venerdì, Settembre 20, 2024

Lavori al “Rodari”, che fatica far quadrare i conti! Il Comune d’Ischia liquida l’adeguamento dei prezzi

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Pagati alla “Euro Saf” 174.228,35 euro previsti dal decreto legge del 2022 «per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici…» a seguito della crisi ucraina

A lavori al plesso “Rodari” quasi ultimati, il Comune d’Ischia deve perfezionare gli adempimenti di questa fase, compresi i pagamenti alla ditta appaltatrice per l’adeguamento dei prezzi causati da varie circostanze tra cui la guerra in Ucraina.

Il progetto, denominato “Interventi di riqualificazione ambientale e recupero manufatti fatiscenti ed ampliamento plesso scolastico Gianni Rodari – ricostruzione con ampliamento delle aule esistenti”, era stato appaltato nel 2021 all’Ati “EURO SAF” (capogruppo mandataria) di Napoli ed “Elettrogesuele” (mandante) per l’importo contrattuale di 1.982.961,74 euro oltre Iva. Finora il Comune ha liquidato sei SAL alla ditta, di cui l’ultimo a novembre scorso.

Sta di fatto che ora il rup ing. Luigi De Angelis ha dovuto prendere atto del l Decreto Legge 17 maggio 2022, recante le «Disposizioni urgenti in materia di appalti pubblici di lavori», «Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina».

Il decreto prevede: «Per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori, ivi compresi quelli affidati a contraente generale, aggiudicati sulla base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, lo stato di avanzamento dei lavori afferente alle lavorazioni eseguite e contabilizzate dal direttore dei lavori ovvero annotate, sotto la responsabilità dello stesso, nel libretto delle misure dal 1 gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022, è adottato, anche in deroga alle specifiche clausole contrattuali, applicando i prezzari aggiornati, nelle more del predetto aggiornamento, quelli previsti….».

Stabilendo che «I maggiori importi derivanti dall’applicazione dei prezzari di cui al primo periodo, al netto dei ribassi formulati in sede di offerta, sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90 per cento, nei limiti delle risorse di cui al quarto e quinto periodo, nonché di quelle trasferite alla stazione appaltante a valere sulle risorse dei fondi…».

Per tali pagamenti possono essere anche utilizzate «le somme derivanti da ribassi d’asta, qualora non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti, nonché le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della medesima stazione appaltante». A dicembre era stata impegnata la spesa complessiva di 198.377 euro.

Sta di fatto che ora il rup ha relazionato che «da verifiche relative alle istanze trasmesse risulta che nella determina sopra citata è stato indicato un importo da corrispondere alla società EURO SAF s.r.l. non corrispondente a quello richiesto per l’adeguamento prezzi sulla piattaforma del Ministero delle infrastrutture». Indicando gli importi esatti per ciascun periodo e dunque l’importo complessivo del contributo, che ammonta a 174.228,35 euro Iva compresa. Così come anche dalle fatture presentate dall’impresa.

De Angelis ha dunque proposto la liquidazione alla responsabile del Servizio 6 Lavori Pubblici arch. Consiglia Baldino, che l’ha approvata. Nella determina aggiunge che residua ancora un importo di 24.149,1 euro sull’impegno di spesa assunto a dicembre, «che verrà utilizzato agli adeguamenti successivi». Alla fine i conti torneranno…

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