Stop agli scarichi di acque termali nel collettore fognario di Lacco Ameno sul Corso Angelo Rizzoli dal 24 luglio al 4 agosto nelle ore notturne. E’ questo il succo dell’ordinanza emanata dal sindaco Giacomo Pascale, che vieta anche l’immissione di acque di temperatura superiore ai 30 gradi.
L’ordinanza contingibile e urgente in materia sanitaria è stata adottata per consentire gli interventi di manutenzione e pulizia degli impianti e della rete fognaria del territorio comunale.
Infatti in premessa si evidenzia che «la società EVI S.p.a. durante 1’esecuzione delle attività di dissabbiamento del collettore fognario esistente lungo il Corso Angelo Rizzoli, iniziate il giorno 17.7.2023, ha riscontrato grosse difficoltà operative sia per l’ingente portata degli scarichi delle acque termominerali sia a causa delle alte temperature delle stesse; invero, l’enorme tensione di vapore impedisce agli operatori di eseguire le attività nel rispetto delle minime norme di sicurezza per la tutela della salute con gravi rischi correlati».
L’elevata temperatura delle acque e gli scarichi nelle fogne sono stati al centro dell’attenzione numerose volte nel passato. Adesso ad ogni modo si tratta di rendere possibili i lavori di manutenzione necessari. La stessa Evi ha richiesto a Pascale l’emissione di idonea ordinanza fino al termine delle attività, previsto per il 4 agosto, in considerazione della ripresa delle operazioni di manutenzione della rete fognaria.
Quanto alla temperatura delle acque, «occorre ribadire il divieto di scarico delle acque termominerali nelle reti fognarie a temperature superiori ai 30 gradi C».
L’ordinanza sindacale, come detto, è finalizzata a consentire all’Evi «le necessarie ed improcastinabili attività di conservazione della rete fognaria programmate, a garanzia del buon funzionamento degli impianti comunali». Ed è stata adottata dopo aver effettuato «il necessario bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, attraverso una esaustiva, ragionevole e proporzionata ponderazione e valutazione degli stessi».
Dunque Pascale ordina con effetto immediato «1. La sospensione degli scarichi delle acque termali dal 24 luglio al 4 agosto 2023, dalle ore 2,00 alle ore 8,00 di tutti i giorni feriali da parte delle strutture alberghiere che recapitano le acque termominerali nella condotta fognaria sita lungo il Corso Angelo Rizzoli e via Roma, che confluisce nel collettore di Piazza Girardi del comune di Lacco Ameno;
2. che le acque termali delle strutture alberghiere siano decantate e raffreddate fino a temperatura non superiore a 30 gradi prima dell’immissione in fogna».
Il provvedimento quindi richiama le sanzioni previste per i contravventori, dalla “semplice” sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 5.000 euro, a quelle previste per le violazioni al d.lgs n. 152/2006 in materia ambientale. In particolare per chi «nell’effettuazione di uno scarico superi i valori limite di emissione fissati nelle tabelle di cui all’Allegato 5 alla parte terza del presente decreto, oppure i diversi valori limite stabiliti dalle Regioni, o quelli fissati dall’autorità competente». In questo caso la multa va da 3.000 a 30.000 euro. Peggio ancora, «se l’inosservanza dei valori limite riguarda scarichi recapitanti nelle aree di salvaguardia delle risorse idriche destinate al consumo umano, oppure in corpi idrici posti nelle aree protette di cui alla vigente normativa, si applica la sanzione amministrativa non inferiore a 20.000 euro».
Le strutture termali lacchesi dovranno quindi fermare gli scarichi nelle ore notturne nel periodo indicato e augurarsi che i lavori si concludano realmente il 4 agosto, come preventivato dall’Evi.