giovedì, Marzo 6, 2025

Legnini: «Per il Pio Monte un progetto complesso e ambizioso, per questo l’acquisto slitterà»

Gli ultimi articoli

Iscriviti alla nostra newsletter

Resta informato e non perderti nessun articolo

Il commissario fa il punto su questo e altri temi. «Ci prenderemo altre due settimane dopo il 28 febbraio perché la proposta del Comune è volta ad includere in questo programma di rigenerazione anche la scuola Ibsen e, indirettamente, il recupero della vecchia fonte del “Gurgitello”». Un’area di atterraggio al posto dell’istituto scolastico da demolire e delocalizzare. Il timing degli interventi

Con il commissario Giovanni Legnini per fare un aggiornamento sull’intervento di ricostruzione più centrale a Casamicciola, nonostante il cuore della tragedia sia ancora al “Celario”.

– La questione principale, quella che tutti abbiamo sotto gli occhi, arricchita grazie alla Sovrintendenza da quella famosa installazione “misuro il tempo”, che ci aiuta a riflettere. Abbiamo vissuto i primi mesi del 2025 dopo l’annuncio della vendita del bene al Comune, in attesa dei progetti del Comune di Casamicciola. Anche se con un lieve ritardo, il tema è arrivato in Consiglio comunale che ha presentato la sua proposta. Ad oggi qual è lo stato della situazione? A che punto siamo?
«Ci eravamo assegnati il termine del 28 febbraio per l’ordinanza definitiva di acquisto e finanziamento di tutti gli interventi di rigenerazione dell’area della Misericordia. Ci prenderemo altre due settimane, non per perdere tempo – per usare una parafrasi – ma per seguire il famoso ammonimento di Sant’Agostino e utilizzare il tempo nel miglior modo possibile.

Perché? Perché la proposta avanzata dal Comune alla struttura commissariale, già deliberata dal Consiglio comunale, rende questo progetto molto più complesso e ambizioso. Non si tratta solo di acquistare, recuperare e destinare un’importante struttura, ma di includere in questo programma di rigenerazione anche la scuola Ibsen e, indirettamente, il recupero della vecchia fonte del “Gurgitello”, che rimane di proprietà del Pio Monte della Misericordia. Stiamo quindi conducendo una valutazione tecnica molto più ampia e approfondita, che comprende questi tre interventi e li integra in un unico programma di ricostruzione, delocalizzazione e rigenerazione urbana».

LE ANTICHE TERME DEL GURGITELLO

– Per comprendere meglio questi tre progetti, vorrei provare a separarli, così da renderli più chiari per tutti. Partiamo da più lontano dal centro di Casamicciola e andiamo in Via Principessa Margherita, anche perché sembra essere la prima vera zona di atterraggio per dare risposte ai cittadini che verranno delocalizzati. Attualmente, in quell’area, è già previsto nel piano di protezione civile un intervento di messa in sicurezza del costone, che ha causato numerosi problemi in passato, soprattutto in relazione alla scuola. Come verrà gestita quell’area? Mi sembra di capire che vi sia stato uno scambio tra il Comune e la struttura commissariale, con un accordo basato su un mutuo scambio di metrature…
«Anzitutto, abbiamo accolto favorevolmente la proposta del Comune di Casamicciola Terme. Invece di ricostruire la scuola nell’attuale sito dell’Ibsen, realizzeremo la nuova scuola in un’altra area e, nello stesso luogo, costruiremo appartamenti da destinare in proprietà – sottolineo in proprietà – a coloro che saranno costretti a delocalizzare e ne faranno richiesta. Abbiamo quindi approvato questa proposta, che comporta innanzitutto la demolizione degli edifici che componevano il complesso dell’Ibsen. Questi, infatti, non hanno superato la verifica di vulnerabilità sismica, con un indice di sicurezza estremamente basso, rendendo qualsiasi tentativo di recupero non attuabile o comunque non conveniente.

Di conseguenza, su quell’area realizzeremo – secondo le valutazioni attuali – circa 5000 metri quadri di superficie destinata ad abitazioni. Nel frattempo, il sito dovrà essere messo in sicurezza. Un intervento in tal senso era già previsto e attualmente il progetto di consolidamento del costone è in fase di definizione.

Le superfici scolastiche, invece, saranno delocalizzate e riallocate presso il Pio Monte della Misericordia. Posso dire che circa il 70% del complesso del Pio Monte della Misericordia, che sarà acquisito dal Comune con il finanziamento della struttura commissariale, verrà destinato a scuola. Il resto sarà utilizzato come centro di ricerca, per attività didattiche e per la valorizzazione della risorsa termale, sulla base di un progetto che dovrà essere elaborato. Questa destinazione, richiesta dal Comune e condivisa da noi, ci impone di stabilire un legame molto stretto con le antiche Terme del Gurgitello».

TRE INTERVENTI COLLEGATI

– Spieghiamolo meglio per chiarire la situazione a tutti. Stiamo parlando della parte del Pio Monte della Misericordia situata all’inizio di Piazza Bagni, vicino alle Terme Belliazzi, che però è in disuso da molto tempo. Sapevamo già dell’esistenza di un progetto per l’area del Pio Monte, presentato tempo fa dall’architetto Pica Ciamarra. Mi sembra di capire che ora questi tre interventi si colleghino tra loro.
«Sì, i tre interventi si collegano. Da un lato, il Pio Monte della Misericordia ha presentato il progetto dell’architetto che lei citava, anche per poter accedere a un contributo per il danno sismico, che su quella struttura è stato molto limitato. Inoltre, l’obiettivo è rivitalizzare la fonte termale.

Come richiesto dal Comune, una parte del complesso del Pio Monte della Misericordia dovrà essere destinata a un centro di ricerca termale. Per questo è necessario garantire la disponibilità dell’acqua e consentire una fruizione adeguata della fonte termale, la cui concessione è attualmente in capo all’ente della Misericordia. Su questo punto abbiamo già raggiunto un’intesa che consentirà al Comune di beneficiarne.

In questo scenario, un ruolo centrale lo assumerà l’Agenzia del Demanio per l’attuazione di questo progetto molto ambizioso. Si tratta di una valutazione condivisa dal Sindaco, dal Comune e dal Commissario, che ritengono necessario un soggetto attuatore solido e affidabile. L’Agenzia del Demanio, rappresentata dalla direttrice generale, la dott.ssa Alessandra Dal Verme, ha già effettuato un sopralluogo, ha dato la sua disponibilità e sta contribuendo con idee e proposte. Inoltre, realizzerà i progetti, almeno gli studi di fattibilità, coprendone direttamente i costi. Questa è una novità molto importante, perché rende il progetto di rigenerazione ancora più ambizioso per il Comune di Casamicciola. Proprio per questo motivo, per arrivare all’ordinanza definitiva, saranno necessarie ancora due o tre settimane al massimo».

– Nel frattempo, per capire meglio, quando potremo iniziare a vedere qualche intervento concreto al Pio Monte della Misericordia? C’è la possibilità di assistere a qualche lavoro a breve termine, oppure si tratta di un processo lungo e oneroso?
«Mi auguro molto presto. Uno degli obiettivi che l’Agenzia del Demanio e il Sindaco hanno proposto – e che noi condividiamo, anche mettendo a disposizione risorse finanziarie – è quello di mettere in sicurezza il sito, valorizzarne la storia e rendere fruibili alcuni spazi, in particolare le aree esterne del Pio Monte della Misericordia.

Nel frattempo, si procederà con la progettazione del recupero, un intervento particolarmente impegnativo. Come è noto, infatti, l’edificio del Pio Monte della Misericordia è soggetto a vincoli storico-culturali, il che richiede un’attenta condivisione con la Sovrintendenza. In linea generale, c’è già stata un’intesa, ma sarà necessario verificarne l’applicazione concreta con l’ente preposto, che sta seguendo il processo insieme a noi. Per questo, spero che entro quest’anno – possibilmente già entro l’estate o comunque nei prossimi mesi – riusciremo ad avviare le prime attività su questo sito».

IL TRASFERIMENTO DELLE MACERIE

– Allargando un attimo il discorso, vorrei chiederle almeno due cose importanti. La prima riguarda il fatto che si avvicina la data del 7 marzo, termine ultimo per la presentazione delle osservazioni al Piano della ricostruzione della Regione Campania. In questo contesto, la struttura commissariale ha presentato delle osservazioni? La domanda potrebbe sembrare banale, ma è utile per capire meglio.
«Non è affatto una domanda banale, perché stiamo effettivamente predisponendo alcune osservazioni. Il commissario ha il compito di esprimere il parere conclusivo sul piano e, affinché questo parere sia positivo, è necessaria una piena condivisione del contenuto del piano stesso, cosa che fino a questo momento abbiamo garantito. Ovviamente, esamineremo anche le numerose osservazioni che stanno arrivando dai Comuni e dai diversi soggetti titolati a presentarne, il che è un segnale positivo. Tutte queste osservazioni saranno valutate in sede di Conferenza dei servizi e, una volta conclusa la procedura – spero nel più breve tempo possibile – presenteremo ufficialmente le nostre considerazioni».

– Un altro aspetto che, seppur indirettamente, vi vede comunque coinvolti è la questione delle macerie, in particolare il loro trasferimento sulla terraferma. Ho un’idea a riguardo, ma mi sembra di capire – o almeno ho sentito – che abbiate avuto degli incontri con i vari armatori.
«Sì, c’è un aggiornamento su questo. Le due società di navigazione hanno dato disponibilità ad aumentare le corse o a istituirne di nuove. Mi riferisco a Traspemar, che ha dichiarato la disponibilità ad aumentare le tratte esistenti, e a Medmar, che si è resa disponibile a introdurne di nuove.

Abbiamo già avuto un incontro per raccogliere questa disponibilità e, nei giorni scorsi, è arrivata un’ulteriore proposta da parte di una società che solitamente non opera nei porti dell’isola di Ischia. Questo significa che, nel giro di poco tempo, il servizio sarà potenziato, il che è fondamentale, dato che con l’aumento delle demolizioni – non solo quelle oggetto di convenzioni già discusse, ma anche demolizioni private e altre opere pubbliche – ci sarà un quantitativo di materiale molto consistente da gestire.

L’auspicio è trovare una soluzione che permetta di recuperare e riutilizzare il più possibile questi materiali, evitando di doverli trasportare in discarica. In tal senso, è arrivata una nuova proposta per la triturazione e il recupero delle macerie, ed è quello su cui stiamo lavorando. Speriamo di riuscirci».

– Collegandomi alle sue ultime parole, le chiederei un rapido aggiornamento sul Parco Urbano di Forio. Mi sembra di capire che il Comune abbia accelerato il processo, prolungando la gara e affidandola a un’impresa, se non sbaglio.
«Il Comune di Forio ha perfezionato la fase di progettazione ed è ora in procinto di affidare i lavori. Mi auguro che entro due o tre mesi l’intervento possa partire, magari anche prima».

Autore

  • Gaetano Di Meglio

    Marito di Agata e papà di Martina, Valeria, Domenico ed Enzo, sono nato e vivo ad Ischia. Credo nella libertà degli uomini di poter essere liberi da ogni bisogno e necessità. Credo nel valore del giornalismo come espressione di libertà e difesa dei più deboli. Sono preconcetto contro ogni forma di potere. Ah, sono il direttore del giornale 😉

    Visualizza tutti gli articoli
contenuti sponsorizzati da Geozo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos