domenica, Gennaio 5, 2025

Le apparenze ingannano la verità

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Il più grande ostacolo all'unione è il bisogno di superiorità

Psicologicamente a cura del dr. Enzo Sarnelli | Solo quando capiremo veramente che siamo noi i responsabili delle nostre esperienze e che la scelta, tra queste opzioni è solo nostra, potremmo allora iniziare a conoscere veramente noi stessi e il mondo. Quando capiremo che non serve a nulla delegare e spostare le nostre responsabilità su altri, allora diventeremo adulti e ci prenderemo davvero sul serio. La nostra vita inizia proprio adesso, una sorta di rinascita individuale, che ci permette di entrare in contatto con parti di noi mai esplorate e che adesso ci chiedono di renderle vive. “I giovani devono credere in qualcosa di positivo e la vita merita di essere vissuta solo se crediamo nei valori, perché questi rimangono anche dopo la nostra morte”. Così scriveva Rita Levi Montalcini; il male assoluto del nostro tempo è di non credere nei valori.

La coscienza umana è la stella polare che ci guida attraverso i percorsi della vita, oggi come oggi, la coscienza di gran parte dell’umanità è intrisa in una trance autoindotta che oscura il sentimento dell’amore, che è l’unica legge che regge e co-regola tutte le parti dell’universo. La sfera emotiva è il centro pulsante e simbolico delle emozioni e delle intuizioni che informa e collega il cervello e la pancia per permetterci di conseguire virtù è conoscenza. L’esperienza emotiva rende efficace l’unione tra la realtà interiore e quella esteriore, laddove essere e conoscere diventano un tutt’uno, un mondo in cui scienza e coscienza si potranno finalmente integrare e dove l’uomo capirà che cos’è l’amore diventando amore, gioia e pace.

È fondamentale divenire coscienti e comprendere che siamo parte della natura e che la natura è dentro di noi, la sofferenza umana nasce dal sentirsi superiore alla natura. Esiste un solo tipo di competizione animica che è davvero auspicabile e che promuove l’eccellenza personale quando stimola in noi il desiderio di essere superiore a quello che eravamo fino a ieri, piuttosto che il desiderio di vincere per dimostrare che siamo migliori degli altri. La mentalità di tipo competitiva è una vera e propria minaccia sempre presente che ci ostacola nell’essere spontanei, creativi e sereni, in primis con noi stessi e in secundis con gli altri e il mondo, la concorrenza divide la cooperazione crea legami. Il mondo reale e quello efficace sono senz’altro basati sull’unione, ovvero l’integrazione è un processo di creazione collettiva e cooperativa anziché competitiva di una società compassionevole, mediante azioni giuste e coraggiose dettate da una mente intuitiva e di tipo razionale, è soltanto in questo modo che l’esperienza e la conoscenza aumenteranno guidando i movimenti individuali verso un sistema di coscienza e conoscenza sempre più vantaggioso per l’intera umanità.

Purtroppo, oggi il pericolo di lasciarsi sedurre dal consumismo è sempre in agguato, in questo modo perdiamo le relazioni autentiche e attiviamo quelle virtuali e superficiali, limitando sempre di più la nostra crescita spirituale. Il progresso deve servire per migliorare il genere umano, se non è così è solo una perversione, Nicola Tesla. Il mondo può essere conosciuto soltanto quando sia osservato sia vissuto, perché noi ne facciamo parte integrante ed esso è anche dentro di noi, il motivo per cui ci limitiamo ad osservare il mondo solo dal di fuori come se noi non ne facessimo parte, può essere dovuto al fatto che ci sentiamo superiori al mondo e questa esigenza è codificata nel principio della sopravvivenza del più adatto, che ci permette di scaricare sulla natura la responsabilità della nostra mancanza di amore e di rispetto per gli altri, ma in realtà è dovuto al fatto che ci sentiamo e vogliamo essere superiori.

Il limite è la nostra patologia narcisistica, che ci acceca e ci rende piccoli e disumani, per interrompere questa spirale terrificante, è fondamentale cominciare a rallentare, iniziando a porci le domande funzionali per la nostra esistenza, coltivando e poi sviluppando i sistemi riflessivi che ci aiutino ad attivare la parte emotiva e razionale di ognuno di noi. Il più grande ostacolo all’unione è il bisogno di superiorità

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos