giovedì, Gennaio 16, 2025

L’assurda pretesa di voler vivere altrove

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Il triangolo della movida ischitano resta (da anni) il più pericoloso. Ma sembra che il problema sia dirci ammazzatevi pure, ma in mezzo alla strada per poter dire “è alla Caciassa” e non “è al Valentino” o, ancora “da Papaleo”. A Forio, dove, forse, in piazza si riversa più gente, non si registrano risse. Eppure siamo la stessa isola e rispondiamo alla stessa domanda di mercato rivolta in gran parte allo stesso target. I residenti combattono con rumori molesti, le amministrazioni assumono (quasi) provvedimenti simili e il problema resta irrisolto.

In questi giorni, di totale amarezza e disgusto, viene fuori una illogica voglia di pretendere di vivere in un’altra parte del mondo. E non so quale sia.
Ad un certo punto della nostra narrazione, arriviamo al primo di agosto e iniziamo a fare i conti con il mondo di fuori. Quello che vede Ischia come meta turistica e la sceglie per le sue vacanze.
Italiani, stranieri, giovani, anziani e tutta l’Italia che va in ferie, si ritrovano sulla nostra isola e la vivono come vogliono. Noi, però, in questo stesso periodo dell’anno, vorremmo stare in un’altra parte del mondo.
Ancora oggi sento la cazzata di J Lo a Capri e il cantante neomelodico a Ischia. O di questa venerazione per altri luoghi che non sono paragonabili soprattutto perché non sono diversi da Ischia.

Nessuno nega che ci sono circostanze e coincidenze che fanno la differenza delle destinazioni e dei territorio, però, neanche possiamo stare li a venerare questo e quello.
Ieri, un giovane turista napoletano arrivato ad Ischia – non mao-mao – ha raccontato della sua vacanza a Mykonos. Rissa notturna la prima sera e 15 giorni di ricovero in terra greca.
Così, ce lo diciamo per allargare il dibattito.
Torniamo a noi e ai nostri problemi. In questi giorni si parla di violenza gratuita, di risse, di episodi legati alla felice condizione della notte. Il tutto, poi, lo decliniamo alla qualità del turisti d’agosto e troviamo l’EVA di turno (Adamo scaricò le colpe sulla donna) con quelli che fittano a nero. Facendo di tutta l’erba un fascio e non affrontando il problema.

Il triangolo della movida ischitano resta (da anni) il più pericoloso. Ma sembra che il problema sia dirci ammazzatevi pure, ma in mezzo alla strada per poter dire “è alla Caciassa” e non “è al Valentino” o, ancora “da Papaleo”. A Forio, dove, forse, in piazza si riversa più gente, non si registrano risse. Eppure siamo la stessa isola e rispondiamo alla stessa domanda di mercato rivolta in gran parte allo stesso target. I residenti combattono con rumori molesti, le amministrazioni assumono (quasi) provvedimenti simili e il problema resta irrisolto.
Forio, tra l’altro, ha vissuto solo un anno fa, l’aggressione istituzionale di “musica spenta” ad un suo luogo simbolo con la colpa di essere politicamente esposto (a metà). E, per restare a Forio, cosa accadrà nel prossimo autunno/inverno? Come si attrezzerà il ridicolo water front costato milioni per la versione “al chiuso”? E i residenti resteranno svegli anche d’inverno un paio di giorni a settimana?
In terraferma si picchiano quanto si picchiano tra il Valentino, la Caciassa e Papaleo. In terraferma si ubriacano come quello che accade a Ischia e quello che accade in qualunque parte del mondo. Pretendere di vivere in un altro posto è una pretesa ischitana che non trova nessun collegamento con la realtà.
La colpa buttata sul low-cost alberghiero (che abbonda sulla bocca di chi deve parlare a vuoto) o sulle “luxury” affittanze ai mao-mao non ci serve. Ci servirebbe, invece, una valutazione politica complessiva che riesca a mediare le esigenze e riesca a dare una direzione chiara al paese.

Non viviamo su un’isola isolata. Siamo un posto super collegato con la terraferma, raggiungibile in 20 minuti con 2 o 3 motori fuoribordo da Bacoli. Abbiamo 5 porti turistici e non contiamo più i posti letto (perché non ci va di fare differenze tra alberghiero ed extra alberghiero!) e, ad agosto (in particolare) sbandieriamo la pretesa di risolvere il problema individuandolo in due o tre facili problemi.
Tra poco finirà agosto e ce ne dimenticheremo. Torneremo a litigare per il traffico delle scuole, per i bus che lasciano i ragazzi sulle fermate e ci dimenticheremo che la questione “notte” merita risposte. Perché? Perché poi, il giovedì, il sabato e la domenica si “suona” lo stesso…
Vabbè, questa è la modalità Ischia.

9 COMMENTS

  1. Lettura solo apparentemente obbiettiva, perché non si precisa che a Mykonos si è operata una selezione netta del turismo, scegliendo esclusivamente quello giovanile della movida notturna, le altre tipologie di turisti semplicemente non ci vanno e scelgono altre isole, che in Grecia abbondano… Ischia invece ha un turismo eterogeneo di cui occorre tutelare la reciproca convivenza, perché a differenza dell’isola greca, possiede potenzialità e caratteristiche diverse: posizione in un golfo molto antropomorfizzato, mare e termalismo inedito ed un turismo storico di tipo qusi secolare!
    Tutto ciò richiederebbe una cura ed una programmazione accurata, fatta da esperti e non certo improvvisata ogni anno ad inizio stagione…

    • E’ questo il punto: a Ischia vengono i giovani, le famiglie e gli anziani.
      E purtroppo la prima categoria, che ha anche meno soldi da spendere (perché o stanno all’università o hanno il ”reddito”, raramente lavorano), danneggia le altre due.
      Bisognerebbe tornare ad uscire ad orari umani, non dall’una alle sei del mattino.
      Oppure concentrare il turismo giovanile in una sola parte dell’isola, magari a Sant’Angelo.

  2. C è un turismo STATISTA…serio….che pianifica nel lungo termine il da farsi…c è il turismo politico,confusionario, che è quello del mangiamo tutti tutto e subito,ammiscann carne e pesci, tanto poi a quelli(i turisti..quelli buoni)chi è ver chiù…poi c è il turismo di Ischia che non è buono ne a fare il primo e nemmeno il secondo a iniziare dalla popolazione residente a cui ancora forse non è chiaro che è il TURISMO(OVVIAMENTE ESCLUSI I MAO MAO CON RELATIVI PARENTI) che tiene a galla la barca….in Grecia il turista lo venerano…a Ischia il turista sta sulle p…e….in Grecia lasciano le auto a casa se serve per fare circolare i turisti…a Ischia d estate sembra il gra di Roma nell’ ora di punta con incidenti su entrambe le carreggiate

  3. Redazione Web,ma sei ma uscito dall’isola hai mai messo la testa fuori da Ischia,fatti un giro per vedere come fanno turismo e che turisti ci sono in giro dalle macchine che hanno a come vestono a come spendono, ma non andare a Varcaturo o a Baia Domizia,ma Liguria, Toscana, Veneto, Sud della Francia Spagna,solo alcuni esempi.A Ischia c’è il discount del turismo, ” è a varc che chiamm e marenaro”
    ,Logico la coltellata e la testa calda la puoi trovare ovunque.

    • Non mi sembra che la cronaca sia tanto diversa. Sta valutazione sulle “macchine che hanno” dice di tutto di “Geppo”. Peinz nu poc… ora giudichiamo le persone dalle auto o dai soldi. ASSSSSSSSURDO

  4. Inutile che giri la frittata o fai finta di non capire, metti la testa fuori dal tuo piccolo mondo isolano e isolato,gira vedi un po di gente e posti,cosi potrai capire come alcuni posti fanno tursimo, perchè ci sono turisti e turisti e modi di fare turismo.
    Esempio di domenica 21 Agosto ore 12:15 Pozzuoli biglietteria Caremar,stavo in fila una signora non Italiana chiedeva di saltare la fila solo per chiedere quanto costava il biglietto per la sua auto,perchè la Medmar gli aveva chiesto 100€ (giustamente perchè i costi e gestione del trasporto sono lievitati).La signora avrà fatto 2 conti e paragone, se per una settimana di soggiorno a Ischia pago 500€ / 700€ perchè mi chiedono (e ripeto giustamente) 100€ solo andata per il traghetto?
    Se vuoi il turismo di qualità ce vo a gente che soldi,ma quelli con i soldi è poco probabile che scelgano Ischia.

  5. ISCHIA HA DUE PROBLEMI -I POLITICI INESISTENTI E NULLI PERO’LI VOGLIAMO NOI PER I NOSTRI PORCI COMODI -E DUE -NON PERCHE FINISCE LA DISCUSSIONE -CI SONO MOLTI ISCHITANI -FORSE TANTISSIMI-CHE HANNO LA PANCIA PIENA E SE NE “FOTTONO “DI TUTTO E DI PIU E VOGLIONO SOLO I “CA………VOLI “LORO

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