riempimento. Alle 7.00 del giorno seguente i serbatoi vengono riaperti.

Un problema strutturale perché nella centrale di Panza la Regione ha dovuto installare una pompa che non consente una erogazione superiore a 11 litri al secondo in quanto la tubazione verso il serbatoio di Montecorvo non è in grado di addurre un maggiore quantitativo di acqua essendo di piccolo diametro. Una tubazione, quella tra Panza e Montecorvo, realizzata negli anni ’60 del secolo scorso, quando il fabbisogno idrico su quelle zone era quasi nullo. Di anno in anno, con lo sviluppo dell’economia turistica, la domanda di acqua è andata crescendo, ma la tubazione è rimasta sempre la stessa.
Per risolvere il problema dunque servirebbe mettere in posa una tubatura di diametro maggiore. Intervento che al momento non sembra in programma. E così, nonostante dalla terraferma arrivi una quantità sufficiente di acqua, alcune zone non vengono servite adeguatamente.

I soliti problemi delle estati isolane… Alla fine del mese di agosto, ad ogni modo, tutto tornerà alla normalità. Nel frattempo, le utenze di Serrara e Fontana dovranno adeguarsi agli orari di erogazione idrica di volta in volta comunicati.

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  • Articolo realizzato dalla Redazione Web de Il Dispari Quotidiano. La redazione si occupa dell'analisi e della pubblicazione fedele degli atti e dei documenti ufficiali, garantendo un'informazione precisa, imparziale e trasparente. Ogni contenuto viene riportato senza interpretazioni o valutazioni personali, nel rispetto dell’integrità delle fonti e della veridicità dei fatti.

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