Il commissario Legnini durante l’incontro alla Maddalena si è soffermato anche sulla situazione del porto di Casamicciola, i cui fondali hanno in parte accolto i fanghi trasportati dall’alluvione, creando il problema dei bassi fondali: «Per quanto riguarda il porto – ha spiegato il commissario – siamo partiti da un esame batimetrico, e non è emersa una rilevante modificazione dei fondali rispetto alla situazione precedente al 26 novembre. D’accordo col dottor Carannante, ho promosso un incontro con tutte le società di navigazione e i rappresentanti delle istituzioni, si è deciso di procedere al dragaggio del porto. Da un “ni” basato su dati tecnici, si è passati a un sì, quindi si procederà. Adesso siamo nella fase relativa al “come” si procede, ed entro quali tempi si procederà.
Dragare il porto, molti ne sono consapevoli, è una delle operazioni più complesse da vari punti di vista, da quello delle autorizzazioni come da quello procedurale, e a noi spetta il compito di renderla il più possibile semplice. Giovedì scorso si è svolto il primo sopralluogo tecnico, ieri mi è stata consegnata la prima relazione che dà delle prime indicazioni. La Regione si è assunta due impegni, che sta mantenendo in questi giorni: uno, di fare il rilievo batimetrico anche sulla parte del porto turistico dove c’è il maggiore interramento, l’altro, di presentare il programma della caratterizzazione dei materiali, cioè l’esame chimico-fisico. Questi due impegni saranno vagliati in un altro incontro tecnico che si terrà giovedì 2 febbraio. Domani (oggi, ndr) ne parlerò nell’incontro fissato in Regione.
La mia intenzione, nel giro di una settimana, è quella di emanare due articoli di ordinanza con cui si decide innanzitutto di procedere, poi di approntare un cronoprogramma, di individuare un luogo decisionale per semplificare le procedure e stabilire i tempi. Saranno i tecnici e i titolari di funzioni pubbliche a stabilirlo, ma io mi auguro che in un mese si possa arrivare alla caratterizzazione, in un altro mese di avere tutte le autorizzazioni, e finalmente in un terzo mese al massimo procedere con i lavori. Sarebbe il dragaggio più rapido della storia! C’è una possibile variante riferitami dal dottor Giulivo, per la zona dove attraccano i traghetti, dove forse potrebbe essere sufficiente una movimentazione del fondale senza il dragaggio vero e proprio, cosa che farebbe guadagnare tempo, e ce lo auguriamo per Casamicciola e l’intera isola», ha concluso Legnini.