domenica, Gennaio 19, 2025

Lettera aperta all’assessore Nicola Caputo. Gianni Mattera: «Nuovo calendario venatorio ancora più penalizzante»

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Il presidente del Consiglio comunale di Forio critica le ulteriori limitazioni nelle zone SIC, che vanno a tutto danno dei cacciatori isolani. Inascoltati i suggerimenti delle Amministrazioni locali. Intanto il Tar ha di nuovo sospeso tutto dopo l’ennesimo ricorso delle associazioni ambientaliste…

Come ogni anno, puntualmente, iniziano i “dolori da caccia”. Il nuovo calendario venatorio varato dalla Regione Campania ancora una volta penalizza i cacciatori isolani. Gianni Mattera, presidente del Consiglio comunale di Forio e sostenitore dei seguaci di Diana, ha espresso la propria insoddisfazione e quella di tutta la categoria in una lettera aperta all’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo. Evidenziando l’inutilità e l’incongruenza di limitazioni che appunto discriminano determinati territori. Poi, come “ciliegina” sulla torta, è arrivata l’ennesima sospensione da parte del Tar…

Ma vediamo cosa scrive Mattera: «Preg.mo assessore Caputo, la ringrazio per i video che puntualmente mi manda per aggiornarmi delle iniziative sue e del suo staff. Sono Gianni Mattera, presidente del Consiglio Comunale di Forio, abbiamo avuto modo di conoscerci nell’aprile del 2022, quando accompagnato dal consigliere Venanzoni sono stato ospite presso la sua segreteria, dove si è discusso di manutenzione boschiva… e di caccia, la mia grande passione.

Stasera ho visualizzato con molta attenzione il video in cui ci ha illustrato il nuovo calendario venatorio presentandolo come una vittoria. Mi permetta di dissentire (anche a nome dei tantissimi cacciatori isolani) e le spiego anche il perché. Innanzitutto c è stata l’ennesima figuraccia (ormai di routine da cinque anni) innanzi al Tar Campania che ha bloccato la preapertura il 1 settembre; ma cosa ancor più grave, dal nuovo calendario sono stati cancellati i 10 giorni di caccia a febbraio che erano ormai consolidati da più anni accorciando di fatto sempre più la stagione venatoria.

SILENZIO VENATORIO IL LUNEDI’

«Senza addentrarmi sulle specie cacciabili ed i tempi (vedi turditi), la beffa più grande (se così si può definire) è la reintroduzione del lunedì come silenzio venatorio (unica regione in Italia) nelle zone SIC. Questo provvedimento, come già in passato le abbiamo suggerito (anche istituzionalmente con lettere ufficiali dai vari Comuni isolani) è restrittivo, discriminante, scientificamente inutile e pericoloso per la sicurezza dei seguaci di Diana.

Mi spiego meglio: restrittivo in quanto essendo il corpo centrale dell’isola d’Ischia tutta zona Sic ben si comprende che di fatto il lunedì l’attività venatoria è praticamente vietata; discriminante in quanto a differenza dei colleghi cacciatori del continente per noi isolani (che paghiamo le stesse tasse) diventa impossibile poterci spostare in altre zone; scientificamente inutile in quanto il voler limitare la pressione venatoria sui selvatici in migrazione sortisce l’effetto opposto, in quanto un numero consistente di cacciatori si concentrerà nelle pochissime zone libere dell’isola aumentando di fatto la pressione venatoria e contestualmente creando di fatto una pericolosissima concentrazione di cacciatori in zone ristrette aumentando il pericolo di gravi incidenti.

Ma vi è di più: come lei ben sa, dopo una lunga e faticosa interlocuzione istituzionale andata avanti da anni, finalmente nel nuovo Piano faunistico venatorio regionale appena approvato in Consiglio, recependo anche le richieste dei Comuni isolani, è stato cancellato il divieto di caccia il lunedì dalle zone SIC, che tuttavia, con una procedura alquanto anomala, è stato reintrodotto invece con un decreto dirigenziale.

Non possiamo che prenderne atto: con un solo colpo di spugna, i cacciatori isolani si sono visti privare di fatto oltre che dei 10 giorni di febbraio, della preapertura, ma anche dell’apertura alla terza domenica di settembre che è come noto vietata nelle zone SIC e quindi si andrà direttamente al 2 ottobre. Le sembra una scelta obbiettivamente equa verso coloro che pagano le stesse tasse ma non fruiscono delle stesse regole?

A tal uopo è giusto sottolineare anche la scarsa considerazione che lei e tutta la struttura dirigenziale ha avuto nei confronti delle Amministrazioni locali che negli anni hanno sempre richiesto una revisione della normativa che penalizza i cacciatori isolani, che ripeto sono ossequiosi delle leggi, pagano le stesse tasse ma vengono sistematicamente penalizzati e discriminati.

Ce ne faremo una ragione, tanto il tempo non si può fermare e come si dice è galantuomo, l’auspicio è che ci sia sempre tempo e modi per poter rimediare (se c’è chiaramente la volontà), noi sappiamo aspettare.

Avevo scritto queste poche righe domenica 8 settembre. Apprendo tuttavia che oggi lunedì 9, dietro l’ennesimo ricorso proposto dalle associazioni ambientaliste, il Tar Campania ha di nuovo sospeso la caccia fondamentalmente per gli stessi motivi della precedente ordinanza. Che dire? Che sostanzialmente quanto scritto sopra non cambia. Aggiungo solo che sbagliare è umano, perseverare diventa diabolico. Intanto colgo l’occasione per salutarla cordialmente anche a nome dei cacciatori isolani».

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