Grandi e medie opere, eventi e affidamenti. Questi sono mesi molto movimentati sull’isola d’Ischia e, soprattutto, nel territorio di Forio, dove sono in corso non poche attività. Di questo e di molto altro ancora abbiamo parlato con Francesco Del Deo, ex sindaco e attuale esponente dell’opposizione nel civico consesso turrito. Nell’intervista non ha lesinato attacchi agli attuali amministratori, andando anche indietro negli anni, ai tempi dell’Amministrazione guidata da Franco Regine. Del Deo, in parole povere, ha rivendicato la paternità di tutti i progetti che ora stanno andando in porto.
Partiamo dalla notizia più attuale: venerdì ci sarà l’inaugurazione del plesso scolastico “Avallone” a Panza. Una grande opera che migliora l’offerta scolastica territoriale, ma che parte da lontano.
«Esatto. Vorrei iniziare col dire che non vi è alcun progetto nuovo ideato, candidato a finanziamento, finanziato e realizzato dalla attuale Amministrazione. Non vi sono atti a riguardo. Basta prendere in considerazione le tempistiche per la presentazione dei finanziamenti: oggettivamente non vi era il tempo materiale per questa Amministrazione di fare progettualità proprie. Tutto ciò che viene ora proposto come “nuovo” è la giusta e positiva conclusione di quanto realizzato dalla mia Amministrazione.
Non lo dico per autocelebrazione, ma sono i fatti a parlare, anzi le grandi e medie opere. Ma voglio tornare alla tua domanda. La scuola di Panza, il plesso “Avallone”, è un’opera vitale per il territorio che è stata progettata dalla mia Amministrazione e fortemente voluta. E’ quindi una informazione fuorviante quella artatamente ideata dall’attuale sindaco quando dichiara che in meno di un anno ha portato a compimento l’intervento, facendo intendere di aver realizzato dalla A alla Z il tutto. Non è assolutamente vero. Abbiamo consegnato all’attuale Amministrazione il progetto in una fase in cui si sarebbero dovuti solo iniziare i lavori. Anzi, è da ringraziare l’on. Giovanni Legnini che con la sua solerzia e previsione ha fatto sì che tale intervento venisse prima finanziato e poi realizzato. Questo come tanti altri interventi non solo a Forio, ma sull’intera isola d’Ischia.
Ma in così pochi mesi, come possono far credere di aver potuto progettare e realizzare un tale intervento? E non è l’unico esempio…».
I DEBITI DELL’AMMINISTRAZIONE REGINE
Ci faccia capire meglio.
«Ad esempio, la demoricostruzione della scuola allo Scentone è stata un’opera progettata e finanziata grazie all’impegno della passata Amministrazione. Qui non si tratta di stelle da apporre al bavero della giacca, ma di onestà intellettuale e soprattutto politica. Nel gioco delle parti ci sta che vengano dette alcune cose, come vuole un buon confronto tra maggioranza e opposizione, ma qui non siamo nemmeno a quel livello. Qui, giorno dopo giorno, sui social si vive una campagna denigratoria di non poco conto e un volersi accaparrare meriti non propri, come questi dei lavori pubblici solo conclusi e mai nemmeno approvati. Anzi, forse ai Consigli comunali in cui venivano approvati atti inerenti tali opere, erano addirittura assenti… ma posso anche sbagliare. Diciamoci la verità, forse erano intenti a fare altro invece che progetti da candidare a finanziamenti».
Cioè?
«Vorrei far notare che i primi atti di questa Amministrazione sono stati quasi esclusivamente conferimenti di incarichi a persone a loro vicine o candidate. Nomine di responsabili e cambi di ditte affidatarie, ma anche affidamenti diciamo “allegri” a ditte fondate nell’arco dell’ultimo anno o poco più. Sembrano tante casualità, ma io non voglio credere che non sia così. Altrimenti vorrebbe dire che hanno venduto il nostro amato paese, anzi svenduto quanto di buono è stato fatto.
Vorrei ricordare, prima a me stesso e poi agli altri, che Stani Verde, l’attuale sindaco di Forio, in passato era parte attiva dell’Amministrazione guidata da Franco Regine, Amministrazione che ha creato una vera e propria voragine di debito pubblico. Milioni di euro di debito tra partecipate e mutui, tra affidamenti, incarichi e spese superflue, che hanno gettato Forio nel baratro. La mole debitoria era così ampia da limitare al lumicino la possibilità di spesa del Comune di Forio, situazione sbloccata solo dopo alcuni anni di attento lavoro e gestione seria e oculata, con il ripianamento dei debiti e il risollevamento del bilancio. Durante i dieci anni in cui sono stato alla guida del comune di Forio, non abbiamo aumentato le tasse e non abbiamo toccato le tasche dei nostri concittadini, riuscendo comunque a migliorare l’equilibrio finanziario e inaugurando una stagione di grandi opere e finanziamenti».
IL CASO LOFFREDO
Quindi se oggi l’Amministrazione ha possibilità di spesa, lo deve alla sua gestione…
«Sì. Se oggi vediamo sperperare un patrimonio è perché lo hanno trovato in cassa, se così vogliamo dire.
Investire in spettacoli ed eventi è giusto, siamo un’isola che vive di turismo e questi appuntamenti servono anche all’indotto, ma non possono essere l’unica voce di spesa per la cittadinanza. Ammaliare con luci colorate, street food e musiche, come se fossero un canto delle sirene, non risponde alle reali esigenze della popolazione, del tessuto sociale che soffre degli aumenti dei prezzi e dei servizi, dei costi alti che ogni famiglia deve affrontare nel suo quotidiano. Rischiamo davvero di tornare nel baratro e a velocità molto elevata».
E’ un’analisi un po’impietosa, questa. Possibile che non vi sia nulla da salvare in questo anno e mezzo di Amministrazione Verde?
«Forse questa domanda la dovresti porre a tutti quei cittadini prima illusi e poi abbandonati dagli stessi esponenti della maggioranza che oggi restano all’ombra del sindaco. Io credo che a Forio si stia vivendo un paradosso. E’ il classico esempio dell’elefante nella stanza: il problema c’è ed è enorme, ma nessuno vuole discuterne. Possiamo permetterci di tornare indietro di anni senza muovere un dito? Credo proprio di no. E il popolo foriano inizia ad esserne sempre più consapevole».
Un’ultima domanda. Non possiamo fare finta di niente riguardo l’annuncio delle dimissioni del consigliere Loffredo, la pec inviata e la non validità della modalità di presentazione, in fine dei conti mai fatta…
«Il dott. Loffredo è un professionista e politico serio. A margine di quanto accaduto voglio solo dire che gli ho suggerito di non procedere con la formalizzazione delle proprie dimissioni da consigliere comunale in quanto dobbiamo rispettare il mandato che gli elettori ci hanno conferito e, infatti, stiamo continuando a lavorare, come opposizione, per la nostra Forio. Ma da tutta questa storia è un altro il dato che deve emergere: il clima della politica foriana è cambiato e questa volta in peggio».