Angelo Iervolino si siede sulla panchina del Real Forio e porta a casa, alla prima occasione utile, tre punti importantissimi. Tre punti che aiutano classifica, spogliatoio, società e ambiente. Con il Mister analizziamo le scelte, la gara e le “correzioni” al Forio targato Billone
Mister, il Forio vince col Pomigliano, non poteva esserci esordio migliore?
Assolutamente sì. È stata una partita dove i ragazzi hanno dato una grande prestazione di gruppo. Era quello che gli ho chiesto durante la settimana e che gli ho chiesto, ovviamente nel pregara, perché da soli sicuramente non possiamo vincere le gare e l’hanno ben interpretata. Mi spiace di alcune piccole defezioni che ci si sono verificate nell’ultimo, con Vincenzo Monti fermato per un problemino muscolare e che ha preferito non scende in campo per precauzione come abbiamo deciso con lo staff medico e Pistola si è adattato al suo vecchio ruolo di terzino con grande voglia e, soprattutto, con grande applicazione nel farlo. E questa è una grande disponibilità di tutti quanti, per cui ci potrà portare a raggiungere l’obiettivo.
Hai avuto pochissimo tempo per lavorare con la squadra e ancor prima per conoscere quella che oggi è la tua squadra. In campo, però, si è già visto qualcosa.
“E’ quello che, cioè, proveremo a fare nel corso dei giorni successivi. Dobbiamo provare a giocarci la partita a viso aperto e ci può andar bene o andare male, ma sicuramente è quello che dobbiamo fare e cercare di crearci il destino la vittoria per portare punti verso la salvezza. Il Pomigliano è una signora squadra, ha giocatori importanti in tutti i reparti e anche oggi, nonostante la sconfitta, ha quattro punti dalla prima in classifica, veramente un’ottima squadra ma ripeto, questa deve essere la base su cui per poter lavorare con un piccolo sorriso sulle labbra già da martedì. Dobbiamo essere consapevoli che non si è fatto nulla, non siamo fenomeni, ma bisogna semplicemente lavorare, lavorare e cercare di andarci a prendere l’obiettivo in ogni gara provandoci. A bordo campo ho parlato con il Presidente e con Mister del Pomigliano ed entrami mi hanno detto che si aspettavano tutt’altro Forio. Si aspettavano una squadra che comunque potesse difendere e loro dominare la gara e invece si sono trovati a fare i conti con una squadra che ha creato tante occasioni da gol. Un aspetto che ci impone di migliorare perché non possiamo essere una squadra che mangia così tanti gol perché, poi, gli avversari, al contrario, quando hanno l’occasione lo fanno il gol. Dobbiamo essere noi bravi a sfruttare le occasioni che creiamo e lavoreremo anche su questo”.
Ti conosciamo abbastanza bene per sapere che hai un’idea ben precisa, che curi la preparazione in maniera maniacale con i video con il lavoro durante la settimana. Quanto questo Forio assomiglia alla tua idea?
Con il Pomigliano è stata una gara dove chiedevamo ovviamente un’applicazione soprattutto di pressione avanzata. I due centrocampisti che sono partiti titolari, così come le due mezzali, Ali e Cerase hanno fatto una grande grande pressione avanzata sui centrocampisti loro che sapevamo giocavano bene, alti e con una grande pressione offensiva. L’idea è che ci si può riuscire o meno, ma deve essere questa, perché nella nostra situazione di classifica non possiamo attendere gli sviluppi di altre circostanze o magari sperare possa accadere qualcosa che ci porti punti. Dobbiamo crearceli i punti. Poi possono arrivare o meno, ma dobbiamo essere, diciamo così, padroni di un’idea. Poi, ripeto, ci riusciremo o meno, non lo so, però dobbiamo essere così, forti, soprattutto dal punto di vista del gruppo, perché quello che dobbiamo fare è dare la disponibilità. Se un giocatore o un compagno fa 40 metri l’altro deve comunque coprirlo e questa è la forza di un gruppo che deve portarla avanti fino alla fine.
Al Vallefuoco abbiamo visto Accurso centrale con Iacono e Pistola, come dicevi nel suo ruolo originario di esterno basso. È una soluzione legata all’emergenza del dell’infortunio Vincenzo Monti oppure una soluzione utilizzabile anche per il futuro?
Questa è una soluzione che può essere utilizzata. Pistola ha sempre fatto quel ruolo e non abbiamo scoperto nulla, ma l’ha fatto dopo undici partite. È ritornato a farlo in maniera, diciamo, col sorriso sulle labbra, per andare ad aiutare quelle che sono le necessità. Come ho già detto, l’idea è quella di creare dei giocatori che possano provare a giocare un po’ in tutti i ruoli. Accurso non è nuovo a questo ruolo ed un giocatore di intelligenza unica e può ricoprire tanti ruoli.
Le soluzioni le abbiamo e lo stesso Separano che è entrato, lo abbiamo sempre visto come centrocampista, adesso è rientrato come esterno. La verità è che bisogna essere duttili. Questa deve essere la caratteristica principale. Siamo chiamati a creare un qualcosa che sia più di fluido in mezzo al campo che di statico”.