sabato, Gennaio 4, 2025

Legnini: «Nel 2024 un balzo in avanti nella Ricostruzione, ma c’è ancora tanto da fare»

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Il Commissario traccia il bilancio della ricostruzione. «Fino all’anno scorso, in sette anni, erano stati emanati solo 64 decreti per la ricostruzione delle abitazioni, quest'anno ne sono diventate 124, quasi il doppio. Così come l'importo concesso in contributi per ricostruire: siamo passati dai 4 agli attuali 75 milioni di euro».

Durante l’incontro per gli auguri del nuovo anno, il Commissario Legnini ha anche diffuso la sintesi aggiornata sui numeri della ricostruzione. A margine dell’incontro a cui hanno preso parte i sindaci dell’isola, le forze dell’ordine e una piccola rappresentanza della società civile, il Commissario ha risposto alle nostre domande.

Un altro anno da “ischitano” per il Commissario Giovanni Legnini. Siamo alla fine dell’anno, è il periodo dei bilanci. Ci sembra che per la ricostruzione sia un bilancio tutto in positivo, anche se arriviamo ad un punto di svolta. Si chiude l’emergenza e si entra in quella che si chiamava prima la “ricostruzione”.
«Con la conclusione dello Stato di Emergenza e l’approvazione della Legge di Bilancio da parte dello Stato, tutte le attività di prevenzione e di pianificazione sono transitate da una prima fase emergenziale a quella, come dicevamo, della ricostruzione. In questi ultimi giorni del 2024, appunto con la fine dello stato di emergenza e la cessazione dell’assistenza alberghiera, il nostro impegno è rivolto alla conclusione delle opere di riduzione del rischio idrogeologico che consentirà al sindaco di Casamicciola, per esempio, di disporre il rientro a casa di un certo numero di famiglie grazie ai provvedimenti che abbiamo adottato. In quest’anno, come diceva lei, c’è stato il balzo in avanti nella ricostruzione privata. Fino all’anno scorso, in sette anni, erano stati emanati solo 64 decreti per la ricostruzione delle abitazioni, quest’anno ne sono diventate 124, quasi il doppio. Così come l’importo concesso in contributi per ricostruire: siamo passati dai 4 agli attuali 75 milioni di euro. I dati sono questi. Tuttavia, il 2025 dovrà segnare il completamento, o meglio l’avvio in concreto di tutti i cantieri emergenziali. Ne rimangono circa 70 da avviare mentre 101 sono quelli conclusi e 34 quelli in corso di esecuzione. Dovremo dare l’avvio a tutti i progetti di ricostruzione pubblica che sono circa 30 e quelli che sono in corso di realizzazione 10».

L’INNOVAZIONE NEL PROCESSO DI RICOSTRUZIONE

I mesi alla guida della Ricostruzione di Ischia passano anche per lei. Se volessimo realizzare un focus specifico, quale sarebbe la vera chiave di volta?
«La vera e più importante innovazione nel processo di ricostruzione portato avanti a Ischia è nella correlazione che abbiamo stabilito tra i profili di prevenzione e sicurezza idrogeologica e sismica e la ricostruzione degli edifici privati e pubblici e delle infrastrutture. Un processo che si avvale anche dello studio sull’adattamento ai cambiamenti climatici messo a disposizione gratuitamente dalla BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, che non tarderà a produrre i risultati prefigurati nei piani e programmi predisposti, i quali dovranno definitivamente essere approvati nei primi mesi del 2025. Sicurezza e sostenibilità rappresentano gli obiettivi di una delle ricostruzioni più difficili che il Paese è stato chiamato ad affrontare.

Il successo di tale operazione richiede una rigorosa programmazione, con obiettivi definiti insieme ai sindaci, alla Regione, al governo nazionale, ai cittadini e alle loro associazioni e ai professionisti. Ciò rappresenterà l’impegno quotidiano della Struttura commissariale, i cui componenti voglio ugualmente ringraziare, a partire dalle prime settimane del nuovo anno. Ci concentreremo sulla definitiva approvazione del Piano della Ricostruzione, favorendo la partecipazione dei cittadini e dei professionisti, sulla conclusione delle numerose progettazioni degli interventi pubblici che sono in corso e l’avvio di cantieri di ricostruzione pubblici e privati».

GLI ALTRI CINQUE COMUNI

Commissario, continuando a ragionare su quello che sarà il 2025, sicuramente sarà l’anno del Pio Monte della Misericordia e l’anno delle scuole, ma sarà l’anno della messa in sicurezza dell’isola oltre Casamicciola?
«Questo sarà uno degli impegni prioritari. Sarà prioritario il balzo in avanti ulteriore della ricostruzione privata, sarà prioritario lo sviluppo della ricostruzione pubblica, della mitigazione del rischio idrogeologico di Casamicciola, ma poi c’è la messa in sicurezza strutturale anche degli altri cinque Comuni. Noi nelle prime settimane dovremo innanzitutto pianificare quegli interventi, nel mentre le attività emergenziali saranno definitivamente avviate e quindi sarà anche sotto questo profilo un anno di intenso lavoro».

Finisce lo stato di emergenza e finisce anche l’anno solare. Qual è il suo messaggio augurale alla comunità isolana che pian piano sta cercando di mettersi alle spalle queste calamità naturali?
«Quando fornisco dati, numeri eccetera, cerco sempre, e lo dico anche ai miei collaboratori, di non enfatizzare perché i numeri di ciò che è stato fatto non possono occultare i numeri di ciò che rimane da fare e che costituisce la gran parte dell’opera di ricostruzione. Dietro questi numeri, però, ci sono le sofferenze delle famiglie e delle vite che sono state fortissimamente condizionate dai due eventi catastrofici. Penso a loro, alle famiglie che ancora vivono sulla loro pelle la frana e il sisma e auguro a loro un anno di ricostruzione e a tutta l’isola un anno di ripresa nel segno della sicurezza, della sostenibilità, del recupero di un rapporto armonico con questo splendido territorio»

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