Mantenuti gli impegni e rilasciato il certificato di agibilità per la sede attuale del tribunale di Ischia, Giosi Ferrandino va all’attacco del sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi de Magistris, per risolvere l’altrettanto importante questione della ristrutturazione della sede storica dell’ufficio giudiziario. I cui lavori sono fermi da tempo. Nella nota indirizzata a De Magistris e per conoscenza al presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara, il sindaco d’Ischia ricorda al massimo rappresentante della ex Provincia l’impegno preso nell’incontro tenutosi prima delle festività natalizie. E’ trascorso oltre un mese e di quei 400.000 euro promessi non vi è ancora traccia, dunque vuole sapere a che punto è il relativo procedimento. Il contributo tanto sbandierato ha fatto forse la fine dei 600.000 euro che doveva erogare l’ex Provincia, guidata all’epoca dal presidente Luigi Cesaro?
Ferrandino fa una cronistoria della vicenda per dimostrare che l’Amministrazione comunale da lui guidata si era impegnata sin dal primo momento, ma a venire meno sono stati altri. Iniziando dall’approvazione del progetto da parte del Comune e del relativo finanziamento della Provincia: «Premesso che con Delibera di G.M del Comune di Ischia (Na) n. 29 del 10.02.2010 è stato approvato il progetto esecutivo inerente i lavori di Ristrutturazione Edilizia della sede del Tribunale di Napoli – Sezione Distaccata di Ischia (Na) -. Adeguamento dei locali al D. Lgs 81/08 e ss.mm.ii., per un importo complessivo di euro 600.013,45. Che la Provincia di Napoli nell’ambito del Bilancio di Previsione per l’anno 2010, approvato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n. 43 del 11.06.2010, ha previsto un apposito intervento per il trasferimento al Comune di Ischia – Capofila dei sei Comuni dell’Isola di Ischia – di risorse finanziarie – per l’importo complessivo di euro 600.000,00, da destinare ai lavori di ristrutturazione dell’edificio sede della Sezione Distaccata in parola».
Cesaro e Ferrandino avevano anche firmato un protocollo d’intesa, rimasto anche questo lettera morta: «Tra il Presidente della Provincia di Napoli ed il Sindaco del Comune di Ischia è stato sottoscritto in data 10.12.2010 un Protocollo di Intesa per il finanziamento realizzazione dei Lavori di ristrutturazione della sede della Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli, disciplinante le modalità del trasferimento delle risorse destinate al finanziamento dell’opera in oggetto».
Il Comune d’Ischia aveva fatto la sua parte, appaltando i lavori: «Con Determina Dirigenziale n. 657 del 16.06.2011 veniva aggiudicato in via definitiva l’appalto dei lavori di Ristrutturazione Edilizia della sede del Tribunale di Napoli – Sezione Distaccata di Ischia (Na) -. Adeguamento dei locali al D. Lgs 81/08 e ss.mm.ii., all’impresa Co.ger Srl, con sede in Qualiano (Na) alla Via A.Moro, n. 6, giusto contratto Rep. n. 5654 del 22.09.2011 e registrato in Ischia (Na) al n. 314 Serie I.
I lavori in narrativa sono stati consegnati, in via parziale, in data 06.03.2012, e furono sospesi in data 20.10.2012».
Peccato che i 600.000 euro fossero stati imputati a un capitolo del bilancio dove non vi era disponibilità finanziaria, ma nemmeno si provvide a correggere tale errore, “dimenticandosi” del problema. Infatti il sindaco d’Ischia ricorda che «con diverse note il Comune di Ischia ha richiesto e sollecitato l’erogazione del primo acconto alla Provincia di Napoli pari al 25% del finanziamento concesso ai sensi di quanto previsto dall’art. 4 comma a) della Convenzione sottoscritta dal Comune di Ischia e la Provincia di Napoli in data 10.12.2010, nonché una proroga per l’ultimazione dei lavori». Ma «l’Amministrazione Provinciale, per motivi tecnico-amministrativi rilevati dal nuovo dirigente, non ha ritenuto di dover dare più seguito agli impegni presi con l’Amministrazione Comunale di Ischia previsti nel richiamato Protocollo d’Intesa del 10.12.2010».
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: «Il mancato contributo assicurato dalla Provincia di Napoli ha causato il blocco dei lavori in corso, lasciando la vecchia sede della Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli in uno stato di degrado ed abbandono, in quanto i lavori fino alla sospensione avevano interessato solo la parte inerente tutte le demolizioni», evidenzia Giosi.
Il Comune d’Ischia tra l’altro corre anche il rischio di contenziosi con la ditta. Ma altro aspetto grave è che i danni causati dal mancato completamento dei lavori si ripercuoteranno sulla popolazione scolastica isolana, non potendo la stessa Città Metropolitana, proprietaria dell’attuale sede del tribunale, eseguire i necessari interventi all’immobile e restituirlo alla sua originaria destinazione di plesso scolastico: «Considerato che l’attuale stato di fatto causa una serie di problemi che vanno oltre l’abbandono dell’edificio in uno stato di degrado. Infatti, il perpetrarsi della sospensione dei lavori espone il Comune d’Ischia nei confronti della ditta esecutrice dei lavori per il rimborso di eventuali danni derivanti dall’anomalo andamento dei lavori. Una mancata ripresa dei lavori non consentirà nemmeno alla Sezione Distaccata di Ischia di ritornare nella propria sede originaria, per liberare l’attuale stabile (ex Liceo Scotti) al fine di riconsegnarlo alla Città Metropolitana, affinché la stessa possa eseguire i lavori di un progetto di ristrutturazione che è già dotato di tutti i pareri e le autorizzazioni necessarie per essere eseguito».
E’ dunque il caso che De Magistris si dia una mossa e Giosi chiede senza mezzi termini di comunicare lo stato del procedimento. I giorni passano e non si può attendere ancora: «Tutto ciò premesso, ritenuto che l’attuale situazione di stallo pregiudica gravemente i servizi giudiziari e scolastici sull’isola d’Ischia, nell’ottica della proficua collaborazione tra Enti pubblici che Lei ha sempre dimostrato, ed in particolare facendo seguito alle rassicurazioni che la S.V.I. garantì nella riunione avutasi presso Palazzo San Giacomo il 22 dicembre u.s. alla presenza del dott. Ettore Ferrara Presidente del Tribunale Ordinario di Napoli, con la presente si chiede lo stato del procedimento inerente il finanziamento delle opere di completamento per la ristrutturazione dell’originaria sede della Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli, sottolineando l’urgenza della presente in virtù di quanto sopra esposto».
Servirà questa iniziativa del sindaco d’Ischia a svegliare De Magistris?