Tanta voglia di Serie B. Tanta voglia di vincere, oggi, per il Lecce nella tana del Mazzella. La squadra salentina dall’arrivo di Pietro Braglia ha letteralmente messo la quinta: imbattuta dal novembre scorso, la compagine giallorossa – dopo un inizio stentato alla guida di Antonino Asta – è al momento la vera contendente del Benevento per la vetta della classica. Guai, così, a perdere terreno, guai a perdere punti per strada: per questo oggi Braglia farà affidamento sugli elementi più in forma di un attacco che fa veramente paura. L’uomo più importante del reparto offensivo salentino è senza dubbio alcuno Davide Moscardelli, elemento con grande esperienza in massima serie, come testimoniano le 87 reti siglate con le maglie di Triestina, Rimini, Cesena, Piacenza, Chievo e Bologna; al suo fianco ci sarà anche quest’oggi l’uruguaiano Surraco (di cui parliamo a lato). Ma in casa leccese a fare paura è anche la panchina del reparto offensivo, e non potrebbe essere altrimenti quando ti trovi a parlare di giocatori del calibro di Caturano (l’anno scorso in grande spolvero a Melfi), l’ex Frosinone Davis Curiale, Sowe e Doumbia.
Il centrocampo non è da meno: l’elemento più importante è Romeo Papini, da tre anni a Lecce e autore della rete che decise il match d’andata; nel suo passato tante annate in serie B con Grosseto, Pescara e Ternana. Non sono da meno i colleghi Lepore e Papini, e con loro i difensori Abruzzese e Cosenza. Parliamo di gente che ha fatto la serie B e anche per questo l’Ischia dovrà fare massima attenzione. Elementi, questi, che permettono ai salentini di presentarsi al Mazzella da favoriti: ma, si sa, i valori sulla carta nel calcio – spesso e volentieri – contano solo in parte. L’anno scorso, a dicembre, Davide riuscì a sconfiggere ancora una volta Golia: quella volta per gli isolani ci pensò Ciotola, la speranza è che la storia possa ripetersi, sebbene con protagonisti diversi